Dal punto di vista fisico
è una radiazione elettromagnetica. In parole povere è un'onda
che si propaga nello spazio ad altissima velocità, anzi alla massima velocità
possibile nell'universo, pari a circa 300.000 chilometri al secondo!
Com'è fatta quest'onda?
Esattamente come tutte le altre onde: ha delle creste e degli avvallamenti, che
ci consentono di definirne le tre misure principali, cioè lunghezza, ampiezza e
frequenza. La lunghezza d'onda è la distanza tra due creste
successive, mentre l'ampiezza è la distanza tra una cresta ed
il piano mediano che interseca l'onda; la frequenza, infine, è
la quantità di oscillazioni che l'onda compie nell'unità di tempo, valore
quest'ultimo che si esprime in Hertz. La frequenza è
inversamente proporzionale alla lunghezza d'onda: minore è la lunghezza d'onda
maggiore è la frequenza, e viceversa.
Ai fini della visione dei
colori, l'ampiezza dell'onda influisce sull'intensità luminosa dello stimolo
elaborato dal cervello, mentre la lunghezza dell'onda influenza la tonalità del
colore percepito: ad esempio, un'onda elettromagnetica di lunghezza compresa tra
i 650 e i 700 nanometri (nm) provoca in un soggetto normodotato la visione del
colore rosso.
Lo spettro
elettromagnetico comprende l'intera gamma delle lunghezze d'onda esistenti in
natura, dalle onde lunghissime, poco energetiche (10.000 Km di lunghezza, 30 Hz
di frequenza), alle onde cortissime (0,00001 Angström di lunghezza, 3x1023Hz),
dotate di straordinaria energia. Fenomeni fisici apparentemente diversissimi,
come le onde radio che trasportano suoni e voci nell'etere e i raggi X che
impressionano le lastre radiografiche, appartengono in realtà alla medesima
dimensione, quella delle onde elettromagnetiche.
All'interno dello spettro
elettromagnetico, solo una piccolissima porzione appartiene al cosiddetto spettro
visibile, cioè all'insieme delle lunghezze d'onda a cui l'occhio umano
è sensibile e che sono alla base della percezione dei colori. Le differenze
individuali possono far variare leggermente l'ampiezza dello spettro visibile.
In linea di massima, comunque, esso si situa tra i 380 e i 780 nanometri:
alla lunghezza d'onda minore corrisponde la gamma cromatica del blu-violetto,
alla lunghezza d'onda maggiore corrisponde invece la gamma dei rossi.
Per avere un'idea
dell'ordine di grandezze di cui stiamo parlando, consideriamo l'esempio della
luce rossa, fatto poco sopra. Una radiazione della lunghezza d'onda di 700
nanometri, percepita dall'occhio umano in condizioni normali come rossa, è
un'onda in cui due creste successive (o due avvallamenti successivi) distano tra
loro 700 x 10-9 metri: per capire quanto sia piccola in termini umani
questa distanza, si tenga presente che occorre un milione di nanometri
per fare un solo millimetro!
Ancora più
impressionanti, a paragone delle grandezze a cui siamo abituati, sono i numeri
relativi alle frequenze della luce visibile. Sappiamo che la tecnologia
informatica ha sviluppato solo di recente gli strumenti per produrre in serie
processori per computer in grado di lavorare alla velocità di 1 Gigahertz (Ghz).
Un processore da 1 Ghz compie in un secondo la bellezza di un miliardo di cicli
di elaborazione completi! Ma nello stesso tempo – un secondo – un'onda
elettromagnetica della lunghezza di 700 nm, cioè quella che per l'occhio umano
è una luce rossa, esegue 428.570 miliardi di oscillazioni! Quest'onda, cioè, ha una frequenza 428.570 volte superiore a quella di un
processore da 1 Ghz! Si può capire, dunque, quale progresso per la tecnologia
informatica sarebbe riuscire a costruire – come alcuni ricercatori stanno
tentando di fare - processori che utilizzano la luce piuttosto che i transistor
per eseguire i loro calcoli.
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