(Milano 1938)

 

Il tuo bacio è come un rock 

Il tuo bacio è come un rock di P.Vivarelli, L.Fulci e A.Celentano 1959. Dopo aver cantato nel 1955 L'orologio matto, cover di Rock around the clock di Freedman e De Knight proposta da Billy Haley, Celentano nel 1959 conquista il pubblico al festival di rock'n roll di Ancona con Il tuo bacio è come un rock. Semplice canzone di rock'n roll nostrano: il ritmo è quello giusto ma la parte centrale del pezzo lascia più spazio alla canzone pop ad una melodia più mediterranea.

Il tuo bacio è come un rock
che ti morde col suo swing.
È assai facile al knock-out
che ti fulmina sul ring.

Fa l'effetto di uno choc
e pertanto canto cosi:
"Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh
il tuo bacio è come un rock".

I tuoi baci non son semplici baci,
uno solo ne vale almeno tre;
e per questo bambina tu mi piaci
e dico: "Ba-ba-baciami cosi".

Il tuo bacio è come un rock
che ti morde col suo swing.
È assai facile al knock-out
che ti fulmina sul ring.
Fa l'effetto di uno choc
e pertanto canto così:
"Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh
il tuo bado è come un rock".

Perfinire:
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Tre passi avanti  


Tre passi avanti di L.Beretta, M.Del Prete e A.Celentano 1961; gli amici del Clan, gruppo storico di lavoro e casa discografica voluta dal ventitreenne Celentano in grado di sfornare hits a ritmo frenetico.
Questo pezzo è curioso, siamo nell'estate del 1967, l'estate dell'amore e mentre Morandi con Un mondo d'amore vuole celebrarla, Celentano sembra prenderne le distanze, forse già allora prigioniero del ruolo di anticonformista a tutti i costi.
Dopo alcuni squilli di tromba, tipo corrida, Celentano recita le lettera che sta scrivendo al mondo dei giovani, in particolare alla strada che il mondo beat sta, secondo lui, intraprendendo. Dopo il punto attacca un brillante ritmo beat cui segue subito il ritornello...tre passi avanti e crolla il mondo beat... l'interpretazione è brillante come tutta la costruzione musicale, quello che lascia perplessi è il conformismo anticonformista dell'autore.

 

Caro "Beat" mi piaci tanto, sei forte
perché hai portato oltre alla musica
dei bellissimi colori che danno una
nota di allegria in questo mondo
pieno di nebbia. Però i ragazzi che
non si lavano, quelli che scappano da
casa e altri che si drogano e
dimenticano Dio fanno parte del tuo
mondo, o cambi nome o presto finirai.

Tre passi avanti
e crolla il mondo "Beat"
una meteora
che fila e se ne va.
Ragazza svegliati
Hei! cosa fai
mi lasci per andar con uno
che ti mene nei guai
Eh-eh:
guarda che coppia
dicono già
visti di spalle
chi è la donna non si sa.
E già io m'immagino-o
come finirà,
voi fate la comica in città-a-a.
E se ridono gli altri, io no,
sono triste e per te piangerò.
Sono triste e per te piangerò.
piangerò, piangerò.
Tre passi avanti
e sola resterai
in una nuvola
di fumo come il "Beat"
E sono certo che
rimpiangerai
i miei capelli corti
e questo amore nato con tè.
Eh-eh:
Resta pulita
come tu sei
quando arrossivi
nel guardare gli occhi mie
lo parlo ancora ma
zitta te ne vai
ma dentro di me tu resterai
E se ridono gli altri, io no,
sono triste e per te piangerò.
Sono triste e per te piangerò.
piangerò, piangerò.

(ripetere sfumando)
Ah-ya-ya-ya-ya-ya-ya ya-ya-ya-la-la.

 

IL ragazzo della via Gluck 

IL ragazzo della via Gluck di L.Beretta, M.Del Prete e A.Celentano 1966, presentata a Sanremo fu subito eliminata. Famoso è il tentativo di Celentano di attirare l'attenzione poiché il pezzo era tra i primi della serata; così attaccò la canzone e dopo poco la interruppe scusandosi e riprendendola da capo. Fu eliminato, quale errore! La canzone ebbe un successo enorme risultando, alle vendite, la vincitrice di quella edizione.
Il testo interpreta speranze, attese deluse del giovane che lascia la campagna per tentare la fortuna in città. È la storia dell'Italia del boom, delle migrazioni che gli italiani erano costretti a fare per trovare lavoro e migliorare la propria condizione sociale. Ma la canzone, nella sua morale, ci afferma che il progredire e il progresso non sempre sono positivi e il successo non è vero che permette di avere ciò che si voleva prima perché ora quello non c'è più.
Magistrale l'interpretazione di Celentano come la costruzione del pezzo che dopo l'introduzione corale prosegue su una melodia dal ritmo puntato sostenuta da un'armonia semplice. Queste caratteristiche unite ad una grande contabilità, rendono la canzone immediata, quasi facile per l'ascoltatore tant'è che sarà uno dei pezzi preferiti dalle chitarre dei raduni di gruppo dei giovani.

Coro: Là dove c'era l'erba ora c'è
una atta.

Questa è la storia di uno di noi,

anche lui nato per caso in via Gluck
in una casa fuori città...
Gente tranquilla che lavorava!

Là dove c'era l'erba... ora c'è 
una città
e quella casa in mezzo al verde oramai
dove sarà!

1.
Questo ragazzo della via Gluck
li divertiva a giocare con me,
ma un giorno disse: "Vado in città!"
E lo diceva mentre piangeva.
lo gli domando: "Amico, non sei contento!
Vai finalmente a stare in città!"

Là troverai le cose che non hai
avuto qui!
Potrai lavarti in casa senza andar
giù nel cortile!

2.
"Mio caro amico - disse - qui son nato
e in questa strada io lascio il mio cuore!
Ma come fai a non capire...
È una fortuna per voi che restate
a piedi nudi a giocare nei prati
mentre là in centro respiro il cemento!"

"Ma verrà un giorno che ritornerò
ancora qui...
e sentirò l'amico treno che
fischia cori: "wa wa"".

3.
Passano gli anni... ma otto son lunghi,
però quel ragazzo ne ha fatta di strada,
ma non si scorda la sua prima casa,
ora coi soldi, lui può comperarla...
Torna e non trova gli amici che aveva,
solo case su case... catrame e cemento!

Là dove c'era l'erba... ora c'è
una città
e quella casa in mezzo al verde ormai
dove sarà!

Coro: Dai, dai, ridi con noi
e non ci pensar.
(ripete sfumando)

  Il tuo bacio è come un rock

   

24.000 baci
Pregherò
 IL problema più importante
Il ragazzo della via Gluck
Ora sei rimasta sola
Chi non lavora non fa l'amore
Azzurro
 Soli
Svalutation
Una carezza un pugno

Adriano Celentano   Gianni Morandi   Equipe 84   I Giganti   I Dick Dick   I Nomadi