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Zombie
La figura
dello zombie (il termine originale, non italianizzato, è zombi)
rappresenta la dissacrazione del culto dei defunti, trasversale a tutte
le culture ma rappresentato sotto questa forma dalla cultura haitiana
legato ai riti Vudù.
In questa cultura, i sacerdoti (Bokor) sono in grado di catturare parte
dell'anima di una persona (quello detto 'piccolo angelo guardiano'1)
imprigionandola in una bottiglietta.
Per poter richiamarne in 'vita' il corpo (anche dopo anni dalla
sepoltura), basterebbe evocare davanti alla lapide, un demonio. Sarà la
creatura evocata a fornire l'energia necessaria al 'ritorno in vita' del
cadavere.
In seguito, è necessario passare sotto il naso del cadavere la
bottiglietta contenente la parte di anima sottratta. In questo modo, si
risveglierebbe come uno schiavo pronto a eseguire qualsiasi ordine.
L'unico metodo per sottrarre uno zombie al proprio destino è fargli
assaggiare del sale.
Alcuni
sostengono che gli haitiani di ceto povero, indotti in uno stato di
morte apparente da individui senza scrupoli che li drogano.
La vittima cade in catalessi e, sebbene immobilizzata, assiste alla
propria inumazione che inizia a mettere in serio pericolo il loro
equilibrio mentale. Riesumati, sono sottoposti alla somministrazione di
un blando antidoto che non ripristina del tutto le facoltà mentali, le
vittime si credono realmente 'resuscitati' e tendono a rassegnarsi alla
loro nuova vita.
Dagli
anni '80, sono state studiate droghe in grado di causare gli effetti
sovracitati. Si tratta di un mix di sostenze neurotossiche come la
tetradotossina2 (che se assunta in piccole dosi causa uno
stato di trance) e molluschi gasteropodi (chiocciole, lumache e
molluschi marini).
Nella
versione attuale, introdotta nella seconda metà del novecento, lo zombie è un corpo umano privo di mente, spesso
mosso da istinti cannibaleschi.
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NOTE:
1 = Il 'piccolo angelo
guardiano', secondo la cultura haitiana, è una delle due parti
dell'anima. In modo particolare, rappresenta la scintilla vitale che
abbandona la massa di energia universale per entrare nel corpo durante
il concepimento (lo abbandonerà solo alla morte per ricongiungersi con
la divinità, durante i sogni o durante la possessione di una divinità).
E' contrapposto al 'grande angelo guardiano'.
2 = La tetradotossina è veleno
estratto dal pesce palla e dal pesce istrice.
Il primo sintomo dell'intossicazione è l'intorpidimento di lingua e
labbra (fra i 20 minuti e le 3 ore dall'ingestione). Segue
un'alterazione della sensibilità degli arti e del viso a cui, può
seguire una sensazione di leggerezza, mal di testa, dolore epigastrico,
nausea diarrea e/o vomito. In alcuni casi, può esserci difficoltà a
camminare.
Il secondo stadio dell'intossicazione è la paralisi (molte vittime hanno
difficoltà a mantenere anche la posizione seduta), insufficienza
respiratoria (in genere accompagnate da 'fame d'aria', cianosi e
circolazione insufficiente per permettere il corretto funzionamento
degli organi) e difficoltà nel linguaggio. Con l'aggravarsi della
paralisi, possono comparire convulsioni, danni alle funzioni
intellettive e aritmie cardiache.
La vittima, anche se completamente paralizzata, può rimanere lucida fino
a poco prima della morte (che avviene normalmente in 4-5 ore).
Se assunta in piccole dosi, la tetradotossina non uccide ma induce il
consumatore in uno stato di trance.
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BIBLIOGRAFIA:
http://www.croponline.org/zombi.htm
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