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Sicuramente un'unita' molto riuscita grazie ad un attento studio delle curve di erogazione di potenza e coppia ottenute con l'impiego del variatore di fase e della geometria dei condotti di aspirazione (variabile dal 1998). Entrambi consentono al 1.800 16v di essere molto pronto nella risposta all'acceleratore ai bassi e medi regimi, dove tutti i motori plurivalvole accusano una certa lentezza. In questo modo si comtempera una buona elasticita' di marcia anche nei rapporti superiori ad una particolare vivacita' nel salire di giri durante le accelerazioni piu' decise. Si stanno affermando motori milleotto ancor piu' potenti. Ma come spesso risulta dai test stradali a fare da contraltare a tanta potenza, c'e' una scarza prestanza ai medi e bassi regimi, appunto, ai quali, in definitiva, l'auto e' utilizzata per piu' dell'80% di tutta la sua vita.


 
 


Leva cortissima, quanto basta per impugnarla con la mano, innesti brevi e precisi. I rapporti sono correttamente spaziati per sfruttare in modo ottimale le caratteristiche del propulsore. V marcia di "potenza": questo consente di raggiungere la massima velocita' nel rapporto superiore, che, piuttosto corto, garantisce sempre una ripresa adeguata. A 130 km/h il motore gira a circa 4.000 giri/min. L'unico appunto riguarda l'innesto della retro, a nostro personale avviso un tantino ostico.


 
 


Unanimemente considerato eccellente per prontezza e precisione permette di "pennellare" le curve, di impostare ed eventualmente correggere le traiettorie con precisione millimetrica, grazie anche all'assetto. Diametro di sterzata: circa 11 metri.


 
 

L'impianto a quattro dischi, con gli anteriori autoventilanti, consente spazi di frenata ridotti, soprattutto in abbinamento con l'ABS. La modulabilita' non e' eccellente dato che la potenza frenante e' molto concentrata nella parte finale della corsa.


 
 

L'assetto, la ripartizione dei pesi, la prontezza dello sterzo l'arretratezza dell'abitacolo, rendono il comportamento della barchetta somigiante a quello di una trazione posteriore, pur con tutti i vantaggi e le tipicita' della trazione anteriore. La quasi totale assenza di rollio e beccheggio da al guidatore l'esatta percezione del grip dei pneumatici quando "mordono" l'asfalto in curva: l'inserimento in curva e' rapidissimo. Ad andature medie la barchetta e' praticamente neutra, mostrando una non comune agilita'
nei percorsi misti, con il retrotreno che segue fedelmente le traiettorie. Spingendo, il comportamento e' moderatamente sottostarzante. Se si insiste sempre piu' sell'acceleratore l'aventreno allarga sempre di piu' la traiettoria ma in modo prevedibile e progressivo. Per "rientrare", alleggerendo il piede sul gas, il carico si sposta dal retrotreno all'avantreno ed il posteriore tende ad allargare piuttosto rapidamente chiudendo la traiettoria in modo deciso. Per i guidatori piu' smaliziati questa dinamica rende l'auto piu' agile in uscita dalle curve, ma puo' anche mettere in imbarazzo per la rapidita' con cui il tutto si concretizza. A tutto questo fa buon gioco l'eccezionale prontezza dello sterzo che permette correzioni fulminee.
Possiamo quindi dire che la barchetta ha un comportamento dinamico assai brillante e piacevole da gestire, potendo, con acceleratore e sterzo, farla sottosterzare in accelerazione e sovrasterzare in rilascio.