Storia e Folklore Calabrese |
Domenico Caruso Poesie
sicura guida nella lunga sera, del Cielo e fra le donne Sei regina, rifugio di ch'implora e di chi spera. Rimani, Madre Santa, a noi vicina, sei Tu la nostra fulgida bandiera: vegli su tutti la grazia divina, così nei cuori regna primavera. Per la Bontà del Tuo amato seno, volgi lo sguardo sul nostro Paese che fiducioso le mani protende. Ritorni a casa d'allegrezza pieno chi vuole porre fine alle contese che han deviato l' umane vicende.
Il Fauno Editore - Firenze - Dicembre 1961).
dall'onda dei dolci pensieri, vagare nel nulla, sostare, illudersi ancora. La vita più degna ci appare nell'attimo breve che fugge, il cuore vorrebbe cantare, per sempre bearsi. L'ammanto terreno svanisce, la nuova ribalta s'accende: Morfèo noi tutti rapisce nel mondo dei sogni.
l'eterna bellezza del mare rivela perfino ai profani… segreti d'amore. Si gonfia, si frange, ritorna, soltanto per poco s'acquieta, il moto più pura la rende: somiglia al mio cuore! Nell'onda giuliva s'affonda l'audace inesperto del mare; nell'anima pure s'asconde l'arcano dolore. L'immensa sublime distesa che i popoli unisce e affratella ammiro, saluto e dichiaro: mio bene maggiore!
par l'onde des douces pensées, d'errer dans le néant, de s'y arrêter, de s'illusionner. Le vie nous apparaît plus belle en le bref instant qui s'enfuit, le coeur voudrait chanter, se réjouir à jamais. Tout ce qui est sur terre s'évanouit, la rampe nouvelle s'allume: Morphée nos ravit tous en le royaume des revês.
(E' la traduzione francese di "Dormiveglia"). Riguardo le poesie in dialetto dell'autore si rimanda alla sezione Poesia dialettale |
Si autorizza la pubblicazione su Internet dei contenuti del presente sito, previa esplicita citazione della fonte.
Copyright © 1996 Domenico Caruso