Le Tombe
Le tombe sono quanto di meglio
conosciamo in Egitto poiché erano fatte con materiali poco deperibili e
quindi si sono conservate quasi intatte sino a noi. Quelle dei re e
degli alti dignitari comprendono tre parti:
1) camera
funeraria: posto in cui riposa il
defunto chiamata anche "Casa dell'Oro";
2)
cappella di culto:
nella quale il defunto partecipava magicamente alla vita terrena e
ove gli si fornivano cibo e bevande;
3)
serdab
:(parola araba che vuol dire cantina) che consiste in una o più camere
murate dove venivano deposte le statue del defunto.
Come
abbiamo visto nella sezione "Le Piramidi"
in origine furono le mastabe e poi si arrivò a tombe più complesse, alle
Piramidi e alle tombe scavate nella roccia al fine di nasconderle.
L'evoluzione architettonica delle tombe reali della Valle dei Re si può
distinguere in varie fasi determinate da vari fattori, come:
1)
scelta del sito:
nella 18^ dinastia si scelgono, in uno primo momento, le pareti
rocciose e dopo le scorie detritiche alluvionali. Nella 19^ dinastia si
tornò alle pareti rocciose;
2)
pianta della tomba:anche
questa ebbe dei cambiamenti secondo i periodi. Le caratteristiche
architettoniche principali sono: rampe di scale alternate a corridoi,
saletta che poi si trasforma con nicchie ai lati, pozzo, sala a pilastri,
anticamera, sala del sarcofago e salette per immagazzinare il corredo.
Questo schema fu più volte modificato o nel numero di elementi
(più o meno stanze) o nell'allineamento delle sale ( all'inizio si
ha un allineamento su assi a 90°, poi su assi rettilinei e infine, quella
che fu la forma finale, completamente rettilinea su un unico asse
che va dall'ingresso fino al fondo della tomba) o nei
sarcofagi di pietra: le prime tombe hanno sarcofagi a forma di
cartiglio, forma che sarà mantenuta anche nelle tombe della prima parte
della 18^ dinastia. Con Akhenaton appare il sarcofago rettangolare con ai
quattro angoli altrettante figure femminili (che nel suo caso era la
moglie Nefertiti che sotto forma di dea proteggeva il suo sonno eterno).
In
epoca ramesside compaiono i sarcofagi antropomorfi di alabastro entro
altri sarcofagi generalmente a forma di parallelepipedo;
3)
la decorazione: essa
cambia con lo sviluppo dei libri funerari che ho già descritto nella
sezione dedicata alla religione (vedi link
"i testi delle piramidi").
La
tomba adempieva alla duplice funzione di conservazione del corpo e della
perpetuazione della presentazione delle offerte. Quindi i sacerdoti fecero
tutto quanto era in loro potere per nasconderle agli occhi dei mortali,
consci che gli enormi tesori potevano attirare uomini senza scrupoli che
profanavano i corpi pur di impossessarsi del corredo funerario.
Essi
spesso sono costretti a ricorrere a vere e proprie manovre notturne di
salvataggio di quello che rimaneva delle tombe trasportando le mummie in
altri posti spesso in tombe comuni chiamate cachette.
Con
questo termine francese si indicavano i nascondigli usati per contrastare
le terribili ondate di violazioni di tombe che già iniziarono a comparire
fra la 20^ e 21^ dinastia. In un primo momento le mummie venivano spostate
in altre tombe poi quasi tutti i corpi vennero deposti in due cachette
principali: la tomba di Amenhotep II nella Valle dei Re e la
cachette di Deir el Bahari.
Nella
prima furono rinvenute 16 mummie e reperti di almeno altre 3 o 4
sepolture: oltre al titolare furono rinvenute quelle di Tuthmosis IV,
Amenhotep III, la regina Tiye, Merneptah, Ramsete IV V e VI, Sethy II,
Siptah e altri sei corpi anonimi.
La
cachette di Deir el Bahari conteneva almeno 40 corpi e i resti di
almeno altre 14 sepolture.
Quando
si parla di tombe dei faraoni, comunemente si intendono quelle
situate nella Valle dei Re (o King Walley) ma come vedremo ci sono altre
due valli che vale la pena descrivere, se non altro
per completezza di trattazione: