BRASILE
© Roberto Breschi
Sommario. Prima ancora che le insegne portoghesi fossero alzate da Cabral sulla costa brasiliana (1500), il trattato di Tordesillas del 1494 aveva definito le zone di spartizione del continente sudamericano tra Spagna e Portogallo. Sul principio i lusitani non dettero troppa importanza alle loro terre americane, e si limitavano soprattutto a importare essenze naturali, come il colorante rosso derivato da un particolare legname, il legno verzino (pau brasil), da cui la regione, che in origine si chiamava Terra di Vera Cruz, prese il nome. La colonia ebbe un proprio governo nel 1549 ma in coincidenza con la perdita dell’indipendenza del Portogallo ad opera della Spagna (1580-1640), i coloni furono abbandonati a se stessi a lottare contro le mire inglesi, francesi e olandesi, ai quali non erano sfuggite le possibilità di sfruttamento delle grandi ricchezze del Brasile. Fu proprio in quel periodo che furono gettati i primi semi della coscienza nazionale e anche delle identità regionali che sarebbero stati fecondati più tardi dagli echi delle rivoluzioni americana e francese ed avrebbero portato, nel 1822, all’indipendenza dell’impero del Brasile il cui sovrano, Pietro I, era figlio del re del Portogallo. Il giovane stato dovette affrontare una serie di rivolte separatiste e moti popolari causati dalla ritardata abolizione della schiavitù specialmente nelle province settentrionali, finché nel 1889 si giunse al collasso. L’imperatore Pietro II si ritirò e nacque la repubblica del Brasile a struttura federale.


Principato del Brasile, Brasil, Principado do Brasil, 1645-1816



Prima bandiera specificamente concepita per il Brasile e introdotta nel 1645, allorché il paese diventò formalmente un principato, avendo il re del Portogallo Giovanni IV conferito al figlio Teodosio il titolo ereditario di "Principe del Brasile". Impiegata anche come insegna mercantile sui bastimenti portoghesi che percorrevano la rotta del Brasile. La sfera armillare dorata, sormontata da un globo azzurro con orizzonte d'oro e cimata da croce rosso porpureo, fu anche lo stemma del principato.


Impero del Brasile, Brasil, Império do Brasil, 1822-1889




Bandiera nazionale, mercantile e da guerra introdotta in seguito alla dichiarazione di indipendenza dal Portogallo del 7 settembre 1822 e alla proclamazione dell’impero. Sostituita nel 1889 con l’avvento della repubblica. Proporzioni apparenti 7/9. Ideata dal pittore J.-B. Debret, che, ammiratore del Bonaparte, si ispirò per il disegno alla bandiera del napoleonico Regno Italico. Il verde era colore caro a Napoleone e ricordava le impenetrabili foreste brasiliane; il giallo era simbolo delle ricchezze del sottosuolo. Al centro del drappo era posto lo stemma dell’impero, un misto di emblemi locali e portoghesi: entro uno scudo verde, coronato e affiancato da rami di caffè e tabacco, figuravano la croce dell’Ordine di Cristo e una sfera armillare circondata da una corona di 19 stelle (in rappresentanza delle province). Nel corso degli anni lo stemma fu riportato in versioni leggermente diverse. Inizialmente aveva una corona reale di tipo portoghese, poi sostituita da quella imperiale (decreto del dicembre 1822 ma non subito attuato). Quest'ultima era talvolta foderata di verde anziché di rosso-porpora, e talora comparve una ventesima stella sul cerchio azzurro.


Repubblica del Brasile, Brasil, República do Brasil, 1889


Prima bandiera nazionale repubblicana, alzata alla proclamazione della repubblica il 15 novembre 1889 e sostituita dopo pochi giorni, il 19, da quella definitiva. “Stelle e strisce” sul modello USA, con 21 stelle, tante quante gli stati più il Distretto Federale. Il verde e il giallo, già presenti sulla bandiera dell’impero, erano ora assunti come simboli delle ricchezze naturali e minerarie del paese. La bandiera, benché provvisoria e di brevissima durata, ha ispirato quelle di alcuni stati brasiliani: Goiás, Sergipe e Piauí.


Stati Uniti del Brasile, Estados Unidos do Brasil, 1889-1968
Repubblica Federale del Brasile, República Federativa do Brasil, dal 1968



1889-1968


1968-1992
Bandiera nazionale, di stato, mercantile e da guerra adottata il 19 novembre 1889, modificata il 28 maggio 1968 (modifiche in vigore dal 31 successivo) e ancora modificata l’11 maggio 1992. Proporzioni 7/10. Colori e disegno derivano dalla precedente bandiera dell’Impero. La sfera celeste rappresenta il cielo di Rio de Janeiro alle ore 8 e 30 del 15 novembre 1889, con la Croce del Sud (Cruzeiro do Sul) e stelle appartenenti ad altre costellazioni australi (Cane, Scorpione, Idra, Triangolo, …), oltre alla boreale Spica della Vergine. In tutto 21 stelle in rappresentanza dei 20 stati originali e del Distretto Federale; nel 1968 le stelle furono portate a 23 in seguito alla costituzione del nuovo stato del Guanabara (1960) e all’elevazione a stato del territorio di Acre (1962); nella stessa occasione fu cambiato il nome ufficiale in “Repubblica Federale”. Secondo alcune fonti, la prima delle due stelle (Alpha Hydrae, sotto la M di “ORDEM”) sarebbe stata aggiunta nel giugno 1960.


dal 1992
 
Il nuovo cielo stellato “corretto” l’11 maggio 1992. tiene conto dei cambiamenti avvenuti dopo il 1968: abolizione dello stato di Guanabara (1975), creazione di quello del Mato Grosso do Sul (1979), elevazione a stati dei territori di Rondônia (1982), Amapá (1991) e Roraima (1991), costituzione dello stato di Tocantins (1989). Ciò ha comportato l’aggiunta di quattro nuove stelle, tutte appartenenti alla costellazione del Cane Maggiore, nella parte occidentale della sfera celeste. La bandiera brasiliana, a differenza di quella degli Stati Uniti, viene aggiornata periodicamente e non quando si aggiunge (o è soppresso) uno stato; inoltre le stelle rispecchiano una vera disposizione astronomica, sono rappresentate in ben cinque grandezze differenti e a ciascuna è associato un preciso stato (anche se ci sono discrepanze); la più piccola è quella più in basso, al centro, la Sigma Octantis, o Stella Polare Australe, che dovrebbe rappresentare il Distretto Federale.
     


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Bibliografia
Siebmacher's Wappenbuch, Band I,2, 1870 e I,6, 1878 - C. Ribeiro, Brazões e bandeiras do Brasil, 1933 - Flag Bull., VII:3, 1968 - Vexillinfo, 12, 1981 - Flagmaster, 72, 1992 - Embl. et pavillons, 35, 1993 - Flagscan, 55, 1999 - Archivio personale (comun. da A. Ziggioto)


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