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Il
Generale Sherman, famoso come tattico durante la guerra civile
americana, trasferì i suoi modi di operare nel West
dove alla fine ottenne di soggiogare tutte le tribù
native delle pianure. Sherman nacque nell'Ohio nel 1820 e
gli fu dato come secondo nome Tecumseh, in onore del capo
indiano che nella prima decade del XIX secolo tentò
invano di coalizzare le tribù della valle del fiume
OhIO contro le frequenti intrusioni dell'uomo bianco nelle
loro terre. Quando suo padre morì nel 1829, crebbe
con un amico di famiglia.
Dopo essersi diplomato a West Point come sesto del suo corso,
Sherman prestò servizio in South Carolina e Georgia
e diede un piccolo contributo durante la guerra tra Messico
e Stati Uniti.
Diede le dimissioni dall'esercito nel 1853 per tentare, invano,
prima la carriera in banca e poi come avvocato. La guerra
civile lo richiamò in servizio nel 1861.
Brillò in alcune particolari azioni come "la marcia
verso il mare" in cui colpì il cuore del territorio
confederato, bruciando Atlanta e devastando molte fattorie.
Alla fine della guerra Sherman fu incaricato di comandare
il Distretto del Missouri che si estendeva dalle Montagne
Rocciose al fiume Mississippi.
Qui si dedicò molto alla protezione degli operai che
lavoravano alla costruzione delle linee ferroviarie e fece
costruire una fitta rete di forti e avamposti militari che
costituirono i baluardi del potere federale nelle pianure.
In quegli anni si distinse per la sua particolare severità
con la quale affrontava il problema indiano.
Secondo lui gli indiani dovevano solamente essere rinchiusi
nelle riserve e dovevano restarci dal momento che quelli che
decidevano comunque di restare fuori dalle riserve "erano
da considerarsi ostili e rimarranno tali fino a che non li
faremo fuori." Come membro della commissione di pace,
negoziò il Trattato di Medicine Lodge del 1867 e il
Trattato di Fort Laramie del 1868 ed ebbe notevole influenza
nel decidere di chiudere le tribù nelle riserve. Sherman
divenne Generale Comandante dell'esercito degli Stati Uniti
nel 1869 e da quella posizione diresse una serie di campagne
che alla fine ruppe la resistenza indiana nelle pianure.
Intuì presto che il successo gli avrebbe arriso contro
gli indiani minando alla base l'economia che sosteneva il
nomadismo al punto che una volta, parlando con il Generale
Sheridan, disse che sarebbe stata una gran cosa organizzare
una grandiosa caccia al bisonte facendovi partecipare tutti
i cacciatori e i gentiluomini inglesi e americani. Supportò
con decisione l'idea di Sheridan di attaccare i campi indiani
in inverno e sfruttando il fattore sorpresa.
Con Sheridan come comandante sul campo fece muovere guerra
alle tribù del sud prima e a quelle del nord poi. A
partire dalla fine degli anni 1870 quelli che un tempo erano
guerrieri che giravano liberamente nell'area delle grandi
pianure erano ormai chiusi nelle riserve. Sherman si ritirò
dalla vita attiva nell'esercito nel 1884 e rifiutò
di candidarsi per la presidenza degli USA. Morì a New
York nel 1891.
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Poliedrico.
Sherman prestò servizio in South Carolina e Georgia
e diede un piccolo contributo durante la guerra tra Messico
e Stati Uniti. Diede le dimissioni dall'esercito nel 1853
per tentare, invano, prima la carriera in banca e poi come
avvocato.
William T. Sherman
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