Le Piramidi seconda parte

Alla morte di Snefru salì al trono Cheope (o Khufu) il quale come tutti gli altri faraoni, già dal suo primo anno di regno diede l'incarico al suo architetto, Hemiunu, di costruirgli la sua "casa dell'eternità". Egli che ricopriva l'incarico di Visir (la carica più importante di tutto l'Egitto, una specie di governatore ma con ampi poteri e in molti casi il sostituto del re stesso) proseguì nell'opera di suo padre (a sua volta architetto di Snefru) in maniera magistrale edificando la:

Grande Piramide

Definita la più colossale costruzione singola di tutto il pianeta. Raggiunse i 146 metri di altezza grazie ad una cuspide rivestita, forse, d'oro che andò perduta; quindi oggi la grande piramide è alta 137 metri. Per costruirla gli operai trasportarono 2.300.000 blocchi di calcare dal peso di circa due tonnellate ciascuno. Servirono anche circa 50 blocchi di granito, provenienti da Assuan, per realizzare la camera del sarcofago e quelle di scarico (avevano il compito di assorbire e "scaricare" il peso della piramide). Al suo interno venne creata una galleria di 47 metri che conduceva al sarcofago e sopra di essa 9 lastroni di granito per assorbire il peso. In tanti anni di lavoro l'architetto cambiò molte volte il progetto e l'ubicazione della camera funeraria e posizionò la stanza della regina prima di quella del re fornendole un accesso tramite un corridoio orizzontale  (vedi spaccato).

Accanto alla grande piramide furono rinvenute, smontate, due barche reali una delle quali servì per il funerale del re. Esse servivano a raggiungere Ra nel cielo, immaginato come una enorme distesa d'acqua (vedi).

Ai piedi della piramide si trovano le tre piramidi satelliti delle regine, le mastabe dei figli, dei funzionari e dei nobili e alcuni villaggi in cui vivevano gli operai.

A Cheope succedette il figlio Chefren ( o Khafre) sotto il cui regno fu costruita la:

Piramide di Chefren

Più piccola della precedente è di poco posteriore alla grande piramide,  ma ha la particolarità di possedere intorno alla punta parte del rivestimento originario. Alta 136 metri grazie al fatto di essere posta nel punto più alto del pianoro  è molto meno interessante della prima al suo interno, ed è il risultato di due progetti diversi successivi (vedi).

Sul lato est furono trovati gli avanzi di un ampio tempio funerario e collegato ad esso il tempio a valle usato nelle cerimonie di purificazione e mummificazione della salma.

Il regno di Chefren è noto non tanto per la sua piramide quanto per una particolare costruzione nota con il nome di:

Sfinge

Nota oggi con il nome di Abu el-Hol  (cioè il padre della paura) a testimoniare i sentimenti e le leggende che su essa sono sorti durante i secoli. Essa riporta i dati somatici del sovrano con la tipica acconciatura regale ( il nemes - il tipico fazzoletto copricapo), l'ureo (il cobra sulla fronte) e la barba posticcia della quale rimane solo un pezzo). Se si pensa alla celebrità di questo monumento, a quanto è conosciuto nel mondo, a quante persone identificano l'Egitto con essa si riesce ad immaginare che fu costruita con le pietre di una collinetta di calcare che gli operai, addetti alla costruzione della grande piramide,  avevano scartato in quanto ritenute di pessima qualità? Eppure questa è la verità.

La sua forma leonina simboleggia il potere guerriero del sovrano e, come tutte le sfingi, aveva il compito di proteggere, di vegliare sul riposo eterno di Chefren. 

Una particolarità: tra le sue zampe anteriori è stata posta una stele di granito con un'iscrizione di Thutmose IV (XVIII dinastia) chiamata la "Stele del Sogno" e fa riferimento ad un episodio della vita di questo re (vedi pagina delle curiosità). 

I danni che si vedono sul suo viso sono stati provocati dalle intemperie ma soprattutto dai Mamelucchi che si servirono della statua come bersaglio per i loro tiri.

Alla morte di Chefren gli succedette il figlio Micerino ( o Menkaure) il quale fece costruire come sua tomba reale la:

Piramide di Micerino

La quale rispecchia, nelle dimensioni più ridotte, una diversa organizzazione sociale che vede una diversa distribuzione di ricchezza e poteri a scapito di quelli del faraone. 

Essa è piccola ma molto accurata nei particolari esterni infatti è ricoperta per 1/3 di granito rosa di Assuan  e per il resto di calcare cristallino; proprio la sua bellezza fu la sua rovina in quanto risulta la più saccheggiata dai ladri di pietre che la usarono come cava per altri monumenti. Fu terminata da suo figlio Shepseskaf data la prematura morte del re. 

Poco più a sud della piramide si trovano tre piramidi più piccole per la sepoltura delle regine.

Anche questa non ha particolarità architettoniche o strutturali di rilievo nella costruzione del suo interno rispetto alla grande piramide (vedi spaccato)