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ANTICO EGITTO
5000 anni fa
I graffiti e le sculture fatti 5.000 anni fa mostrano i primi
segni di un rapporto tra uomo e gatto.
Anche un altro Dio, Ra il Dio del Sole, si credeva assumesse
le sembianze di un gatto quando scendeva sulla Terra. Successivamente i corpi dei gatti morti venivano imbalsamati. E' stato stimato che, in Egitto, sono state ritrovate più mummie di gatto che di uomini. Sulle bende erano disegnati il muso, con gli occhi, il naso e i baffi. Dalle mummie e dai dipinti si può rilevare che a quei tempi esistevano due tipi morfologici di gatto: uno con il muso allungato e le orecchie lunghe ed un altro con muso corto e orecchie piccole. Il pelo non presentava differenze, era corto, pezzato o tigrato rosso e nero. I gatti sacri, che vivevano nei templi, e quelli delle classi elevate, dopo essere stati imbalsamati venivano deposti in sarcofaghi con ricchi ornamenti e con un topolino affinché li accompagnasse sino nell'aldilà. I miti che si crearono intorno al gatto in questi anni fecero si che esso godesse di grandi favori. Erodoto scrive che in caso d'incendio la prima preoccupazione degli egiziani era per i gatti, venivano salvati per primi, se poi c'era ancora tempo si pensava alla gente. Si narra che nel 500 a.c. un re persiano, Cambise, in guerra contro gli egizi, utilizzò un bizzarro espediente: sfruttando il culto di questo popolo per i gatti fece precedere le proprie truppe da una moltitudine di felini che impedirono agli egizi di combattere per paura di ferirli riportando così la più pacifica delle vittorie. Inoltre nel 50 a.c. un cittadino romano fu lapidato in Egitto dalla folla impaurita perché aveva, involontariamente, ucciso un gatto per strada. La fama dell'abilità dei gatti nella caccia ai topi si era sparsa ovunque nel mondo conosciuto e, nonostante le pene di morte previste per chi tentava di trafugare un gatto dall'Egitto, si creò un vero e proprio traffico clandestino ad opera di mercanti con pochi scrupoli, molto probabilmente fenici, che riuscirono a portare gatti in ogni parte del mondo. Dalle regioni africane sicuramente a bordo di navi infestate di topi il gatto raggiunse tutta l’Europa e parte dell’Asia. Altre vie di commercio furono le carovane che attraversavano il deserto tra l’Egitto dal Medio Oriente per arrivare nel Sud-Est Asiatico (Birmania e Siam). |
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