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Unintended
by Chloe

Disclaimers: Lo so, lo so... ci sono caduta ancora.. Ma come si fa a dire di no ad un bel figlio come Akira? Immaginatevi voi come ci sono rimasta quando ho saputo che tutti i ragazzi di SD appartengono a Inoue-sensei e non a me! ciao a tutti!
Chloe

Parte 01 - SUNDAY MORNING CALL

Una pioggia di sole. "Questa è la prima cosa che vede appena sveglio" pensò Keiko sorridendo alla figura maschile stesa al suo fianco, ancora persa nel mondo dei sogni. Nella quiete del mattino ogni cosa sembrava stranamente immobile, ed i suoni giungevano talmente attutiti che non era difficile capire perchè il suo grande amore fosse in perenne ritardo alle lezioni... Lo rimproverava ogni mattina, ed ogni mattina per un motivo o per l'altro credeva alle sue improbabili scuse.. "Se lo vedessero adesso"... pensò spegnendo la radiosveglia sul comodino, "non avrebbero il coraggio di svegliarlo".

Avvicinando le ginocchia al petto, Keiko non potè fare a meno di ammirare ancora una volta la sua splendida schiena, le spalle forti e le sue braccia gentili che proteggevano il viso dai raggi del sole. Ancora una volta domandò se stessa come avesse potuto accettare l'invito a rimanere per la notte. Arrossendo leggermente al pensiero di cosa avrebbero pensato le sue amiche a vederli nello stesso letto, ciascuno con metà del pigiama maschile che fino alla sera scorsa riposava sotto al cuscino, cinse con le braccia le ginocchia e respirò profondamente... Il suo profumo fresco era ancora percettibile nell'indumento che ogni notte lo portava nel mondo dei sogni e per un momento rimpianse amaramente di averlo rifiutato la notte precedente... "Nove mesi non sono forse abbastanza?" si chiese percorrendo con un dito il profilo del ragazzo.

"Buongiorno" un occhio azzurro la stava fissando ancora annebbiato da chissà quali sogni "Dormito bene?" il ragazzo si alzò su un gomito per lasciarle un bacio leggero sul naso. Keiko sorrise dolcemente accarezzandogli la mandibola con le labbra per poi risalire e baciarlo di nuovo, profondamente, non accorgendosi neanche dell'espressione attonita che si stava dipingendo sul viso del suo fidanzato. "Se tu venissi ogni mattina a darmi il buongiono diventerei puntuale come un orologio svizzero!!" disse ridendo come un bambino.

Keiko per tutta risposta alzò un sopracciglio e stirandosi pigramente allungò di nuovo le gambe sotto le coperte quel tanto che bastava per toccare il ginocchio del ragazzo.

"Scusa, Akira" le uscì con un mezzo sorrisetto, mentre le sue dita continuavano a giocherellare con le frange del cuscino. Akira si mise a sedere sul letto, i suoi capelli ancora arruffati dal sonno.

Sorrise leggermente alla vista della ragazza con il suo pigiama ed avvicinandosi con uno sguardo assassino le sussurrò "Tu mi stai provocando!". Keiko scosse la testa, accogliendo la sua bocca e con un piccolo sussulto lasciò che il ragazzo la facesse scivolare sempre più giù fino a raggiungere il collo.Ogni suo bacio sembrava seminare fuoco ed i suoi occhi... Oh, i suoi occhi erano così pieni di desiderio che per un momento la fecero arrossire violentemente.

"Sei così carina.." le bisbigliò nell'orecchio "che ti mangerei". Poteva sentire le sua mani massaggiarle la schiena, le loro braccia intrecciate non avrebbero sciolto quell'abbraccio fino a che non fossero diventati una cosa sola.Lui la strinse più forte a se, facendola scivolare sulle sue gambe finchè non si ritrovarono faccia a faccia, l'una seduta sull'altro.

"Ragazzaccio!" rispose Keiko appoggiando la testa nell'incavo della sua spalla mentre lui le massaggiava la nuca... Si sentiva protetta, amata e desiderata tuttavia.. i ricordi del passato le tornarono alla mente, e neppure Akira avrebbe potuto cancellarli. Il ragazzo la guardò a lungo. Un anno e mezzo.Tanto ci aveva messo per ottenere un appuntamento.

La sua mente tornò per un attimo indietro nel tempo.

"Ti ricordi quel pomeriggio di tre anni fà?" Keiko annuì lievemente, guardando il viso sorridente del ragazzo. " Era la giornata più afosa dell'estate, ma ormai avevamo organizzato l'amichevole... Poi sei arrivata tu a portarci le bibite... In verità le avevi portate ad Hisashi, se ben ricordo" disse fingendo un attacco di gelosia acuta.

"Mentre il mio povero playmaker moriva di sete..." rise la ragazza alzandosi.

"Non prendermi in giro!" rispose Akira puntandole un dito dritto sul naso.

"Altrimenti cosa mi fai?" Keiko avrebbe rimpianto presto la sua affermazione. Vide il viso del ragazzo avvicinarsi con il sorrisetto malizioso di chi ha in mente qualcosa. Le sue braccia forti l'avevano quasi cinta completamente quando il trillo del telefono li fece sobbalzare.

"Lasciamolo suonare, richiamerà!" mugugnò lui, troppo concentrato sulle labbra di Keiko per pensare a qulsiasi altra cosa.

"E se fosse tua madre? Lo sai quanto si preoccupa facilmente!!" Con sua grande sorpresa vide il ragazzo abbandonarla tra mille proteste e sollevare il ricevitore.

"Pronto.. Aya-chan, che piacere sentirti! Come stai?" Keiko rimase stupita dal fatto che la sua migliore amica chiamasse Akira, poi..

"Accidenti, le avevo promesso che avremmo fatto colazione insieme stamattina!" disse avvicinandosi al telefono.

"Si, è qui con me perchè... Bhè mi era venuto un gran mal di testa e non sapevo cosa prendere e l'ho chiamata per un consiglio... Paranoica com'è ha voluto assicurarsi che stessi bene... non ti stò prendendo in giro Ayame..." disse alzando gli occhi al soffitto. "Bhè, dato che tutti e 3 dobbiamo ancora far colazione perchè non vieni a casa mia? Dopo possiamo andare a lezione tutti insieme..." dopo un breve silenzio la conversazione riprese.

"Bene, allora ti aspettiamo tra poco, ciao". Appoggiato il telefono Akira si girò trionfante verso la ragazza: "Ayame non sospetta nulla, sei salva!" disse dandole un bacio sulla guancia, tra le risate della ragazza. "Sarà, ma voglio vedere come farai a giustificarle il fatto che tu vai a lezione anche la Domenica alle 9!"

Accidenti al calendario!

-contnua...

mailto: snow_is_falling@hotmail.com

Parte 02

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