A cavallo degli anni '50 gli U.S.A. godono di un periodo di grande benessere economico, contemporaneamente nascono forti contraddizioni sociali. Nasce il movimento per i diritti civili di Martin Luther King e contemporaneamente il maccartismo, dà il via "alla caccia alle streghe": lotta contro gli antiamericani o presunti tali cioè ai comunisti,siamo alla guerra fredda, lo scontro tra U.S.A. e U.R.S.S.. Qualsiasi novità era, quantomeno, sospetta, tutto doveva svolgersi...normalmente in un clima di "felicità irreale" dove tutto è OK: lavoro, famiglia, casa e chiesa (il regista G.Ross con il film Pleasentville del 1998 ci ne fornisce un esempio mentre di altro spessore, perchè contemporaneo è la pellicola L'invasione degli ultracorpi girata nel 1956 da D.Siegel). In questo clima, che di lì a poco vedrà scatenarsi il rock & roll, nasce il cool-jazz. Nel 1946 fu Miles Davis (negro, trombettista) a produrre assoli che si staccano dalla frenesia melodica del boppers Parker. Quando nel 1948 costituirà una sua orchestra, la Miles Davis - Capitol, il nuovo stile è già definito in ogni suo aaspetto. Il mentore del cool, colui che ne fornì il fondamento teorico, fu Lennie Tristano, un pianista italo-americano di formazione classica "... il problema stava nel fatto di suonare cool senza arrivare al gelo". Cool, letteralmente freddo, sembra essere in contrasto con hot, caldo (l'hot-jazz è lo stile delle origini) sicuramente il nuovo stile sarà in contrapposizione con le tradizioni della terra del Delta, ma cool indica piuttosto, calma, equilibrio, distacco. È suonato da musicisti di grandissima abilità. Virtuosi assoluti dello strumento che avevano assimilato la lezione del bop (alcuni di loro n'erano stati dei veri protagonisti). Il cool, altro segno tipico e di grossa portata sociale, era suonato da negri e bianchi, mentre il be-bop era esclusivo degli afroamericani e il precedente swing era diventato, con una sorta d'appropriazione indebita, lo stile esclusivo delle orchestre bianche. Questa volta non ci fu nessuna prevaricazione e lo stile nacque dalla collaborazione indistinta di tutti i musicisti jazz. Si può parlare di vera e propria fusione. Ciascuno porterà con sé la propria storia musicale (swing, bop, classica) fondendo le reciproche esperienze, creando elementi musicali nuovi con radici europee/classiche e afroamericane. Il procedimento creativo tendeva ad essere simile a quello della musica classica. In alcuni casi (Modern Jazz Quartet) sono delle vere e proprie rivisitazioni d'autori classici con particolare predilezione al barocco (Vivaldi e, su tutti, Bach). Quanto siamo lontani dalle brass-band degli esordi costituite da musicisti che suonavano ad orecchio non sapendo leggere la musica. Lennie Tristano, Miles Davis, Gill Evans, Gerry Mulligan, Chet Backer, Max Roach, Lee Konitz, furono gli artefici del movimento. Il cool rappresentò per i giovani "l'altra musica" quella che non era trasmessa alla radio, quella da vivere frequentando i club per sentirsi diversi dagli stereopiti imposti dal grigiore del maccartismo: per essere/sentirsi ribelli. Non a caso Jeames Dean, Marlon Brando, Jack Kerouc, Allen Ginsberg, ognuno con la propria arte, sarà interprete di sogni, sentimenti, desideri e paure di questi...ribelli.

 

 

Body and Soul Young
Chan Song Hancock
Dalphin Dance Hancock
Dreamsville Evans
Maiden Voyage Hancock
Masquerade Benson
My Funny Valentine Rodgers
Round Midnight Young
Stella by Starlight Young
Still Time Hancock
Take Five Brubeck
The More As See You Gordon
Waltz of Debby Evans

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