Indice alfabetico (*città non capitale di stato) - Aracaju, Belém, Belo Horizonte, Boa Vista, Brasilia, Campinas*, Campo Grande, Cuiabá, Curitiba, Duque de Caxias*, Florianôpolis, Fortaleza, Goiânia, Guarulhos*, Jaboatão dos Guararapes*, João Pessoa, Macapá, Maceiô, Manaus, Natal, Niterói, Nova Iguaçu*, Osasco*, Palmas, Porto Alegre, Porto Velho, Recife, Ribeirão Preto*, Rio Branco, Rio de Janeiro, Salvador di Bahia, San Paolo, Santo André*, São Bernardo do Campo*, São Gonçalo*, São José dos Campos*, São Luis, Sorocaba*, Teresina, Uberlândia*, Vitôria.
In Brasile più che altrove, il concetto di centro abitato (città o paese) si discosta da quello di comune. I comuni brasiliani (municipios) sono poco più di 5500; alcuni, a fronte di una popolazione spesso scarsa, si estendono su un territorio molto vasto, in certi casi pari a oltre un terzo dell’Italia; per contro, esistono popolose aree urbane costituite da municipalità cittadine agglomerate senza soluzione di continuità. Gli esempi più noti, la conurbazione di San Paolo, con 20 milioni di abitanti di cui 11 milioni nella città di San Paolo, e quella di Rio de Janeiro con 12 milioni di abitanti di cui 6,5 milioni appartenenti alla città di Rio.
Dal punto di vista vessillologico il sistema amministrativo brasiliano è uno dei più completi e ordinati. In pratica tutte le municipalità possiedono la bandiera. In genere sulle bandiere è presente lo stemma locale, le cui caratteristiche richiamano da vicino l’araldica portoghese. Le proporzioni del drappo sono quasi sempre 7/10, come quelle della bandiera nazionale. In questa rassegna sono illustrate le bandiere di tutte le capitali degli stati, indipendentemente dal numero di abitanti, e delle altre città con oltre 700mila abitanti (2021), comprese per la maggior parte negli stati di San Paolo e Rio de Janeiro.
Bibliografia generale - I simboli delle municipalità brasiliane sono ben documentati in rete. Oltre ai siti generalisti (i vari wiki) e al FOTW, si segnala il sito "Vexililogia Breasileira" di Pires Godinho, ottimo ma per il momento incompleto. Molto utili anche i vari siti istituzionali. Per quanto riguarda stemmi e bandiere storiche vale ancora il classico (e purtroppo raro) volume di Clovis Ribeiro "Brazōes e bandeiras do Brasil", 1933.
RIO DE JANEIRO
São Sebastião do Rio de Janeiro
La città di Rio de Janeiro, seconda per numero di abitanti dopo San Paolo, capitale dello stato omonimo, fu anche capitale del Brasile e sede del Distretto Federale (v. bandiera) fino al 1960, quando gli organi governativi furono trasferiti a Brasilia e l'area urbana di Rio fu trasformata nel nuovo stato-città di Guanabara (v. bandiera). Quando nel 1974 lo stato di Guanabara fu incorporato in quello di Rio de Janeiro, la municipalità di Rio riprese la bandiera adottata per il Distretto Federale nel 1908 con lo stemma in rosso ma col disegno che aveva sulla bandiera di Guanabara.
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Bandiera della città di Niterói, di fronte a Rio de Janeiro oltre la baia di Guanabara, adottata il 24 novembre 1969. Bianca con una striscia azzurra al battente, pari a un terzo del drappo. Al centro del campo bianco lo stemma civico. Niterói fu capitale dello stato carioca fino al 1974: lo attesta la corona murale dello scudo che è d'oro, come detta l'uso portoghese per le capitali. Le varie figure dello stemma sono un vero e proprio compendio storico e attuale della città. Il copricapo indigeno e le due frecce ricordano la tribù Temininó che fondò il villaggio chiamato Nictheroy; il monogramma di Cristo con le frecce rievoca i gesuiti che si integrarono con la tribù. La corona ricorda il titolo di "città imperiale" conferito a Niterói da Pedro II. Il caduceo e la ruota d'ingranaggio alludono al commercio e all'industria. Nella parte inferiore è raffigurata la Pedra da Itapuca, una caratteristica formazione rocciosa sulla costiera di Niterói. Le date sul cartiglio ricordano l'anno di origine della comunità (1573), l'ottenimento del rango di città col nome di Vila Real de Praia Grande (1819) e l'elevazione a capitale dello stato di Rio de Janeiro col nome attuale (1835).
Bandiera della città di Duque de Caxias, compresa nella grande conurbazione di Rio de Janeiro, adottata il 30 dicembre 1966. Croce di Sant'Andrea, come per la città di Rio de Janeiro, cui si sovrappone lo stemma civico. Scudo portoghese con la forma geografica del territorio municipale affiancata da due stelle rosse in campo giallo, all'interno della quale l'immagine di una raffineria di petrolio, grande risorsa economica locale. In capo una corona ducale in campo rosso, che rimanda al nome della città, corrispondente al titolo di Luis Alves de Lima e Silva (1803-1880), il "duca di ferro", importante uomo politico e militare brasiliano. Le date sul cartiglio ricordano l'anno di fondazione (1566) e di costituzione del comune autonomo (1943) per separazione da Nova Iguaçu.
Bandiera del comune di Nova Iguaçu, compreso nel conglomerato urbano di Rio de Janeiro, adottata il 10 dicembre 1975. Il drappo bianco-azzurro a quarti alterni richiama quello dello stato di Rio. Lo stemma, di stile portoghese, mostra simboli legati alla storia, all'economia e all'ambiente. La grande stella in alto, che sta per la città stessa, è accompagnata da cinque stelline che rappresentano le cinque antiche parrocchie che costituivano la comunità. La ruota dentata e il caduceo simboleggiano l'industria e il commercio locali. La raffigurazione verde in basso rappresenta la Serra do Mar, la grande catena montuosa che si affaccia sull'Atlantico, e la linea ondulata bianca sta per il fiume Iguaçu. Il giglio nell'ovale azzurro posto sulla corona murale evoca sant'Antonio, patrono della città. Le date sul cartiglio, che avvolge una canna da zucchero e un ramo d'arancio con frutti, ricordano l'anno di fondazione (1833) e l'elevazione a città (1891) di Nova Iguaçu.
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Bandiera di São Gonçalo, seconda città dello stato di Rio de Janeiro, compresa nella grande conurbazione della capitale, adottata il 10 settembre 1969. Drappo bianco-azzurro inquartato a croce di Sant'Andrea con lo stemma civico al centro. Quest'ultimo, di tipo portoghese, interzato in fascia, mostra in alto un copricapo indigeno e due frecce, simbolo della colonizzazione, una stella che rappresenta la città e la mappa dello stato di Rio de Janeiro; al centro una fabbrica e un ingranaggio che alludono alla fondamentale importanza del distretto industriale di São Gonçalo (metallurgia, vetro, cemento, ecc.). In basso il Rio Iguaçu e una croce che ricorda i primi insediamenti dei gesuiti nel territorio. Lo scudo è affiancato da rami di caffé e di mais. Le date sul cartiglio ricordano l'anno (1646) di costituzione della prima amministrazione locale (freguesia, parrocchia) e quello dell'elevazione dell'abitato al rango di città (1890).
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