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La Voce Della Poesia
Immobile Dolore
Immobile il dolore cresce
la quiete non muta: l’idea,
la fede, consuma, sullo sfondo
di un moto costante.
La fine del giorno annuncia,
l’inizio di una notte che cresce,
la notte che sempre promette,
l’avvento di un tempo che cambia.
Come la sera rifletto
sul giorno che è appena passato,
muto davanti allo specchio
coniugo il tempo lontano.
La notte poi dormo sul fuoco
insieme ad idoli strani
forze, energie primordiali
che mi guidano in altre realtà.
Tempeste di sogni attraverso,
lampi che lasciano chiarori
oggetti immateriali e nuovi
con i quali poi faccio poesie.
L’aurora, poi torna il mattino,
immobile il dolore che cresce
stavolta il sole promette
ancora, un giorno più caldo.
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