L' Enciclopedia di Cassandra

 

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Vampiro

Secondo la tradizione il vampiro è un soggetto morso quando è ancora in vita. Una volta deceduto si trasforma in un essere della stessa razza del suo aggressore3 (in alcuni casi, il futuro vampiro deve 'bere' il sangue del 'padre' perché la mutazioni abbia luogo), potenzialmente immortale, impossibilitato a muoversi alla luce del solo e in grado di nutrirsi solo col sangue umano.
I vampiri ortodossi, secondo la tradizione, durante il giorno dormono nella loro stessa tomba riconoscibile dalla luce blu emanata oppure, facendo passare una vergine su un cavallo bianco, questo scarta.

In Ungheria, i vampiri sono defunti che continuano la propria esistenza nella tomba e, di notte, si alzano per cibarsi del sangue di vittime dormienti (che entro breve moriranno e si trasformeranno a loro volta).

La tradizione orientale invece, sostiene che un essere umano morso da un vampiro muti in uno zombi ma, se non troppo avanzato, il processo di trasformazione si può invertire cospargendo il malcapitato con la segatura ottenuta dal legno di una bara.

Fra i primi miti sui vampiri ricordiamo la dea Sekmet (Egitto), ,Lilitu (demone babilonese),Ekimmu (Assiri), Strigi (uccelli notturni della mitologia romana, assetati del sangue di neonati) e le Lamia (essere mitologico dell'Antica Grecia che si scaglia sui bambini per berne il sangue).
Va ricordato che lo sviluppo di queste figure è incrementato dalla credenza, interculturale, che il sangue è la forza vitale e dall'attrazione-repulsione verso l'essere che se ne nutre. Il vampiro incarna le figure del 'predatore' (che esercita sulle proprie vittime un predominio violento sottoponendo alla schiavitù coloro che sono deboli e pavidi) ed il simbolo dell'aggressività sessuale.

Nelle leggende ebraiche, vi sono due possibili capostipiti dei vampiri.
La prima è Lilith (la prima moglie di Adamo) mentre il secondo è Caino che, dopo averlo ucciso, beve il sangue di Abele.

Alcuni sostengono che la 'nascita' del vampiro da noi conosciuto debba essere ricercata nell'espansione della cristianità e nella demonizzazione dei culti pagani.
Fra i culti osteggiati vi era anche quello dei 'bevitori di sangue', quasi debellato ma poi tornato 'di moda' nel XII° sec.. In questo periodo tuttavia, la Chiesa era particolarmente potente e coloro che seguivano gli antichi riti erano costretti a radunarsi di notte.
Contemporaneamente, la malnutrizione causava allucinazioni collettive, la comparsa di malattie non riconoscibili dalla gente del tempo e il proliferare di creature immaginarie (golem, licantropi, streghe e vampiri).
Ciò nonostante, fino al 1520, la Chiesa ritiene il vampirismo solo una superstizione priva di fondamento. Solo dopo questa data, con una riforma, riconosce l'esistenza dei vampiri e li dichiara scomunicati a cui Dio ha rifiutato il riposo eterno.
La Chiesa divulga i metodi per la loro eliminazione. Fra questi:

  • contrastarlo con simboli sacri;

  • trafiggergli il cuore con un paletto di frassino o biancospino (la legge che permetteva di 'impalare' il vampiro, in Inghilterra rimane in vigore fino al 1800. Una analoga, viene abrogata negli Stati Uniti nel 1900);

  • bruciare il cuore del vampiro1;

  • obbligandolo al contatto con l'acqua corrente (in tale un'epoca in cui l'acqua era conservata a lungo in cisterne che la inquinavano e rendevano stantia. L'acqua corrente rappresentava di conseguenza la purezza)2;

  • mettendo dei semi davanti alla porta e alle finestre (il vampiro sarà troppo occupato a contarli e dimenticherà il suo scopo primario);

  • bloccare la porta con delle corde che partono dai due lati della stessa e sono legati nel mezzo. Il vampiro non potrà evitare di scioglierli (il nodo deve essere il più complicato possibile). Impegnato in tale compito, la creatura non solo dimentica il proprio scopo primario ma diventa vulnerabile.

Un'ulteriore diversificazione dei vampiri dipende dalle differenze con cui il nord e l'est Europa interpretano alcuni segnali.
Nell'est, si riteneva che i morti mangiassero e ingannassero. I cadaveri non decomposti sono considerati segno di una maledizione e i bambini nati morti considerati potenziali vampiri.
Nell'ovest, al contrario, i cadaveri integri erano considerati un simbolo di santità e si riteneva che i bambini nati morti si tramutassero in angioletti.

In queste epoche, il vampiro viene riconosciuto attraverso dei:

  • segni inusuali (voglie e malformazioni) o alcune caratteristiche somatiche (come i capelli rossi o dei denti particolarmente lunghi);

  • la nascita nel giorno di Natale o nel settimo mese di gestazione;

  • la nascita con la membrana amniotica avvolta alla testa. In alcune zone invece, il bambino 'nato con la camicia' viene considerato fortunato mentre in altre ancora, si ritiene diventerà un cacciatore di vampiri;

  • la buona conservazione del cadavere;

  • la presenza di una sola narice funzionante.

