Il Castello
Il castello domina lacropoli della città di Co nversano. Il suo nucleo originario è rappresentato dalla torre maestra, alta
25 metri, voluta da Goffredo Altavilla il Normanno, intorno al 110 e dallingresso
coevo, sulla cui volta è possibile ammirare lo splendido affresco de SS. Medici Cosma e
Damiano. Allo stato attuale, il maniero presenta una pianta trapezoidale, con i quattro
angoli occupati da quattro torri: quella cilindrica, quella poligonale e le due
quadrangolari. Al 1710 risale il pregevole ingresso
monumentale, voluto dalla contessa Dorotea Acquaviva dAragona. Esso introduce al
cortile interno, che a sua volta permette laccesso al porticato
tardo-rinascimentale, su cui si affacciano gli appartamenti, un tempo abitati dai Conti ed
i locali occupati dalla Pinacoteca, che ospita le 10 splendide tele di Paolo Finoglio
ispirate alla Gerusalemme Liberata, il poema di Torquato Tasso.
Il castello ha perso, nel tempo, la sua originaria funzione di fortezza, divenendo una
fastosa dimora feudataria, soprattutto fra il 1700 ed il 1800, allorché furono aperte
porte e finestre sullesterno.
Cattedrale
La Cattedrale, la cui costruzione prese avvio fra il
XII e il XIII sec., sorge sui resti di un tempio paleocristiano: la struttura presenta un
impianto romanico-pugliese, caratteristica la presenza del le
tre porte sulla facciata principale. Richiami allarte bizantina sono presenti nelle
decorazioni del portale centrale mentre la finestra absidale è un esempio di arte
arabo-musulmana. Ledificio è caratterizzato da una maestosa eleganza e
dallausterità e suggestione dellinterno, oggi, espressa dalla severità della
pietra. Linternp, infatti, nel corso del 700, fu trasformato
dallesplosione del barocco: la Cattedrale fu rivestita di stucchi e dorature ed
arricchita di cappelle ed altari. Tale rimase fino alla notte fra il 10 e l11 luglio
del 1911 quando, a seguito di un incendio, tutte le decorazioni aggiunte andarono perse e
la chiesa fu ristrutturata, tranne la facciata principale, quella absidale e alcune
strutture portanti, secondo loriginario stile romanico.
Di particolare interesse sono lì laffresco dellabside di sinistra,
probabilmente di scuola toscana e licona della Madonna della Fonte, protettrice di
Conversano: secondo unantica tradizione, Simplicio, primo vescovo conversanese,
avrebbe portato il quadro dallAfria nel V sec.
Monastero di S.
Benedetto
Il monastero
di San benedetto rappresenta una testimonianza storica, artistica e religiosa di grande
rilievo per la storia di Conversano. Il cenobio, esistente dall889 d.C, godette di
svariati benefici ed acquisì il titolo di Abbazia Nullius conferitogli da
Papa Pasquale II. Fu retto d ai monaci benedettini fino al 1265. Nel 1266 giungevano dalla
Grecia alcune cistercensi, guidata da Dameta Paleologo , la prima delle Badesse
Mitrate, fino al 1810, esercitarono sul monastero una giurisdizione episcopale.
Proprio il grande potere delle badesse permise al monastero, di ottenere
lappellativo di Monstrum Apuliae. La chiesa allorigine romanica, nasce su una
cripta pre-romanica nel secolo undicesimo ma, a partire dal secolo diciassettesimo subisce
un attacco barocco che trasforma radicalmente linterno. La chiesa è a tre navate
con tre cupole in asse sulla navata centrale, peculiarità di pochi edifici romanici in
tutta Italia. Pregevoli sono il coro ligneo, lorgano e la pala dellaltare
maggiore raffigurante San Benedetto e San Sabino a colloquio divino, opera
dellartista napoletano Paolo Finoglio.
Chiesa dei Santi
Medici
La chiesa
e il convento sono legati al nome di Giangirolamo II Acquaviva dAragona, il
Guercio delle Puglie, conte di Conversano dal 1616 al 1665: il miracolo
ricevuto dai Santi Cosma e Damiano, intorno al 1636, lo spinse a trasformare una
preesistente chiesa e a dedicare la nuova struttura ai Santi Fratelli, provenienti dalloriente. La
chiesa, originariamente romanica, come dimostra la lineare e sobria facciata, venne
allungata e decorata, allinterno nel più puro stile barocco, ricco, austero ed
elegante.
