Il niobato di litio è un solido cristallino non presente in natura, sintetizzato per
reazione chimica da carbonato di litio e pentossido di niobio. Fu descritto per la prima volta da Zachariaesen nel 1928; Matthias e Rameika, studiando la crescita di niobato di litio in singoli cristalli, ne scoprirono la
ferroelettricità nel '49 [35]; i primi studi sulla sua struttura e
sulle sue proprietà elettro-ottiche ed acustico-ottiche risalgono alla metà degli anni '60, quando presso i Bell
Laboratories fu messa a punto la tecnica di crescita Czochralski [1,2,3,37,38].
Elettricamente è un isolante, con una band gap di 4.0 eV, è birifrangente e ferroelettrico, con una temperatura
di Curie di 1142 °C, elevata in relazione alla temperatura di fusione pari
a 1253 °C. Le rilevanti proprietà elettro-ottiche, acustico-ottiche
e fotorefrattive fanno del niobato di litio uno dei materiali più
usati e promettenti nell'ambito dell'Ottica Integrata. Subsections