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Unintended
by Chloe

Capitolo 06
YOU AND ME SONG

Quella sera non c'era nulla che andasse per il verso giusto. E adesso aveva anche rotto un piatto... Sbuffando si chinò a raccogliere i cocci, era talmente immersa nei suoi pensieri da non notare la presenza del suo ragazzo che la guardava preoccupato.

"Aya-chan, cosa c'è che non va?" la voce di Mitsui le fece alzare il viso.

"E' questo dannato piatto... " sbuffò lei passandogli accanto con un sorriso forzato sulle labbra.

Hisashi la seguì nella piccola cucina, determinato a scoprire cosa fosse l'ombra che aveva visto passare nei suoi occhi. Gettati i pezzi di porcellana nei rifiuti ed avviata la lavastoviglie Ayame si trovò di nuovo davanti quegli occhi penetranti e quella sensualissima bocca a cui era così piacevole arrendersi.

"Parla con me, ti prego" la voce del ragazzo era preoccupata.

"Io... Non so come andrà a finire tutta questa storia..." sospirò cercando di evitare il suo sguardo

"Keiko è così fragile... Ed Akira... non credo che riuscirà a sopportare la verità!".

Mitsui le accarezzò dolcemente la nuca. "Keiko ed Akira sono perfettamente in grado di badare a loro stessi... Lui si sentirà ferito, potrà arrabbiarsi a morte ma alla fine capirà, proprio come hai fatto tu... E vuoi sapere perchè? " gli occhi pieni di lacrime della sua ragazza gli fecero morire il sorriso sulle labbra.

"Io credevo di aver capito... Ma... Non lo sopporto..." erano parole piene di rabbia e dolore, che colpirono Mitsui dritte all stomaco.

"Ayame..." dalla sua gola secca non uscì altro.

"Oggi quando l'ho visto nel corridoio... Ed ho pensato... Io divento pazza se penso che anche lui ha avuto le tue carezze, i tuoi baci, il tuo corpo... Io... divento pazza Hisashi!" Le lacrime continuavano a scorrerle sulle guance come un fiume in piena, mentre il ragazzo la attirò a se in un abbraccio che non ebbe risposta.

"Ayame... Lui non era niente. Niente pià che una curiosità, il voler scappare dalle proprie responsabilità... " disse affondando il capo nella spalla della ragazza. "Ero confuso, spaventato..."

"Ed anche fidanzato Hisashi... Keiko... Ricordi?" gli occhi della ragazza si abbassarono per un istante, procurandogli una stretta al cuore.

"Lo so ma... Andiamo, quello non è amore... E' la cotta della liceale per il suo sempai!

Mi faceva tenerezza... Niente di più... Keiko era, è e sempre rimarrà una ragazzina insicura... Io... non riesco neanche a risolvere i miei problemi, figurati se potevo occuparmi dei suoi... L'ho amata come voleva, e Dio solo sa se ho provato a renderla felice ma... Lei non aveva quello che cercavo... Poi è arrivato Kogure, sempre così sereno e saggio, l'esatto contrario di Keiko. Ho solo provato a costruirmi un angolo felice, e se per essere sereno avevo bisogno di due persone era solo perchè quello che voglio l'ho trovato solo adesso, ed è proprio qui davanti a me!" Mitsui cercò di condurla a se ma gli occhi di ayame avevano una tale espressione...

"Questo l'hai detto anche a Keiko, vero?" disse Ayame scostandosi.

"No, l'avrei uccisa. Le dissi che per me era stato tutto un gioco: la nostra storia, le nostre uscite... Esattamente come era stato un gioco quel pomeriggio in cui mi scoprì nello spogliatoio con Kogure..." sospirò profondamente cercando una risposta nel viso della ragazza

"L'hai ferita a morte Hisashi!" le risposero le sue labbra rosee.

Il ragazzo scosse leggermente la testa "Si, ma solo tu sai l'inferno che avevo qui dentro, prima che io e te diventassimo noi."

Ayame sorrise leggermente, percorrendo con l'indice la cicatrice del ragazzo.

"Dannazione, io ormai non... Non riuscirei pià a stare senza di te, non sopporterei di svegliarmi senza sentirti cantare mentre fai la doccia, di non sentire pià i tuoi capelli sulla mia pelle quando mi ami, di vedere i tuoi occhi verdi baciarmi ogni volta che incontrano i miei... Non chiedermi di dimenticare tutto questo perchè proprio non posso!! Ormai sei parte di me Ayame!"

Non aveva mai visto Mitsui così spaventato, così timido così... indifeso. Ayame ben sapeva quanto gli era costata quella affermazione e lo vedeva ora, per la prima volta, tremare di fronte a lei, gli occhi arrossati da lacrime che neanche provava a ricacciare

"Non andare via!" le disse in un sospiro, intrecciando le sue dita con quelle della ragazza.

"Non vado da nessuna parte, Hisashi" gli rispose Ayame dolcemente, alzandosi in punta di piedi per raggiungere quelle labbra morbide come seta con un bacio che ebbe su Mitsui l'effetto di una pioggia nel deserto.

"Da oggi sei mio, solo mio!" gli sussurrò Ayame massaggiandogli la schiena con un dito, sorridendo sensualmente quando si accorse dell'effetto che le sue carezze avevano sul ragazzo.

"Non chiedo altro!" le rispose Hisashi restituendole il bacio pià intenso che Ayame avesse mai avuto, mentre le sue mani viaggiavano velocemente sui fianchi della ragazza.

Ben presto la luce abbandonò la finestra al piano inferiore, per riapparire dietro alle tende della loro camera da letto.

Keiko sorrise stringendosi nelle spalle... Avrebbe tanto voluto parlare con Ayame prima di affrontarlo. "Non importa" pensò guardando l'orologio che segnava le 10 passate

"Adesso è proprio ora che raggiunga Akira o mi darà per morta.... Buonanotte, piccioncini".

- continua...
mailto: snow_is_falling@hotmail.com

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