Molti di noi andavano a scuola, molti lavoravano, altri si fidanzavano o
si sfidanzavano.
Che musica ascoltavamo? Che film vedevamo?..e chi si ricorda!
Quell'anno la Sezione Italiana di Amnesty International vide la nascita
del coordinamento Europa Orientale.
Una delle ragioni principali che spinse AI Italia a creare questo
coordinamento fu la guerra dei Balcani.
La prima azione fu la richiesta di arresto di Ratko Mladic: il boia di
Srebrenica. Arrest Now era il suo titolo.
Erano in pochi a sapere nel mondo cosa fosse successo veramente a
Srebrenica, di genocidio poi, neanche a parlarne.
Stupro come arma di guerra? Non era un crimine contro l'umanità.
L'Europa stava ancora cercando di capire chi erano i buoni e chi erano i
cattivi, Amnesty disse da subito che buoni e cattivi non ce n'erano.
C'erano donne stuprate da uomini che scientemente avevano stabilito a
tavolino di "sporcare la razza", di "denigrare il nemico", e c'erano
giovani ed anziani accomunati dal fatto di essere musulmani bosniaci
uccisi e buttati in fosse comuni.
I loro corpi sono stati sparsi qua e la affinché il loro riconoscimento
fosse impossibile.
Il numero preciso dei morti? C'è chi dice 8.000, ma si dice, non si ha
la certezza, e non la si avrà mai, forse.
Il numero di donne stuprate? E chi lo sa?
E chi di noi sapeva che anche gli uomini, in numero minore certo, ma
anche loro furono stuprati?
Amnesty c'era, alcuni di noi erano già in quel coordinamento, altri
sarebbero arrivati, altri sarebbero partiti.
Lo stesso vale per i gruppi, gli attivisti che raccoglievano le firme
per chiedere l'arresto immediato del boia di Srebrenica.
Le persone ti guardavano strano. Campi di concentramento in Europa? Ma
dai...., i soliti esagerati di Amnesty!
Genocidio!!! E che parola grossa - a proposito la Serbia ha chiesto
scusa, ma non ha ancora usato quella parola così difficile da dire - ma
dai mica stiamo parlando dei nazisti!
Stupro di guerra? E cos'è! Ma dai, si è sempre stuprato in guerra, non è
una novità.
Certo rispondevamo ai tavolini, non è una novità: le donne da sempre
sono bottino di guerra, ma questa volta è diverso.
Questa volta è stato tutto calcolato, tutto pensato con accuratezza,
tutto scientemente preparato.
Hanno tirato fuori di nuovo l'eugenetica. Quella non muore mai, appena
abbassi la guardia eccola di nuovo qui!
E la candelina era accesa allora come ora, e lo sarà ancora domani, ed
ancora ed ancora.
Pochi ci credevano, ma quelli che facevano parte di Amnesty, quelli a
cui se fai la lastra al posto del cuore vedi una candelina con il filo
spinato attorno, beh, quelli non hanno mollato mai.
Prima sono riusciti ad ottenere che la parola genocidio fosse usata
perchè era l'unica a poter spiegare cos'era la Bosnia, poi che lo stupro
di guerra fosse un crimine contro l'umanità: niente prescrizione, poi il
tribunale internazionale, e poi i dubbi sulle forze di peace keeping
coinvolte nella tratta e non solo, e molto molto altro.
Non ci siamo dimenticati mai, però, di quell': Arrest now!
Ora siamo Coordinamento Europa e basta, perchè l'Europa come il mondo è
una, non ci sono più le stesse facce, altre se ne sono aggiunte, altre
sono caparbiamente rimaste.
Noi di Amnesty siamo pazienti. Chi fa volontariato in questa
associazione sa che non vedrà immediatamente il risultato del suo
lavoro, sa che i colleghi di lavoro ti guardano strano perchè hai un
sorriso da ebete sulla faccia da tutto il giorno anche se il capo urla
come un ossesso, sa che è normale piangere di dolore o di gioia per le
donne di Srebrenica anche se il resto del mondo non capisce, e sa che
senza quella candelina quel mondo sarebbe meno bello.
Oggi possiamo chiudere "Arrest now", certo non possiamo archiviare:
"Justice now", ma sappiamo aspettare.
Arriverà anche quella.
Oggi è una gioia ed un dovere ringraziare chi c'era allora e c'è adesso,
chi ha fatto un pezzo di strada con noi per passare la staffetta a
qualcun'altro, chi ha firmato un appello, chi ha mandato una lettera,
chi si è sentito dare dello scemo o della scema perchè "va bene, è
sabato sera, ma devo tradurre questo documento, sai si parla delle donne
stuprate di Srebrenica, è un posto al pochi chilometri da qui, potevo
essere io, sono stata fortunata!"
Ora il mondo ci crede.
Parla di genocidio, di stupro di guerra, di fosse comuni, e dice che non
era bianco e nero, ma ci sono donne stuprate e uomini uccisi che
chiedono giustizia, perchè non succeda più che una madre pianga la morte
di suo figlio senza sapere perchè l'hanno ucciso.
E ci crede anche grazie a noi, ed a quel: "Arrest now".
Ora, andiamo avanti, sempre avanti fino a quando Amnesty potrà chiudere
perchè non ci saranno più violazioni dei diritti umani, e noi il sabato
sera potremo uscire a ballare insieme alle donne di Srebrenica.
Grazie a tutti voi.
Giusi Muscas
Coordinamento Europa
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ultimo aggiornamento 29 Magg. 2011