(1944 Monghidoro (Bologna)

 


C'era un ragazzo che come me ...    

C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones di F.Migliacci e M.Lusini 1966. Lasciati alle spalle pezzi come In ginocchio da te e La fisarmonica, Migliacci propone a Morandi una canzone che si allontana dal suo cliché di ragazzo pulito, nel senso di ingenuo?! È un brano impegnato che racconta con semplicità e verità alcuni momenti del vivere insieme dei giovani e al tempo stesso si schiera sul fronte politico scegliendo di dire anziché tacere, scegliendo la pace all'indifferenza.
Un giorno alla compagnia si unisce un ragazzo, è un beat, uno che gira il mondo. È accolto fraternamente, pur parlando lingue diverse ci si intende a suon di musica ma quel ragazzo è chiamato alle armi dal suo paese e la sua chitarra si trasforma in mitraglia fino all'ineluttabile finale.
La musica si basa sui classici accordi del giro di rock'n roll o del blues nella tonalità di Mi (MI-La-Sol); la canzone è divisa in tre parti la prima, la più lunga, funge da strofa ed ha una melodia che procede per note ribattute; la seconda parte di otto battute, middle-eight?!, è un urlo, è il comando ...Stop! Coi Beatles stop... cui segue il ritornello che non ha testo ma ripete incessantemente ...ta-ta-ta... chiara onomatopea del crepitare di una mitragliatrice.
La canzone diventerà una bandiera per i giovani di tutto il mondo, riproposta in americano dalla voce magica della cantautrice Joan Baez, sarà uno degli inni dei campus universitari americani impegnati in quegli anni a levare la propria voce contro l'inferno della guerra in Vietnam.

C’era un ragazzo che come me
amava i Beatles e i Rolling Stones.
Girava il mondo, veniva da
gli stati Uniti d’America.
Non era bello ma accanto a sé 
aveva mille donne se
cantava Help, Ticket to rude
o Lady Jane o Yesterday.
Cantava viva la libertà
ma ricevette una lettera
la sua chitarra mi regalò
fu richiamato in America.
Stop! Coi Rolling Stones!
Stop! Coi Beatles, stop!
Gli han detto vai nel Vietnam
e spara ai Viectong.
Ra ta ta ta ta ta...

C’era un ragazzo che come me
amava i Beatles e i Rolling Stones.
Girava il mondo e poi finì
a far la guerra nel Vietnam.
Capelli lunghi non porta più,
non suona la chitarra ma
uno strumento che sempre dà
la stessa nota –ra ta ta ta!
Non ha più amici, non ha più fans,
vede la gente cadere giù,
nel suo paese non tornerà,
adesso è morto nel Vietnam.
Stop! Coi Rolling Stones!
Stop! Coi Beatles, stop!
Nel petto un cuore più non ha,
ma due medaglie o tre…
Ra ta ta ta ta ta……



Un mondo d'amore 

Un mondo d'amore di F.Migliacci, S.Romitelli, Zambrini 1967. scritta l'anno dopo C'era un ragazzo... si rivolge ancora ai giovani interpretandone speranze e gioie, cogliendo lo spirito degli ideali di quell'estate del 1967 che fu detta l'estate dell'amore, l'estate dei figli dei fiori di cui Morandi, con la sua fresca voce, fu interprete.
Dopo un'introduzione ripresa dal primo tema la tonalità da maggiore passa a minore e il tema, ora, procede per note ribattute che salgono di una terza ad ogni ripetizione fino alla stretta finale dove è ripresa l'introduzione e quindi tutto si ripete.


 

  Fatti mandare dalla mamma 

   

 In ginocchio da te
C'era un ragazzo che...
 Un mondo d'amore
  Non son degno di te 
Fino alla fine del mondo
La fisarmonica
Scende la pioggia

Bella signora

Canzoni stonate

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