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Domenico Caruso
Antologia
Il 25 Marzo
"Cicero pro domo sua", direbbe qualche amico alquanto
malizioso nel notare che la particolare data, oggetto del
servizio, corrisponde al mio giorno di nascita.
La scelta, invece, è puramente casuale e non sorprende lo
studioso di esoterismo, che vede nei numeri "gli archetipi a
partire dai quali si è ordinato l'universo nel suo
complesso".
Il 25 Marzo, Annunciazione del Signore, non è mai celebrato
degnamente e ben ha fatto il Sommo Pontefice a voler
consacrare il 1987 alla Madre Celeste.
"Il fiat di Dio che ordinò alla luce di nascere", scrive
Ernest Hello, "e il fiat della Vergine che accettò la divina
maternità sono stati pronunziati tutti e due in Marzo. In
Marzo è morto Gesù Cristo, probabilmente il 25 Marzo che era
il giorno della Sua Incarnazione".
"C'è un giorno nell'anno, che per me è sempre stato il più
grande e solenne", afferma una monaca del Monastero
Agostiniano di Santa Cristiana - Pisa - ("Pro orantibus" di
Roma - Pasqua 1986).
"In questo giorno, che segna davvero la pienezza dei tempi,
si compì l'evento più imprevedibile ed incredibile:
l'Incarnazione di Dio", prosegue la religiosa.
Ed ancora Hello in "Fisionomie di Santi", dopo aver
sostenuto che il mese di Marzo sarebbe il mese degli inizi e
anche dei rinnovamenti, così prosegue: "Per questa ragione è
stato chiamato artion, da artius che vuol dire completo.
Per i Romani il suo nome era primus, il primo. Per gli ebrei
si chiamava nisan ed era l'inizio dell'anno".
L'ardente prosatore francese nella sua opera rileva che,
probabilmente, il 25 Marzo è morto Gesù e che lo stesso
giorno Satana sarebbe stato sconfitto da San Michele. "Adamo
nasce, pecca e muore. Il suo cranio, secondo la tradizione",
scrive Hello, "fu sepolto il 25 Marzo sulla montagna del
Calvario, che doveva essere più tardi sormontato dalla croce
del secondo Adamo".
Altre circostanze sorprendenti: "Abele, il primo martire,
secondo la più antica tradizione, fu assassinato il 25
Marzo"; in questo stesso giorno "Melchisedech avrebbe
offerto all'Altissimo il pane e il vino". Il misterioso
sacrificio annunziava l'Eucaristia che doveva essere
istituita in Marzo.
Anche la fine del mondo, ritengono i Bollandisti, avverrà in
Marzo.
Ed io, che in detto giorno a S. Martino di Taurianova ho
avuto i natali, sono stato definito nel 1960 "poeta mariano"
dall'illustre agiografo fiorentino Piero Bargellini.
Infatti, fra le mie composizioni, quelle ispirate alla Santa
Vergine hanno incontrato il più generoso consenso del
pubblico.
Mi ha scritto, al riguardo, l'amico teologo conterraneo
Padre Stefano De Fiores: "La sua composizione poetica Ave
Maria1 scorre in un dettato limpido secondo la classica
struttura della preghiera: invocazione, elenco dei titoli,
supplica. Il simbolismo denota un rapporto spirituale
profondo, che non si contenta di sole idee; traspare un
senso di totale fiducia in Maria; non si dimentica la realtà
drammatica dell'Italia. E' un messaggio di speranza nel nome
della Madre!".
Per concludere, il 25 Marzo 1858, dietro il triplice invito
della veggente quattordicenne Bernadette Soubirous, a
manifestare il Suo nome, a Lourdes la Santa Vergine,
giungendo le mani e volgendo gli occhi al cielo soavemente
rispose: "Io sono l'Immacolata Concezione!".
L'avvenimento straordinario doveva influire sensibilmente
nella storia della Chiesa.
(Da: Domenico CARUSO - Presenza cristiana oggi - "Maria nel
Vangelo e nella pietà popolare calabrese" - S. Martino -
R.C. - Marzo 1987).
1 Vedi "L'autore": Poesie. -
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