Una possibile spiegazione scientifica al fenomeno, è data dal Dott. Waine Tikkanen. La teoria del medico è che i vampiri fossero semplicemente malati di porfiria, una malattia del sangue che diminuisce sensibilmente la resistenza del tessuto epidermico ai raggi ultravioletti (alleviata dall'ingestione di sangue animale).

La parola 'vampiro' viene inventata, nella prima metà del 1800, da Bram Stroker quando scrive 'Vlad the Impaler'.
Il termine deriva dallo slavo Wampyr ed è lo stesso termine con cui identificano gli uomini lupo.

L'archetipo del vampiro viene modificato nelle opere moderne (un esempio sono i romanzi di Stephenie Meyer e il fumetto Dampyr) in molte delle quali, il vampiro acquista sentimenti e possibilità di intrecciare relazioni interpersonali. In molti casi, il vampiro si trasforma in un personaggio positivo.

In alcuni casi, queste creature possiedono poteri ipnotici, invulnerabilità, capacità di guarire velocemente durante il sonno diurno, possibilità di curare (con il loro stesso sangue) le ferite degli esseri umani e possono trasformarsi in pipistrelli.

Il vampiro astrale rappresenta un'insolita variante delle capacità. La creatura attraverso la Magia Nera, conserva il proprio corpo, nascosto in un posto sicuro, in trance catalettica e lo nutre trasferendogli l'energia vitale, assorbita dagli esseri viventi attraverso un corpo astrale semi-materializzato. Il sole, collegato alla sfera spirituale degli esseri umani che il vampiro ha rinnegato, gli è precluso pertanto, è costretto a muoversi di notte.
Per acquisire un corpo semi-materializzato, il vampiro può rivestire il proprio corpo astrale di atomi che lo renderà visibile a occhi umani (ma continuerà a non permettergli di specchiarsi).
Il vampiro astrale adotta particolari poteri fra cui proiettarsi in luoghi lontani, disintegra oggetti e si materializza in forma animale, ma la sua situazione porta invariabilmente a una lunga permanenza nelle zone più basse del Piano Astrale (dette infernali).

La condizione del vampiro astrale può anche presentarsi in maniera naturale nei morti suicidi che non hanno coscienza della loro nuova condizione (pensano di trovarsi semplicemente in un altro ambiente) e 'vampirizzano' l'energia come gli altri. Questa categoria risulta però più debole della precedente dato che il corpo è già morto.

I vampiri 'tradizionali', anche se non vengono uccisi dal sole, ne sono gravemente indeboliti. Per la stessa ragione, non possono specchiarsi di giorno perché, attraverso la superficie lucida, la luce e il sole si rifletterebbero su di loro.
Altre fonti tuttavia, riconducono l'impossibilità di specchiarsi del vampiro ( a tutte le ore del giorno) all'assenza dell'anima.

Sembra inoltre che il vampiro non possa introdursi in casa se non espressamente invitati.
L'abitazione è infatti pregna dell'aura di coloro che vivono in essa. L'aura fornisce un alto livello di protezione ma viene 'disarmonizzata' se qualcuno invita il vampiro ad entrare.
Da ricordare anche che un vampiro può accedere ai luoghi sacri, svincolati dall'individuo, ma in tale ambiente i suoi sensi sono intorpiditi.

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NOTE:

1 = un caso che comporta la carbonizzazione del cuore pare avvenuto nel New England.
Marcy Browne morì dopo una prostante malattia che, poco tempo dopo, manifestò anche il fratello. Riesumato il cadavere della donna, si scoprì che questo presentava segno di morsi sul collo. Per esorcizzare la neo vampira, le venne tagliata la testa ed estratto il cuore.
Il cuore, a differenza del resto del corpo nuovamente sepolto, fu bruciato. Le ceneri vennero usati per una pozione che fu bevuta dal fratello malato il quale, attraverso tale procedura parve guarire.

2 = l'impossibilità del vampiro di entrare in contatto con l'acqua corrente è alla base della credenza che non potesse attraversare fiumi o mare.

3 = il processo di vampirizzazione può essere impedito mangiano la terra di sepoltura del vampiro (credenza europea), bevendo una pozione contenente le ceneri del cuore del vampiro e acqua pura, cambiando totalmente il sangue della vittima (credenza europea nata in seguito alla scoperta delle prime trasfusioni di sangue) oppure uccidento 'il padre' durante il periodo di 'incubazione del morbo del vampiro'.

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BIBLIOGRAFIA:

http://www.ilportaledeltempo.it/?sezione=VA&art=bevitoridisangue

http://www.vampiri.net/miti_ix.html

http://officinaalkemica.altervista.org/mondi_spirituali/07_vampiri_iniziazione.htm

 

 

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