Autorizzazioni
  Studio P.O.A. - 081.899.27.71 - Somma Vesuviana (NA)

Agronomo
SU
Schede

 

Per svolgere l'attività di imprenditore agrituristico è necessario affrontare una serie di adempimenti di seguito elencati.

Le principali autorizzazioni e adempimenti a cui l'imprenditore deve sottostare sono:

  • Iscrizione all'elenco regionale (o provinciale) dei soggetti idonei all'esercizio dell'attività agrituristica.

Tale elenco non è un albo professionale, in quanto gli iscritti mantengono, a tutti gli effetti, la qualifica di imprenditori agricoli. Inoltre, pur essendo regionale, la delega di amministrare le formalità di iscrizione in tale elenco è in genere affidata alle province (in Campania è affidata ancora alla Regione), che provvedono all'inserimento dell'azienda e ai vari accertamenti attraverso gli uffici competenti del SIPA (Servizio Ispettivo Provinciale dell'Agricoltura) e dell'UTA (Ufficio Tecnico Territoriale). Alla domanda di iscrizione all'elenco regionale o provinciale, va allegata una documentazione che varia da Regione a Regione, ma che in genere prevede:

  1. Relazione tecnica illustrativa della consistenza e dell’organizzazione dell’azienda agricola.

  2. Descrizione delle attività agrituristiche da realizzare (alloggio, ristorazione, campeggio, sport, cultura), con indicata la capacità ricettiva delle strutture (n° di appartamenti e/o stanze; n° posti letto, n° posti tavola, n° di piazzole per agricampeggio, ecc.) e le strutture che intende utilizzare .

  3. Prospetto riassuntivo dei dati aziendali, indicando anche il piano colturale, la consistenza degli allevamenti, l’estensione degli impianti arborei.

  4. Il volume presunto ( n° presenze/anno, n° pasti/settimana) delle attività agrituristiche da intraprendere.

  5. Indicazione delle tariffe che si intendono applicare.

  6. La documentazione che comprovi la disponibilità dell’azienda ( certificato catastale e/o contratto di affitto) corredato da planimetria.

  7. Un documento attestante l'iscrizione alla Camera di Commercio.

  8. La ricevuta di pagamento per la quota dovuta per l'iscrizione all'elenco.

  9. Certificato di attribuzione di partita IVA riferito all'intestatario della domanda.

Se l’iscrizione viene richiesta da cooperative o società si dovranno allegare i seguenti documenti:

  1.  Atto costitutivo e statuto.

  2. Iscrizione al registro delle imprese o nel registro prefettizio delle cooperative agricole.

  3. Certificato di iscrizione alla camera di commercio.

  4. Estratto notarile del libro soci.

  5. Verbale notarile della delibera dell’assemblea dei soci o del consiglio di amministrazione che autorizzi l’attività agrituristica.

L’iscrizione nell’elenco è negata (a meno che abbiano ottenuto la riabilitazione) a coloro che:

a) abbiano riportato, nel triennio, con sentenza passata in giudicato, condanna, per uno dei delitti previsti dagli articoli n. 442, 444, 513, 515 e 517 del codice penale, o per uno dei delitti in materia di igiene e sanità o di frode nella preparazione degli alimenti previsti in leggi speciali;

b) siano sottoposti a misure di prevenzione ai sensi della legge 27.12.56 n. 1423 e successive modifiche o siano stati dichiarati delinquenti abituali.

  • Ottenimento del libretto sanitario per quanti saranno addetti all'attività.

Il titolare e tutto il personale addetto alla preparazione, manipolazione e vendita di sostanze alimentari (anche gli eventuali familiari che occasionalmente e a titolo gratuito prestino la loro opera nell'esercizio) devono essere in possesso del libretto sanitario.
Il libretto - che va rinnovato annualmente - deve essere richiesto alla A.S.L. di riferimento del Comune di residenza. Una volta ottenuto ha validità per tutto il territorio nazionale.
Spetta al titolare dell'azienda vigilare sullo stato di salute dei dipendenti ed è suo compito (oltre che conservare i libretti) segnalare tempestivamente all'autorità sanitaria eventuali casi sospetti di malattie infettive e contagiose verificatesi tra i dipendenti e/o gli ospiti.
Qualora un dipendente si assenti per 5 giorni a causa di malattia, il titolare deve esigere che porti un certificato medico dal quale risulti che non c'è pericolo di contagio.