Cinque dei sei altari che arricchiscono le navate sono sormontati dalle magnifiche tele di
Paolo Finoglio, pittore di scuola caravaggesca che lavorò alla corte del Guercio dal
1622, presumibilmente, fino al 1645. Altro splendido esempio delle capacità artistiche
del pittore del Guercio è la ricca decorazione della volta: cornici
aggentanti sormontate da puttini la dividono in 11 scomparti contenenti, ognuno, un
affresco. Incastonati nei quattro angoli del soffitto, gli stemmi degli Acquaviva
dAragona perpetuano il valore ed il nome dalla nobile committente.
La chiesa è Santuario intitolato a Santa Rita da Cascia: determinante per la
canonizzazione della beata fu, infatti, un miracolo avvenuto a Conversano.
Chiesa del Carmine
La chiesa, intitolata
alla Vergine SS. Del Carmelo, è stata costruita, nel 1652, per volontà della contessa Isabella
Filomarino, moglie di Giangirolamo II Acquaviva dAragona, il Guercio delle
Puglie, conte di Conversano dal 1616 al 1665. Linterno della chiesa, in stile
barocco, è ad ununica nav ata, con quattro cappelle per lato, contenenti tele ed altari
pregevoli. Laltare maggiore occupa tutta la larghezza della navata ed è arricchito
da un dipinto della Madonna del Carmelo. Attraverso due porte, che si trovano ai lati
dellaltare, si può raggiungere la zona occupata dallaabside, dove è
possibile ammirare un coro ligneo, dipnto ed intagliato, della seconda metà del XVIII
secolo. In sacrestia è, poi collocato un ritratto della contessa Filomarino ed una
iscrizione che testimonia la gratitudine dei Carmelitani nei suoi confronti.
Chiesa di San Rocco
Costruita nei pressi delle mura medievali di
Conversano, San Rocco è una delle numerassimo chiesette rurali disseminate nel
territorio, sicuramente quella più vicina al centro abitato al cui interno oggi è del
tutto inglobata la chiesetta, ricostruita dopo la peste del 1690-92. Risale in realtà
alla seconda metà del 400, quando si era diffuso ovunque il culto di San Rocco,
protettore contro la peste. Alla cappella era annessa unomonima
confraternita, estintasi alla metà del secolo scorso. Allinterno della chiesetta è
custodita la statua lignea del santo, raffigurato come un pellegrino con un bastone e
stivali in compagnia di un cane mentre mostra sulla sua coscia una piaga prodotta dalla
peste. Oltre alla statua, si possono ammirare alcune tele: La vergine con il Bambino tra i
Santi Sebastiano, Rocco e Biagio opera attribuita a Paolo Finoglio.
Santa Maria
dell'Isola
Situata 1 km fuori
Conversano, sulla via che porta a Bari, la Chiesa dellIsola è stata costruita, per
volontà del conte Giulio Antonio Acquaviva dAragona nel 1462. Essa sorse per proteg gere una grotta, venuta alla luce in
seguito ad un evento miracoloso, nella quale, certamente, già dai tempi antichi si
svolgeva il culto alla Vergine: infatti oltre a numerosi affreschi, allinterno della
grotta furono ritrovati una statua della Vergine, ora scomparsa ed un dipinto della
Madonna con Bambino. La chiesa che, probabilmente, doveva essere utilizzata come cappella
privata da gli
Acquaviva, è arricchita, da un magnifico cenotafio (mausoleo, secondo altri) che il conte
Andrea Matteo volle dedicare ai genitori, Giulio Antonio I Acquaviva dAragona e
Caterina Orsini del Balzo. Di pregevole interesse sono i due chiostri: il più piccolo e
più antico risale al XII-XIII sec. mentre il più grande, completamente affrescato con le
Storie di Giuseppe lEbreo, venne costruito intorno al 1481, per onorare la memoria
di Giulia Antonio, morto ad Otranto, in seguito ad un agguato turco.
