La
religione
L'argomento
religione è un argomento complesso per noi monoteisti in quanto il popolo
egiziano adorava una miriade di dei; alcuni erano validi per tutto il
territorio, altri solo per una zona, altri addirittura soltanto per alcune
città. Infatti il
frazionamento geografico ha dato luogo a tutta un serie di divinità
locali che spesso venivano cambiate o sostituite da altre per vari motivi
come per esempio la vittoria in guerra di una città sull'altra. Altre
volte la divinità si identificava con quella della città vinta
scambiandosi aspetto e attributi.
Gli
dei egiziani sono particolari per il loro aspetto in cui si abbinano
tratti umani e tratti di animali (prevalentemente corpo umano e testa di
animale)probabilmente per evidenziare la loro qualità sovrumana. Nei
tremila anni di storia egizia i concetti e le credenze religiose
cambiarono seguendo l'evoluzione della situazione storica. Si può
cominciare a parlare di religione già dall'Antico Regno quando si notano
già le strutture di un idea teologica di riti e pratiche.
I testi delle piramidi
sono scritti che
accompagneranno l'Egitto per lungo tempo; il
faraone è l'intermediario
tra gli dei e gli uomini, personificazione terrena di Horo vegliava sul
benessere dei sudditi e i grandi monumenti funerari innalzati in suo onore
proteggevano anche il popolo.
Gli
Egizi amavano molto la vita e rifiutavano il
concetto di morte, per questo motivo cercavano di renderla il più
possibile simile anche nell'aldilà. Per gli Egizi l'uomo aveva molte
anime:
Di tutte la più importante era il
Ka cioè il doppio dell' essere umano, rimaneva in stretto rapporto con il
defunto ecco perchè era molto importante preservare il corpo con la
mummificazione. Inoltre nel sepolcro si poneva una statua del defunto che
avrebbe fatto le sue veci. Era importante preservare il corpo in una tomba
che sfidasse i secoli, come le piramidi (di cui parlerò nell'apposita
sezione), che comunque rimasero soltanto tombe reali o al massimo tombe di
parenti o di alti funzionari. Per gli altri le tombe erano delle profonde
buche ricoperte con sabbia e macerie. In ogni caso la massima cura veniva
posta affinché il corpo si conservasse nel miglior modo possibile.
Tutta la pratica religiosa veniva
affidata ai templi che venivano sempre costruiti in una forma ben
definita: al centro le stanze del dio o degli dei; seguivano le abitazioni
dei sacerdoti, le sagrestie ed i magazzini. Verso l'esterno si trovavano
le parti accessibili al pubblico ed un grande cortile che veniva
utilizzato nelle cerimonie per mostrare il dio al popolo.
Tutto intorno al tempio veniva
eretto un muro per isolarlo da tutto il resto. La parte centrale non
poteva essere modificata in alcun modo ma tutto il resto poteva essere
ampliato con nuove sale, statue o cappelle.
La statua del dio, in genere, era di
legno dipinto con pietre dure a posto dei occhi, ornamenti d'oro e
d'argento. Al dio accudivano soltanto alcuni sacerdoti che offrivano cibi,
bevande e lo profumavano. Il tempio aveva una propria
amministrazione ed autonomia; a capo di tutta l'organizzazione c'era il
Gran Sacerdote che era eletto dagli altri ecclesiastici ma col tempo finì
per diventare ereditaria portando ad una incontrollabile potenza di tutta
la casta sacerdotale.
Concludendo si può dire che la
religione egizia era una forma incontrollata di varie tradizioni ed,in
mancanza di un indirizzo comune imposto dall'alto, ogni provincia
sceglieva il proprio dio e la propria storia. Nella
pagina
delle divinità ho esposto un piccolo esempio della miriade di
divinità esistenti.
In questo contesto assume rilevanza
la figura del faraone Akhenaton il quale diede vita ad una riforma
religiosa così profonda che si ripercosse nella vita culturale e politica
di tutto l'Egitto. Egli chiese al popolo di abbandonare la miriade di dei
ai quali erano abituati in luogo del culto del dio solare, l'Aton,
rappresentato dal sole da cui discendo raggi terminanti in mani che
distribuiscono vita (mani che impugnano l'ankh=vita ).
Di conseguenza chiuse tutti i templi
dedicati ad Amon, confiscò tutti i beni e scelse una nuova capitale per
l' Egitto: Akhetaton che soppiantò la gloriosa Tebe.
Egli fu un precursore per i suoi tempi e come logico si inimicò tutta la
potente casta sacerdotale toccata nel più profondo del loro essere e
della loro potenza.
Questo particolare periodo portò ad
una nuova visione della vita; il faraone non viene
più raffigurato come il guerriero o il cacciatore ma come un
buon padre ritratto in scene di intimità domestica; vennero realizzate le
opere più belle di tutta l'antichità, ci si sforzò di raffigurare il
più possibile la realtà e di conseguenza anche il re fu ritratto con
tutti i suoi difetti fisici.
Purtroppo questa fu una breve
parentesi destinata a non sopravvivere all'autore; morto lui il politeismo
riprese il sopravvento e ben presto il culto di Amon fu restaurato in
tutto l'Egitto.
La religione così come descritta
andò, nei secoli, perdendosi a seguito delle varie dominazioni fino a
quando il numero dei templi si ridusse mano a mano e infine scomparvero
del tutto.
A quanto pare l'ultimo tempio attivo
fu quello di File nel
sud dell'Egitto.
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