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Nei secoli
IX - VIII -VII la Messapia, in particolare, assorbģ elementi etnici e culturali nuovi, che provenivano non solo dalle terre illiriche che si estendevano sull'altra sponda del mare adriatico, fino al promontorio
acrocerauno, ma anche da insediamenti del versante greco-epirota. La Messapia pił delle altre aree pugliesi fu meta di colonizzatori fin dai tempi
protostorici.
Chissą quanti naviganti in tempi remoti approdarono alle sue tranquille insenature e porticcioli naturali. Quanti naufraghi inoltre guadagnarono le dorate spiagge e scoprirono incantati una natura generosa, ricca di boschi, sorgenti e selvaggina. Secondo
Erodoto, furono i Cretesi, di ritorno dalla sfortunata campagna in terra
siceliota, a fondare alcuni siti protourbani del versante occidentale messapico, tra i quali Hyria (Oria), Hyretum (contrada
Vereto),ecc. Altri autori parlano di approdi micenei in varie parti della costa salentina ed altri ancora di successive ondate migratorie provenienti prevalentemente da Creta, da Rodi e da altre isole egee che mutarono alquanto le caratteristiche culturali dei precedenti invasori. La tripartizione della stessa penisola salentina in tre distinte etnie territoriali ( i Messapi a nord-ovest, delimitati a sud dall'antica fiumara dell'Arneo; i Calabri disposti lungo l'estrema fascia della costa adriatica e i Sallentini lungo quella
jonica) é indice del fatto che molteplici furono le sovrapposizioni di razze e tribł durante i secoli precedenti. E' certo, comunque, che in un'epoca pił prettamente storica, nel V sec. a.C., i vari gruppi etnici, pur diversi fra loro, si erano ormai amalgamati e presentavano una facies culturale piuttosto unitaria. I villaggi, in breve tempo, erano cresciuti, divenendo sempre pił popolati
e ricchi.
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