Il Castello di
Marchione
Il Casino di
caccia di Marchione, situato sulla provinciale Conversano-Putignano, venne edificato nel
1730 dal conte Giulio Antonio III Acquaviva DAragona non come struttura di difesa, ma come residenza
dappoggio utilizzata durante di caccia. Infatti nel settecento ledificio era
immerso il milleduecentosessanta ettari di boschi di quercia, di cui oggi restano solo pochi alberi.
La facciata principale, con i due torrioni e la monumentale scalinata di stile
vanvitelliano permette di accedere dal piano terra al piano rialzato ed al piano nobile.
Allinterno le splendide stanze fanno da cornice al ritratto del Guercio delle
Puglie, il conte Giangirolamo II Acquaviva DAragona, grande ed eccellente
rappresentante della famiglia feudataria di Conversano dal 1456 al 1810.
La Chiesa di Santa
Caterina
Probabilmente una delle più
caratteristiche chiesette rurali del territorio conversanese, il tempietto si trova sulla
strada che porta al lago di San Vito, un chilometro fuori da Conversano, appena superati
gli storici pozzi di terra ro ssa. Data la sua posizione, al centro cioè di un nodo viario che
collegava loccidente con lOriente, la chiesetta potrebbe essere sorta, fra la
fine dellXI sec. e gli inizi del XII, per conservare le reliquie di Santa Caterina
dAlessandria o per ricordare proprio un pellegrinaggio nei luoghi santi doltre
Adriatico. Solo più tardi, nella seconda metà del 1400, il tempietto sarebbe diventato
un mausoleo-sacrario della famiglia Acquaviva dAragona. Ha una pianta quadriforme,
perfettamente regolare, ottenuta mediante lutilizzo di blocchetti di pietra calcarea
distribuiti in cerchi concentrici ed è conclusa da una cupola, originariamente coperta da
chiancarelle. Nel 1690, la chiesetta venne adibita a ricettacolo per i
cadaveri dei cittadini conversanesi colpiti da un epidemia di peste; solo nel 1935, ebbe
inizio il restauro a cura della Soprintendenza ai Monumenti di Bari.
Castiglione
Percorrendo la via che da Conversano conduce a Putignano, su una collina alta
260 metri sul livello del mare, si può ammirare la Torre di Castiglione, la struttura che
meglio si conserva del villag gio medievale, presente in quel luogo. Il villaggio, sorto fra il
XII ed il XIV sec. d.C., è stato costruito su strutture preesistenti, appartenenti ad un
villaggio capannicolo del XIV sec. a.C., abitato da agricoltori-allevatori, i quali
sfruttavano, per lagricoltura e la pastorizia, lacqua del lago creatosi ai
piedi dellaltura.
Sempre in epoca medievale, oltre alla torre, venne costruito il muro di cinta, che venne
sistemato sulle precedenti fortificazioni, costituite dalle mura megalitiche. Il casale di
Castiglione è stato abitato fino al 1494, quando per motivi non ancora chiariti, gli
abitanti si trasferirono probabilmente a Conversano. Ancora visibili, allinterno
delle mura, sono le strutture di fondazione di alcune abitazioni e di una chiesetta,
intitolata allAnnunziata.
I Laghi
Gli undici
laghi che circondano, ancora oggi la città di Conversano sono delle
depressioni carsiche, formatesi in tempi antichissimi e situate ai piedi delle culture che
caratterizzano il te rritorio. Con il passare del tempo, il
terreno trasportato dalle acque piovane ha creato, in superficie, uno strato impermeabile,
tale da permettere la raccolta delle acque; queste, poi, si raccoglievano nelle cisterne,
alcune di epoca preromana, costruite al di sotto della superficie a diversa profondità,
dove sui conservavano anche nei mesi estivi. Le cisterne hanno una forma di trullo
rovesciato e sono costruite con pietre calcaree, a secco, con una struttura circolare.
Proprio la possibilità di sfruttare lacqua conservata nelle cisterne, per la
pastorizia e lagricoltura, fece si che, nei secoli scorsi, nei pressi dei
laghi sorgessero gli insediamenti di cui, ancora oggi, in alcuni casi, si
intravedono i resti.
Home
Monumenti Le Opere Storia Museo civico
|