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aver visto come sia facile scomporre in piccoli pezzi il piede del 521 OMC, passiamo
ora alla delicata fase del riassemblaggio. Prima
però, dobbiamo procedere alla sostituzione del paraolio, che è il
vero motivo per cui abbiamo dato inizio a tutta l'operazione.... ricordate?
Eravamo partiti
da qui: Il responsabile di quel caffelatte
è sicuramente un paraolio che ha ceduto. |
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Nel piede del 521 ci sono due gruppi
di tenute, ciascuno costituito da due paraolio a labbro di tipo MIM, uno [39]
collocato sotto il vano pompa acqua, il secondo [27] immediatamente davanti all'elica. Le
misure di queste tenute, purtroppo, non
sono metriche, per cui in caso di sostituzione sarà giocoforza ricorrere
alle parti di ricambio originali. Come
si è detto, in genere a cedere è la tenuta superiore, più
soggetta a ristagno di sale e morchia, nonchè a marcia " a secco". Il
paraolio sull'asse elica, invece, a meno che non ci si attorcigli su una lenza
o qualche altro oggetto tagliente, difficilmente richiede di esser sostituito. Una
terza tenuta è costituita da un Oring sul condotto dell'astina del cambio,
ma la sua durata è praticamente quella del motore stesso. |
In
secondo piano nella foto, vediamo la metà superiore del piede con in bella
vista il paraolio posto sotto la pompa acqua. Per
rimuoverlo esistono vari metodi, dal più raffinato estrattore di paraolio
ad espansione, alla coppia di forellini praticati sull'anello metallico da usare
poi come punti di presa, alla brutale leva con un cacciavite. |
Pur
essendo il metodo più rapido e più praticato anche dai cosiddetti
professionisti, quest'ultimo è un metodo che richiede molta attenzione. La
fusione attorno al paraolio è sottile e spesso corrosa dal salino, per
cui non è poi così difficile forzare troppo e ritrovarsi... senza
una sede in cui inserire il paraolio! | |
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Ecco i paraolio rimossi ... per capire
che metodo è stato utilizzato, basta guardare le vistose acciaccature visibili
sugli anelli estratti.... In fondo all'alloggiamento,
è visibile il cuscinetto a rullini su cui ruota l'albero motore. Difficilmente
questo si danneggia, ma se del caso, l'unico sistema sicuro per rimuovelo consiste
nell'inserire un tondo di diametro opportuno, appena inferiore a quello del cuscinetto,
dalla parte inferiore del piede e spingere fuori verso l'alto il cuscinetto. |
Ed
ecco il cuscinetto felicemente estratto e ripulito In
fase di rimozione, prestate attenzione al verso di montaggio. In
genere solo il lato con le scritte è dimensionato per resistere alla forte
pressione di inserimento, | |
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Passiamo ora all'asse elica. Ecco
il paraolio da cambiare. A fianco vediamo
anche l'OR di tenuta esterna del mozzo |
Ed ecco la nuova
coppia di paraolio pronta per il montaggio Prima
che me lo chiediate voi, lo scrivo io.... No, non è possibile usare ricambi
non originali. A differenza degli OR,
le cui misure sono quasi semprer in pollici anche da noi, per le tenute a labbro
esistono due serie differenti per l'Europa (serie MIM ) e per l'America. | |
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Iniziamo a reinserire le varie parti
anche sul piedino superiore.... Ecco il
cuscinetto ben ingrassato internamente e pronto per essere rimesso in sede...
subito dopo sarà il turno dei paraolio , visibili appoggiati alla piastra
anticavitazione |
Per inserire
nella propria sede i paraolio senza deformarli, dovremo procurarci uno spezzone
di tubo, non tagliente, che abbia approssimativamente il diametro esterno leggermente
inferiore a quello del paraolio . E'
bene poi spalmare un velo di sigillante sulla sede, in modo da assicurare tenuta
perfetta e, cosa non meno importante, ridurre l'attrito in fase di inserimento. | |
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Ecco i componenti dell'albero elica
ripuliti e pronti per il riassemblaggio |
Per primo lo
scorrevole con le sue sfere di ritegno, poi l'ingranaggio di retro, infine quello
di marcia avanti con la sua bronzina reggispinta Sui
motori più recenti, avremo anche i cuscinetti reggispinta a rulli e i relativi
anelli di spallamento. | |
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Infine il supporto posteriore, ben
ingrassato internamente . La superficie
esterna invece dovrà rimanere accuratamente pulita, per permettere una
sicura presa al sigillante rosso che ci metteremo poi nella zona dell'OR .. |
Ecco
il piede praticamente finito... manca ancora da inserire la "cavalletta"
che comanda il movimento dell'innesto scorrevole. Si
vede già il sigillante steso attorno al supporto posteriore dell'asse,
al fine di semplificare il lavoro dell'OR di tenuta. | |
Ed
ecco una visione di insieme prima della chiusura... in realtà la foto è
quella fatta in fase di apertura, ma al di là dell'olio biancastro che
ricopre la "cavalletta", l'aspetto è esattamente lo stesso. |
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Per garantire una buona tenuta,
spalmare una buona dose di sigillante rosso Loctite o equivalente su tutto il
perimetro della flangiatura ... ovviamente passando ALL'INTERNO dei fori per le
viti ... |
Ed infine, chiudete
tutto, ripulendo subito l'esterno del piede da eventuali sbavature di sigillante. Per
"collimare" la posizione del foro della vite trasversale a croce, muovete
lentamente su e giù l'alberino delle marce, spostando con la mano l'estremità
sporgente vicino alla pompa acqua. | |
By
Camillo Si ringrazia
Claude Guerra per aver gentilmente messo a disposizione le foto. |
Last Update 09.12.09 |