Il jazz era stato negli anni '20/'30 e fino alla seconda guerra mondiale, la musica popolare degli U.S.A.. Il benessere economico degli anni '50 portò l'industria discografica al lancio del 45 giri come nuovo veicolo commerciale. Il jazz con il bebop e il cool-jazz aveva perso il carattere popolare: non era più la musica della radio. Il compito di ricucire il rapporto con il pubblico l'ebbero alcuni musicisti bianchi che operavano in California (West Coast). Era un jazz che smussava gli angoli del bop e recuperava un ritmo più interessante rispetto al cool. Alcuni lo definirono un "jazz furbo" e questo non rende merito a musicisti dello spessore dei Mulligan e dei Baker, era un jazz accattivante, di successo, un successo che rischiò di far diventare tutto routine. Contemporaneamente, dall'altra parte dell'america, sulla costa di New York, prese il via un nuovo stile in contrasto con la West Coast. Sulla scia dei movimenti sociali nati sul finire degli anni '50 ecco alla ribalta un uomo nuovo, è il negro cosciente, non più rassegnato ma ben consapevole a far valere i propri diritti civili. L'hard-bop, così sarà chiamato, ne sarà la voce. Lo stile adotterà le raffinate armonie del cool-jazz e del bop che lo aveva preceduto, rivitalizzando il sound nel senso hot, spogliando il cool di pacatezza e rassegnazione anzi, recuperando un certo ritmo swingante, la musica finì con il risultare aspra, pungente, graffiante come il loro desiderio di affermarsi come uomini di colore: cittadini con il diritto d'essere uomini del mondo. Sarà una musica che non incontrerà i favori delle grandi masse.  I Jazz Messengers, Adderly, Gordon, Kenton, Brubeck, Evans, Rollins ecc. sono tra i principali artefici dell'hard-bop, un genere che attraverso moltissime variazioni, proseguirà la sua stagione per oltre 30 anni giungendo fino ad oggi. Il jazz dal bebop in avanti ha perso il carattere di musica popolare per divenire musica colta, raffinata, sicuramente non immediata. Il revival che proprio in quegli anni era in atto negli U.S.A. e in Europa del jazz classico (New Orleans e Dixieland) n'è un solare esempio.

 

Alone Togheter Davis
Cantillope Island Hancock
Foor on Six Montgommery
Four Davis
Funk Young
Grenn Dolphin Street Kaper
Maiden Voyage Hancock
So What Davis
Take Five Brubeck
Chamelon Hancock

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