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Il
Generale Philip Sheridan giocò un ruolo di assoluto
primo piano nella lunga guerra dell'esercito americano contro
gli indiani delle pianure, ottenendo di costringerli dentro
le riserve con la tattica della "guerra totale".
Sheridan nacque ad Albany, nello stato di New York, nel 1831,
ma crebbe nell'Ohio. Frequentò l'accademia militare
a West Point dove si diplomò quasi ultimo della sua
classe dopo un anno di sospensione inflittogli perché
aveva aggredito un compagno di corso con la baionetta durante
un acceso litigio.
Come molti altri generali resi famosi dalle guerre indiane,
anche Sheridan si fece le ossa nel corso della guerra civile.
Da oscuro Tenente in servizio nell'Oregon, raggiunse il comando
della cavalleria dell'unione a guerra civile ormai conclusa.
Fu in azione in Mississippi, Tennessee, Kentucky e in Virginia,
dove la sua campagna attraverso la Shenandoah Valley portò
alla distruzione di un'importante fonte di approvvigionamento
dei confederati.
A Petersburg vinse una battaglia che bloccò la ritirata
del Generale Lee verso Richmond spingendolo alla resa. Dopo
la guerra Sheridan venne destinato al comando del Texas prima
e della Louisiana poi.
In quegli anni si impegnò in favore dei repubblicani
del Messico velocizzando quindi la caduta del regime di Massimiliano.
Si comportò anche in maniera molto severa e ruvida
con gli ex confederati al punto da meritarsi il nomignolo
di "Tiranno Assoluto". In soli sei mesi venne destinato
al Dipartimento del Missouri, dove immediatamente si diede
da fare per organizzare un piano per piegare la resistenza
indiana nelle pianure meridionali. Seguendo la tattica che
aveva adottato in Virginia, Sheridan puntò subito a
minare le basi che reggevano l'economia delle nazioni indiane
delle pianure. Credeva che attaccare gli indiani in inverno
nei loro accampamenti, quando il freddo li costringeva all'inattività
e la scarsa quantità di foraggio per i cavalli ne impediva
i lunghi spostamenti, conferisse all'esercito indicibili vantaggi
quanto a sorpresa dell'azione e a efficacia della stessa.
Non si diceva mai dispiaciuto per le morti che l'esercito
seminava tra le donne e i bambini pellerossa: "Se un
villaggio viene attaccato e donne e bambini muoiono nel corso
dell'attacco, la responsabilità di queste morti non
deve ricadere sull'esercito, ma sulla gente che ha causato
l'attacco stesso con i propri crimini."
La prima dimostrazione concreta dell'efficacia di questa strategia
venne nel 1868 quando tre colonne di truppe sotto la guida
di Sheridan convergettero nell'attuale Oklaoma del nordovest
per costringere i Kiowa, Comanche, Arapaho e Cheyenne all'inetrno
delle riserve. La chiave di volta del successo di questa campagna
militare fu l'attacco a sorpresa portato da George Armstrong
Custer all'accampamento di Black Kettle lungo il Washita River,
un attacco che arrivò dopo una lunga marcia notturna
durante una tempesta di neve. Molti storici ora parlano di
quella vittoria come di un massacro, dal momento che Black
Kettle era un capo in pace con gli Stati Uniti e che in quel
momento si trovava sul suolo della riserva, ma per Sheridan
l'attacco servì allo scopo di convincere tutte le altre
tribù di indiani - con le buone o con le cattive -
ad accettare di essere rinchiuse nelle riserve, abbandonando
per sempre il loro modo di vita tradizionale. Nel 1869 Sheridan
prese il posto del Generale Sherman alla guida della Divisione
del Missouri che comprendeva tutta la regione delle pianure,
dalle Montagne Rocciose al Mississippi. Con Sherman perfezionò
la sua strategia (attacchi massicci e a sorpresa contro gli
accampamenti indiani - organizzando campagne di guerra vittoriose
contro le tribù delle pianure meridionali nel 1874-1875
e contro quelle delle pianure del nord nel 1876-1877. Laddove
qualche generale che comandava queste campagne - è
il caso del Generale Miles - espresse occasionalmente un senso
di stima militare per gli indiani che stavano combattendo,
Sheridan era famoso per la frase che gli veniva attribuita:
"Gli unici indiani buoni che abbia mai visto erano morti."
Sheridan, però, negò di aver detto queste cose.
Sheridan divenne comandante supremo dell'esercito statunitense
nel 1884 e mantenne l'incarico fino al 1888, anno della sua
morte.
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Vecchie
glorie.
Come molti altri generali resi famosi dalle guerre indiane,
anche Sheridan si fece le ossa nel corso della guerra civile.
Philip Sheridan
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