  • Richiesta di autorizzazione all'esercizio dell'attività da fare presso il Comune dove sorge l'azienda.

Una volta ottenuta l'iscrizione nell'elenco degli operatori agrituristici, gli interessati devono fare domanda di autorizzazione all'esercizio dell'attività agrituristica al sindaco del comune nel cui territorio ha sede l'azienda (nel caso i comuni interessati siano più di uno, va richiesta al sindaco del comune dove si svolge la maggior parte dell'attività agrituristica: ad esempio dove ha sede il ristoro).
Nel caso la domanda sia effettuata da un affittuario del fondo occorre allegare l'autorizzazione del proprietario. Tale autorizzazione non viene in genere ritenuta necessaria se non vengono effettuati interventi sugli edifici o sul fondo (restauri, adeguamento locali, ristrutturazioni, allestimento piazzole per agricampeggio ecc.).

Entro 90 giorni dalla data di presentazione della domanda il sindaco, fatti gli opportuni accertamenti e controllata la documentazione, è tenuto a pronunciarsi. In caso di silenzio la domanda si considera accolta.
Una volta accolta la domanda, il sindaco, provvede entro 30 giorni a rilasciare l'autorizzazione.

L'autorizzazione viene negata a chi ha riportato condanne ad una pena restrittiva della libertà personale superiore ai tre anni, a chi è stato condannato per reati contro la moralità pubblica e il buon costume, contro la sanità pubblica, ecc.

Nel caso la domanda venga respinta (o non venga rilasciata l'autorizzazione entri i 30 giorni prescritti), il titolare può fare ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale).
Il sindaco può anche sospendere l'autorizzazione una volta accertato che:

  1. l’operatore agrituristico non abbia iniziato l’attività entro un anno dalla data di concessione dell’autorizzazione o l’abbia sospesa per un anno, abbia violato gli obblighi amministrativi, abbia subito provvedimenti sospensivi per 60 giorni nel corso di un anno, non abbia rispettato i vincoli di destinazione d’uso degli immobili;

  2. gli immobili utilizzati manchino dei requisiti igienico sanitari richiesti;

  3. non siano stati osservati i requisiti igienico sanitari richiesti;

  4. non siano state osservate le norme igienico sanitarie e quelle di P.S.

  • Comunicazione alla camera di commercio competente per il territorio

  • Ottenimento della certificazione di idoneità sanitaria  dei locali e delle attrezzatura destinate all'attività.

  • Inserimento nella partita I.V.A. aziendale del codice di attività previsto per l'agriturismo e dotazione degli strumenti contabili previsti per legge (registi, bollettari di ricevute, ecc.)

  • Comunicazione alla Azienda di Promozione turistica della zona delle tariffe che si praticano in azienda

  • Verifica di eventuali altre norme specifiche

Si tratta di quelle relative a particolari dotazioni dell'azienda o ad attività che richiedono specifiche autorizzazioni (ad esempio la TV a disposizione degli ospiti è soggetta a una autorizzazione e al pagamento di una tassa di concessione governativa); imposta sugli spettacoli da pagare alla S.I.A.E. (Società italiana autori ed editori), per l'organizzazione di serate danzanti, feste, ecc.; redazione del manuale HACCP nel caso si svolga attività di ristorazione e/o lavorazione interna di prodotti aziendali (es. marmellate); eventuale comunicazione al catasto di variazione dell'uso degli immobili(vedi scheda a fondo pagina), ecc.

  • Potete trovare una serie di schede (fac-simili indicativi) che possono aiutarvi a redigere le diverse domande.