Il Poeta Re Dell'azzurro esule sulla terra


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Parigi Settembre

La Voce Della Poesia

Parigi, Settembre

Lontano a Parigi, ti vedo più bella,
tu fiore agevole, irraggiungibile stella,
femminile gatto della poesia di Baudelaire.
Boulevard du Montparnasse,cammino e ti sento con me,
fino a place de la Concorde,
Sull'avenue des Champs Elysees.
Attraverso Parigi: mi perdo;
la cerco, la vivo con te;
anche se tu sei distante,
lontano, lontana da me.
Al Musee d'Orsay c'è Serat con "il circo",
Monet, Gauguin, Toulouse Lautrec;
Renoir, con "al moulin de la galette
".Davanti a Van Gogh ti fermi,
attratta dal grido dei suoi colori,
è il "dottor Gachet" col suo sguardo amarezza
che trasporta la tua rabbia al di fuori.
I bistrò accendono le luci,
la sera è scesa di già,
mi siedo, ordino qualcosa,
mentre guardo la gente che va.
Chissà ora tu che stai facendo,
leggi? cucini? bevi una tazza di caffè?
Oppure distesa sul letto pensi affettuosa a me?
Ponte Neuf di notte: che freddo!
Bella però Notre Dame,
accendo l'ultima sigaretta
prima di rientrare all’albergo “ Montmatre”.
I passeri nascosti tra i rami
fanno un leggero rumore
che si unisce allo scroscio del fiume.
La Senna, riflette la luce
che scenda dalla città
colorando d'argento i muri ah! La serenità.
Buona notte, dico alla luna,
buona notte a tutta la città,
l’aria è rossa e leggera,
domani forse pioverà.
Stanco vado a dormire
non c’è più niente e nessuno laggiù
Parigi deserta sprofonda
in un disordinato, confortevole blu.


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