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Le ville del passato
Sannicola vive e prospera nella sfera di Gallipoli e del suo porto, cui fornisce i suoi frutti della terra fino al 1911, anno in cui divenne Comune autonomo. L'antico toponimo del luogo, Rodogallo (che dal greco vuol dire "belle rose") fu sostituito verso la metà del 1700 con la denominazione di Villa San Nicola. Qui, tra i vigneti e gli oliveti, le famiglie benestanti gallipoline, Ravenna, Starace, Costa, Briganti, Coppola, Pasca, Raymondi, Tafuri ..., tra il 1700 e il 1800 costruirono ville belle e comode come i propri palazzi in città, con volte affrescate e preziosi mosaici, dove di consuetudine ogni anno venivano a villeggiare dopo la vacanza al mare e vi restavano da settembre a dicembre per la vendemmia e la raccolta delle olive. Durante l'inverno le ville rimanevano affidate alle cure di custodi fidati. Le ville sono edifici complessi, normalmente a due piani: il piano superiore nobile per la famiglia e quello inferiore destinato alla servitù. Ognuna disponeva di stalle, di un "trappeto" per la produzione dell'olio, di un "palmento" per le operazioni della vendemmia, di una cappella dove si celebrava la Santa Messa a cui assistevano i proprietari, i contadini e la gente delle vicinanze. Dal Calendario 2001 edito dall'Istituto comprensivo
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