Agriturismo
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 L'AGRITURISMO 

L'agriturismo costituisce non solo una buona fonte d'integrazione al reddito agricolo, ma anche un fattore trainante nell'ambito dello sviluppo delle aree rurali in termini oltre che economici anche della tutela dell'ambiente e della crescita del mondo rurale.

La funzione dell'agriturismo è fondamentale non solo per il richiamo che costituisce verso quei flussi turistici che individuano nelle aree agricole , sia esse di pianura, collina o montagna, una meta da privilegiare con la riscoperta di territori, di storia, tradizioni, folclore, cultura e di prodotti tipici di qualità dell'agricoltura, anche perché in grado di meglio utilizzare la manodopera aziendale e promuovere nuove opportunità di lavoro in ambiti complementari a quelli dell'attività agricola vera e propria. 

In tale ottica, l'agriturismo va inteso, da un lato, come un servizio o se si vuole un nuovo "prodotto" che racchiude in se i caratteri distintivi del patrimonio storico, artistico, culturale, folcloristico, religioso, paesaggistico, ecc. dell'ambiente in cui è inserita l'azienda agricola e dall'altro come elemento di valorizzazione in quanto occasione di conoscenza di una realtà, quella agricola e rurale, caratterizzata da interessanti risorse ed attrazioni dimenticate dal turismo tradizionale.

Esso rappresenta un importante strumento per il recupero delle aree interne sia dal punto di vista produttivo che sociale ed ambientale. Ed è appunto nelle aree interne delle regioni, dove l'habitat naturale ha mantenuto integro le sue caratteristiche, che è auspicabile uno sviluppo di questa attività.

 

PER APRIRE UN AGRITURISMO


Il primo e indispensabile requisito di ordine pratico, secondo la legge nazionale 730/85, consiste nell'essere imprenditore agricolo o coltivatore diretto, anche se non necessariamente a titolo principale. Ciò significa che la coltivazione può essere indifferentemente portata avanti in proprio o tramite personale dipendente, ma imprescindibilmente bisogna possedere terreni agricoli coltivati che forniscono un reddito agricolo. Solo chi soddisfa tale condizione può assumere la titolarità dell'impresa agrituristica, come persona fisica, in società con altri o come cooperativa, potendo poi avvalersi dei familiari come collabora tori o assumere dipendenti. 

L'attività agrituristica risulterà sempre connessa e complementare a quella agricola, la quale dovrà in ogni caso rimanere prevalente. Infatti, è proprio l'attività agricola a fornire in massima parte i prodotti impiegati per la ristorazione in agriturismo. Ed è sempre il lavoro agricolo a permettere di trattenere soprattutto i giovani nelle campagne, di incrementare il lavoro e di favorire la salvaguardia del territorio.

A CHI PRESENTARE LA DOMANDA


La prima mossa burocratica consiste nell'inoltro presso l'ufficio provinciale o regionale della domanda di iscrizione all'albo degli operatori agrituristici. Generalmente, l'albo è regionale, ma afferisce alla Provincia perché rientra nell'ambito degli inquadramenti agricoli. 

Alla domanda, segue un sopralluogo da parte del funzionario provinciale o regionale che deve determinare le giornate lavorative nel fondo, sulla base delle quali assegnerà le giornate lavorative in agriturismo, secondo la rispettiva percentuale di 51 e 49%.  

Il passo successivo consiste nella presentazione al sindaco della domanda di autorizzazione allo svolgimento dell'attività agrituristica. Nel frattempo, è necessario ottenere dall'Asl la certificazione d'abitabilità e d'igiene per offrire il servizio di ristorazione, lavorazione e trasformazione dei prodotti e di pernottamento.

 Poiché, nella maggior par te dei casi, l'Asl richiederà modifiche, adeguamenti o restauri delle infrastrutture, saranno necessari la consulenza e i progetti tecnici da parte di un tecnico. 

Tutto questo richiede naturalmente tempo (circa un anno, tra l'iscrizione all'albo e l'apertura dei locali) e denaro, la cui quantificazione è assai variabile.