Viaggio di istruzione 2003
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Anno sc.
2003/2004
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Villa Scarciglia, villa
Sorgente, villa Spiriti, villa Vetromile-Starace
Villa Scarciglia |
Ubicata alla periferia di Chiesanuova, nacque come
"Villa Maddalo", dal nome forse del primo proprietario.
Nel 1824 apparteneva al nobile gallipolino Costantino Rossi, la
cui figlia Giuseppa la portò in dote al marito Antonio Scarciglia.
Il figlio Luigi, nato da questo matrimonio, nel 1873 sposò
Giuseppina Ravenna.
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Nel 1914, Luigi Scarciglia, rimasto vedovo e senza
figli, vendette la villa e quasi subito i compratori la cedettero al
Comune perchè si realizzasse ivi un ospedale, cosa che non avvenne
mai.
Nei pressi vi è la cappella dedicata a San Francesco d'Assisi,
di stile neoclassico, il cui altare è stato trafugato da ignoti.
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Lo stabile fu quindi adibito a magazzino per la
lavorazione del tabacco e a deposito di generi disparati.
Recentemente il Comune ha avviato i lavori di ristrutturazione e
recupero, ma purtroppo ora sono sospesi.
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Villa Sorgente |
La villa si trova a Chiesanuova, in
posizione dominante sulla parte più elevata del paese ed è chiamata anche
"Sergente" o "della baronessa". |
L'edificio fu fatto costruire intorno al 1660 dal
sergente Antonio Nisi, divenne poi proprietà dei baroni Tafuri di
Nardò e infine della famiglia Sardella.
Oggi la costruzione si trova in uno stato di grave degrado.
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Ha l'aspetto di una casa-fortezza, accentuato dalla
presenza di una torretta sul tetto forse adibita all'osservazione
delle vedette e da alcune feritoie sulla facciata idonee alla difesa
da eventuali nemici. |
Villa Spiriti
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É situata sulla strada provinciale Sannicola - Alezio
e deve il suo nome ad un illustre proprietario, Angelo Spiriti,
nobile gallipolino, barone di Castelgrande, carbonaro e massone. |
Pare che Angelo, che aveva ereditato l'azienda
bancaria del padre Gaspare a soli 18 anni, si riunisse a villa
Spiriti con i suoi amici carbonari, come testimoniano le botole che
chiudevano nascondigli segreti. |
Nel giardino sul retro troneggiano due bellissimi
pozzi di età barocca, sormontati da baldacchini quadrati coronati
da decorazioni in pietra.
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Villa Vetromile-Starace |
Si tratta di una casa di campagna della famiglia
Vetromile di Gallipoli "situata nella parte migliore del
villaggio di San Nicola", come scriveva nel 1865 don Eugenio
Vetromile in un suo libro "Viaggi in Europa, Egitto, Arabia,
Palestina, Siria", sulla Sannicola Gallipoli. |
Nel 1880 Luigi Starace, ricco proprietario gallipolino,
sposa la figlia del dott. Felice Vetromile: Francesca Pietrina
Eugenia. I coniugi fissano la residenza nella villa e svolgono un
ruolo dinamico nell'evoluzione delle sorti del paese. |
La costruzione, di stile chiaramente neo-classico, ha
un prospetto lavorato a fasce orizzontali di bugnato liscio, completato da due avancorpi laterali ad un solo piano.
La villa fu dimora del gerarca fascista Achille Starace e divenne
luogo di incontro fra importanti personalità politiche.
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Dopo la caduta del Fascismo la villa rimase
abbandonata ed esposta al saccheggio che l'ha depauperata di
documenti e cimeli importanti per la storia del nostro passato. |
Nel 1975 la villa venne venduta dalla famiglia Starace
ed i nuovi proprietari, dopo averla restaurata, l'hanno adibita a
ristorante col nome di "Villa Excelsa", dalla
denominazione scientifica della palma rustica "Chamaerops
excelsa" che campeggia sull'edificio. |
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