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INFORMAZIONI PRATICHE

CIBO PORTOGHESE:

Il cibo è molto buono ed economico.

Algarve a parte, le portate sono molto abbondanti e comprendono anche il contorno (di solito patate bollite, pomodori e lattuga).

L’aglio viene usato quasi ovunque: una sera mi hanno portato un pesce che era letteralmente ricoperto da sottili fettine d’aglio rosolato che a prima vista avevo scambiato per patatine arrosto…

Il baccalà è una delle specialità portoghesi, cucinato in mille modi. Quello che mi è piaciuto di più è il “bacalhau à Bràs”, strapazzato con uova, patate e olive: una squisitezza!

In Algarve, dove la quantità è ridotta e il prezzo più alto (ma sempre più economico che in Italia), un piatto di deliziose “Sardinhas assadas” (7 o 8 sardine alla griglia) nel 2001 costava sulle 9.000 £. 

Mentre si aspetta il cibo ordinato vi porteranno degli antipastini: paté di tonno e di sardine, olive, pane, burro, dei piccoli formaggi di capra. 

Fate attenzione: NON sono gratuiti e in alcuni ristoranti (soprattutto a Lisbona) sono piuttosto cari. Il prezzo lo trovate sul menu tra le “entradas” (=antipasti). 

Il paté di sardine è una squisitezza (se vi piacciono le sardine, ovviamente).

Tra i dolci vi consiglio di provare le “quejadas”: delle piccole paste fatte con ricotta e cannella.

3. Da Lisbona all'Argarve: qualche borgo da non perdere.

3.1. Da Sintra a Obidos.

Il terzo giorno, con un'auto a noleggio, siamo arrivati a Sintra (dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1995), che fu per cinque secoli residenza estiva della famiglia reale portoghese. La cittadina di circa 20.000 abitanti, immersa fra i boschi, si trova a 28 km N-O da Lisbona.

Il Palàcio Nacional, costruito nel XIV secolo e in seguito arricchito con decorazioni in stile manuelino, domina la piazza principale della città. 

Ma l'edificio da non perdere è il bizzarro Palàcio da Pena (fig. 14), una  mescolanza di stili architettonici che ricorda i palazzi delle favole. Fu fatto erigere da Ferdinando II sul punto più alto della collina di Sintra, sui resti di un antico monastero, per riunire il maglio di ogni stile. Finestre manueline, torri gotiche, bastioni merlati e minareti arabi sono bizzarramente riuniti a formare il maestoso palazzo, immerso in uno splendido parco di 210 ettari. Gli interni non sono meno sorprendenti dell'esterno: ogni stanza è sontuosamente arredata con uno stile diverso. Dai belvedere si può ammirare lo splendido paesaggio e nelle giornate terse si vede anche l'oceano.

Infine abbiamo visitato le rovine del Castelo dos Mouros [1] , che risale all'epoca della dominazione musulmana (VIII secolo). Le antiche mura di pietra invase dalla vegetazione creano un'atmosfera inquietante.

Lasciata Sintra ci siamo diretti verso il piccolo villaggio fortificato di Óbidos (figg. 15-16), che dista xx chilometri. Racchiuso dalle mura medievali e arroccato su un crinale di roccia calcarea, il villaggio è stato dichiarato monumento nazionale ed è meta di numerosi turisti. Ma la sera, quando i pullman ripartono e le strette viuzze lastricate assumono i caldi colori del crepuscolo, si può assaporare la romantica atmosfera medievale, vivacizzata dai glicini e dalle buganvillee che ricoprono gli edifici. Noi abbiamo pernottato qui, in un Quartos [2], e ne abbiamo assaporato la tranquillità notturna.

3.2. Da Obidos a Tomar.

Lasciata la nostra camera di Obidos, il mattino del quarto giorno ci siamo diretti al monastero di Açobaca (fig. 17).

PAGINA IN COSTRUZIONE

Fig. 14_ Il Palàcio da Pena a Sintra.

Figg. 15-16_ Due scorci di Obidos.

Fig. 17_ Monastero di Açobaca.

Figg. 18-19_ Il coro incompiuto e un particolare del monastero di Batalha.

Fig. 20_ Il castello dei Templari di Tomar.

Figg. 21-22_ Due vedute di Castélo de Vide.

Fig. 23_ La cappella delle ossa a Evora.

Figg. 24-25_ Il castello e la moschea di Mertola.

Fig. 26_ Una spiaggetta dell'Argarve.


NOTE:

[1] In italiano "Castello dei Mori".

[2] In italiano "Affittacamere".

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Copyright © 2000 Laura Camilla Corna 

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