Una
'guida turistica' realizzata da chi vive nelle Cinque Terre. Curiosità,
sentieri inediti, tutto sull'area Marina Protetta, la Via dell'Amore
tra Manarola e Riomaggiore, la vendemmia e il vino Sciacchetrà delle
5 Terre.
Alcune
Ricette Direttamente dalle
Cinque Terre, ricette d'altri tempi, da non dimenticare, da gustare
con piacere. Si ringraziano per la collaborazione Lissandrìn
di Manarola, Memo e la signora Caterina di Riomaggiore.
"A
GRANUNA" E' un impasto di farina di granoturco ("granun") con
cipolla che si cuoce sui testi (piccole scodelle di terracotta).
I testi si scaldano nel forno; quando sono roventi si levano dal
fuoco e si riempiono dell'impasto che viene coperto da foglie di
castagno. I testi, così confezionati, vengono messi uno sopra l'altro
sino alla completa cottura delle focacce.
"PULENTA E COI"
(Polenta e cavoli)
In pentola acqua e sale, al bollore gettare il cavolo nero. Alla
cottura dei cavoli gettare lentamente la farina di granoturco (circa
300 g per ogni litro d'acqua), Rimescolare continuamente e procedere
con le modalità proprie della polenta. Condire con olio del nostro
e formaggio grattugiato. Da mangiare caldissima.
"FRISÉ' DE BURBUGIUN"
(frittelle di fiori di zucchino)
Impasto piuttosto liquido di acqua, farina e fiori di zucchino.
Far fumare olio in una padella e aggiungere sale all'impasto. L'impasto
viene colato nell'olio con un cucchiaio; poche per volta; le frittelle,
ben dorate, saranno sgocciolate e mangiate calde. "TAGIAIN CUN ER
PISTU CRUDU" (Tagliatelle al pesto crudo) - piatto
estivo -
Si tagliano a tocchetti le verdure di stagione come zucchine, fagioli
verdi e in grana, fiori di zucca, piselli e patate che si mettono
a bollire in una pentola con acqua fredda. A parte, si é provveduto
a fare le tagliatelle senza usare le uova ma impastando solo farina,
acqua e sale. Quando la verdura é cotta, si mettono nella pentola
le tagliatelle e, dopo poca cottura, si scolano e, versate in un
piatto portante, si condiscono col pesto alla genovese, con un pò
di olio extra vergine e formaggio parmigiano.
"STUCAFISSU
A ZEMIN" (Stocafisso con le bietole)
Far rosolare nella pentola mezza cipolla, aggiungere lo stocafisso
a tocchetti (già ammollato in precedenza) insieme ad aglio e prezzemolo
tritati, quindi si aggiunge un po' di vino che va lasciato evaporare.
Si versano quindi le bietole e la salsa di pomodoro aggiungendo
acqua e un po' di sale, per ultimo mettere le patate tagliate a
tocchetti e qualche oliva salata; lasciare cuocere il tutto lentamente.