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CHITARRA A 6 CORDE di GAETANO GUADAGNINI

 

Etichetta:“ Gaetano Guadagnini fece in Torino nell’anno 1826 in piazza S.Carlo.”

    

Materiali

 

Stato dello strumento

       

La chitarra è arrivata nel mio laboratorio sostanzialmente in buone condizioni. Non erano presenti danni strutturali che potessero pregiudicarne la suonabilità, nonostante le crepe presenti sulla tavola armonica e sul fondo. Il ponte era quasi completamento scollato. Il filetto del fondo era assente. Alcune parti delle fasce presentavano delle fratture, nella parte vicino al manico e in corrispondenza delle catene a causa del ridimensionamento generale dello strumento dovuto all’invecchiamento. Le catene della tavola e del fondo erano in molta parte scollate. I piroli erano assolutamente inagibili, i fori avevano un diametro eccessivo ed una conicità differente da quella dei piroli. Probabilmente sono stati alesati di recente usando un alesatore sbagliato e poi mai più aggiustati, dato che l’interno dei fori era pulito e netto. Sulle fasce e su alcune catene sono presenti fori di tarlo in parte riparati. Da questa foto in luce radente è possibile notare alcune crepe della tavola armonica

 

 

 

 

Interventi eseguiti

Come prima ho deciso di scollare il fondo per poter effettuare tutte le riparazioni necessarie, prima fra tutte la riduzione delle catene del fondo che avevano “sfondato” le fasce. A tal scopo ho costruito una controforma che fissasse lo strumento in una posizione precisa e corretta in modo da non rischiare di incorrere in imprevisti movimenti di fasce e manico che avrebbero potuto compromettere l’assetto (per la suonabilità) e rendere difficoltosa la chiusura della cassa. La controforma tiene bloccate le fasce e il manico allineato con la tavola armonica. Prima di mettere la chitarra nella forma hoscollato il ponticello 

 

     

 

L’interno della cassa appena aperta. Ci sono molte colature di colla risalenti probabilmente ad un intervento di restauro in cui è stato reincollato il piano armonico, perché sono molto sporche.

  

 

Il fondo appena scollato. È molto sporco ma praticamente integro. Si vede che le catene non sono tutte perpendicolari all’asse di simmetria. Sulla zona corrispondente agli zocchetti è presente una quantità sovrabbondante di colla.

 

   

 

Una riparazione precedente della fascia dove un tarlo aveva scavato la sua galleria. Tarli sulle catene della tavola armonica

 

   

 

Riparazione della fascia in prossimità del manico. Incollatura della parte rovinata dal tarlo che era già stata riparata in precedenza ed incollatura della controfascia.

       

le altre riparazioni effettuate sulle fasce, rinforzo delle parti indebolite dai tarli e ricostruzione di quelle rovinate dalle catene

 

Incollatura delle catene del fondo. Per essere certo che rimanessero nella posizione giusta ho incollato un pezzo alla volta. Incollatura delle catene della tavola armonica. Tutte e tre erano scollate in vari punti.

  

Rinforzo delle crepe della tavola tramite incollatura di tasselli di rinforzo in abete.

 

Dopo aver incollato tutte le catene della tavola e rinforzato le crepe con dei tasselli, incollato le catene del fondo e accorciato le stesse perché ormai troppo lunghe, aver ridotto leggermente anche l’altezza degli zocchetti, ho richiuso la cassa utilizzando la controforma. In questo modo mi sono assicurato che il fondo si adattasse bene al profilo delle fasce e che la posizione del manico fosse corretta.

 

 

 

 

Ho chiuso i fori della paletta perché troppo grandi rispetto ai piroli. Ho poi rifatto i fori e li ho alesati. I piroli sono stati temperati ad una misura inferiore per adattarli alla stessa conicità dei fori. Ho ricostruito lo scudetto mancante in alpacca e l’ho incollato. Incollatura del ponticello

      

 

 

Riparazione delle crepe mediante inserimento di filsette di abete, successivamente le filsette sono state colorate.

Ho tolto i vecchi tasti di alpacca e quelli in ebano che erano molto rovinati e in posizioni non corrette. Ho rimesso i tasti di ebano sulla tavola e quelli di osso sul manico.

      

 

Ricostruzione del filetto del fondo in ebano e incollatura.

Ricostruzione del bottone in osso e incollatura

  

E di seguito alcune foto della chitarra restaurata

Il restauro è stato eseguito utilizzando esclusivamente colla animale a caldo, e cercando di rispettare e mantenere originale ogni parte dello strumento per quanto possibile. Questo non lo è stato solo in pochi casi: ad esempio nel caso del filetto del fondo che è stato messo in ebano anzichè in fanone.

Alla fine è stata pulita la tavola armonica con acqua calda, così come il resto dello strumento.

L’assetto è praticamente perfetto, l’altezza delle corde dalla tastiera rispetta i parametri standard.

Per le corde si è deciso di montare le Aquila in nylgut.

Il suono risulta molto piacevole e alto il volume, il timbro molto dolce e profondo.

Ciampino, 31 maggio 2008