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Unintended
by Chloe

DISCLAIMERS: i personaggi di Sd non sono miei (sigh) ma di Inoue-sensei (fà anche rima, coa volete di più?).Aspetto le vostre recensioni!! Chloe

Parte 02 - SAY WHAT YOU WANT

Persino la doccia gelata non riusciva a distrarlo dai suoi pensieri. Si insaponò pigramente i capelli ripensando a quanto lui e Keiko erano vicini fino a poco tempo prima... Sospirò profondamente sollevando la faccia verso il getto della doccia. "Smettila o finisce che invece di scendere per fare colazione scendi per violentarla!" si disse posando lo shampoo. Non era mai stato difficile per lui ottenere qualsiasi cosa avesse voluto da una ragazza, ma con Keiko era diverso: non voleva farle pressioni, non voleva forzarla ma... Accidenti, la desiderava da morire!

Lasciò l'acqua scorrere sul suo corpo come una carezza fresca, mentre le sue mani liberavano i capelli dalla schiuma.

Improvvisamente trillo del campanello annunciò l'arrivo di Ayame. Sentì la voce della sua ragazza darle il buongiorno e scoppiare in una fragorosa risata, poi più nulla.  Al piano di sotto le due ragazze avevano ben presto trovato un'ottimo argomento di conversazione.

"Kei-chan, ti vedo un pò stanca stamattina.." il sorrisetto sulla faccia della sua amica diceva praticamente tutto. "Non iniziare, Ayame!" disse Keiko puntando lo sguardo sulla grossa borsa di carta al braccio dell'amica. "E quello cos'è?"

"Visto che dovevo venire qui ho pensato bene di portarti il cambio di vestiti... Scommetto che quello che portavi ieri sera giace tutto spiegazzato in camera di Akira!" Che Ayame non avesse vergogna di nulla, questo Keiko già lo sapeva ma...

"Non è come pensi tu... Insomma, ho dormito qui e basta... Un pò come faccio quando rimango da te ed Hisa-kun per la notte!" Ayame alzò un sopracciglio "Voglio ben sperare che la prossima volta tu non voglia venire a dormire con noi!" Keiko si strinse nelle spalle. "A giudicare da quel che sento io voi due fate di tutto tranne che dormire!" Forse aveva trovato la parolina magica per metter a tacere la sua amica... O molto più probabilmente Ayame aveva intravisto la sagoma di un bel ragazzo avvicinarsi. "Aya-chan..." esultò Akira fiondandosi a baciarla su una guancia.

"Allora, come ti va la vita campione? Passato il mal di testa?" rispose Ayame liberandosi dall'abbraccio stretto del ragazzo. "Ehm..Suppongo di sì! Cioè..." Keiko trattene le risa, mentre la sua amica continuava a punzecchiarlo "Qualcuno qui dice le bugie..."

"E qualcuno dovrebbe fare la colazione,stò morendo di fame!" rispose il ragazzo.

"Ah, non cercare di cambiare argomento sai! Keiko, diglielo anche tu!" Keiko alzò le braccia in segno di resa e vedendo in questa pseudo litigata una via di fuga sbottò "Io non vi dico un bel niente, devo andare a vestirmi!" ed agguantando la borsa di carta se ne sparì al piano di sopra.

"Finalmente un pò di pace" pensò la ragazza sedendosi sull'enorme letto disfatto, accanto ai pantaloni del pigiama che lei indossava ancora. Sorrise lievemente cercando di ricomporre i pezzi di quella mattinata nella sua testa... Le voci di Ayame ed Akira la riportarono alla realtà, ed in un batter d'occhio realizzò che era meglio scendere o quei due avrebbero finito per litigare sul serio. Li trovò comodamente seduti sul divano intenti in un discorso culinario.

"Se continui a mangiare queste schifezze, prima o poi il colesterolo ti invaderà!" Keiko sospirò profondamente alle parole dell'amica... I genitori di Akira erano sempre in viaggio e lui, rifiutandosi di avere per casa una governante si arrangiava come poteva: nonostante fosse un mago del bucato, la cucina non era esattamente il suo regno. Il bollitore sul fuoco emise un fischio acuto e Keiko corse a preparare il caffè.

"Io ti preferisco con il mio pigiama addosso" le sussurrarono due labbra morbide all'orecchio. Keiko si girò sorridendo. "Vuoi proprio dare ad Ayame ogni motivo per pensare male di noi, eh?" Akira strofinò il suo naso contro quello della ragazza. "Mi ha chiesto se poteva fare uno squillo ad Hisashi per svegliarlo... Dovevo rifiutarmi?" disse traendola a se e senza neanche aspettare una risposta riprese quel bacio che il telefono aveva interroto più di un'ora prima.

"Rimani con me anche stanotte, ti prego..." la sua voce era così bassa e sensuale, i suoi occhi così vicini che la ragazza riuscì a malapena a balbettare "Pensiamo alla colazione, adesso" prima che i passi di Ayame li raggiungessero.

"Fatto?" chiese Akira porgendole una tazza di caffè.Ayame annuì perplessa, poi prendendo un sorso dalla sua tazza disse "A proprosito, Sashi mi ha chiesto quando vi deciderete ad uscire una sera a cena con noi". Keiko alzò gli occhi sorpresa che una idea tanto bizzarra venisse proprio da Hisashi...

"Anche stasera, se voi siete liberi" le rispose il ragazzo sorridendo "Ho proprio voglia di fare 4 chiacchiere con il vecchio Hisa-kun!".

"Cos'è tutto questo attaccamento al mio fidanzato, Akira?" rise Ayame accomodandosi accanto alla sua amica sul divano. Keiko, dal canto suo, non sapeva come arginare i loro piani... non aveva nessuna voglia di vedere Mitsui... figuriamoci poi a cena! Con la sua fidanzata ed Akira!! Ma cosa pensava di fare? Di farsi perdonare così? Come se già il fatto stesso di essersi innamorato della sua migliore amica non fosse abbastanza! A cena! "Ma sì andiamo a mangiarci un boccone con colui che stà mandando la mia prima storia seria a farsi benedire!" pensò respirando profondamente, mentre Akira la guardava preoccupato "Tutto a posto?" chiese

"Scusa se te lo dico, ma questo caffè solubile fà veramente schifo! Vado a prendermi un pò d'acqua" sorrise lei dirigendosi in cucina, per sottrarsi a quegli occhi azzurri a cui non sapeva mentire.

Sbirciando dalla finestra il viavai dei pedoni, tanti ricordi fecero capolino nella sua testa.

Erano passati 4, forse 5 anni da quella primavera che aveva sancito l'inizio della loro storia.

La primavera era tornata a farle visita anno dopo anno, ma Hisashi l'aveva abbandonata molto prima... Aveva ancora davanti ai suoi occhi la vecchia altalena testimone del loro addio "Mi dispiace, ma è ora che sia onesto e ti dica quello che voglio veramente..." e quel qualcosa non era lei.Chiuse gli occhi e sciaquò la tazza sotto l'acqua trasparente come il cielo di Maggio che faceva capolino dalla finestra. Keiko non era innamorata di Mitsui, ma qualcosa la legava ancora a quel ragazzo, qualcosa che avrebbe potuto rovinare la vita e la sua storia con Akira, se non avesse messo le cose in chiaro il prima possibile.

-continua...

Parte 03

mailto snow_is_falling@hotmail.com


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