Nel 1917 il sindaco di New Orleans decise di chiudere il quartiere a luci rosse di Storyville. Le orchestre di jazz cominciarono ad accettare ingaggi a Chicago e a New York. Anche qui le band operarono in ambienti malfamati come il celebre quartiere South State Street, era una via di Chicago frequentata a qualsiasi ora del giorno o della notte con la stessa formicolante intensità, qui i gangster, indisturbati, la facevano da padroni. Si afferma a Chicago un nuovo tipo di band in grado di unire la spontaneità dell’hot-jazz con una maggiore professionalità. Gli Hot-Five di  Louis Armstrong, la Wolverine di Bix Beiderbecke e l’orchestra King Oliver, rispettivamente negri, bianchi e creoli, si trasferirono a Chicago e con il loro successo diedero il via al rinnovamento, ma sarà la New Orleans Rhythm Kings ad influenzare definitivamente i liceali dell’Austin High School che saranno gli artefici della nuova scuola. Sono musicisti bianchi completamente affascinati dal jazz, vogliono suonare il jazz però senza imitare il sound delle orchestre affermate ma inventando un proprio stile. La scuola di Chicago passa dall’assolo libero dell’hot-jazz ad uno stile polifonico dove le 3 voci hot five.jpg (10669 byte) principali, cornetta-clarinetto-trombone, si intrecciano in un contrappunto più studiato che lasciato all’improvvisazione. La stessa struttura è caratterizzata da passaggi scrupolosamente arrangiati e da unisoni indubbiamente prestabiliti. Il ritmo, rigidamente in 4, è fluttuante al massimo per accentuare la tensione ritmica (banjo e contrabbasso). Il colpo sul piatto, quasi sempre in levare o sul terzo tempo, veniva usato come segnale per indicare alla band il cambio, l'avvio di una nuova sezione. Tutto questo mentre Armstrong e Beiderbecke pongono l'orchestra al servizio del solista superando l'improvvisazione polifonica del primo jazz.

Lo stile di New York era più freddo, studiato privo di blues-feelig; in alcuni casi sembra anticipare lo stile cool degli anni ’50. Sicuramente personaggi del calibro di Armstrong, Beiderbecke, Henderson, Goodman, Red ecc. giunti nella Grande Mela, portarono il loro contributo perché gli stili di New Orleans, Dixieland e Chicago si fondessero con quello newyorkese 

Wolverine Band di Bix Beiderbecke

Hot-Five di Louis Armstrong

Ascoltiamo e confrontiamo lo stile di Beiderbecke: pulito, ritmato, attento alla melodia, poco è lasciato al caso con quello Hot di Armostrong dove il blues e l'improvvisazione sono il cuore pulsante del pezzo.

Royal Garden Blues B.Beiderbeke

I Need Some Partin' B.Beiderbeke

Jazz Me Blues B.Beiderbeke

Smile B.Beiderbeke

Mississipi Blues B.Beiderbeke

There'll Come A Time  B.Beiderbeke

Cornet Chop Suey L.Armstrong

West End Blues L.Armstrong

Lonesome Blues L.Armstrong
Sweet Little Papa L.Armstrong

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