Guide of RIFUGI ALPI APUANE


RIFUGI ALPI APUANE

Alpi Apuane: Albergo Alto Matanna
Accesso: Pervenuti a Diecimo da Lucca (Km.15) in direzione Castelnuovo Garfagnana, si lascia la strada lungo la sponda sinistra del Fiume Serchio in direzione Pescaglia => Pascoso => Rifugio Albergo Alto Matanna (circa 40 Km.
Rifugi: L'Albergo Alto Matanna è situato al termine della strada sopra descritta in una graziosa valletta, meta di picnic estivi.

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info: RIFUGI ALPI APUANE




Photo by www.vacanzeinversilia.com

Alpi Apuane: Passo Croce
Accesso: Da Viareggio (LU) seguire le indicazioni per Pietrasanta => Seravezza => Levigliani => Terrinca: 500 metri dopo l'abitato svoltiamo a destra ad un bivio che indica il Passo Croce ed il 'Rifugio Del Freo' (cartello giallo turistico); alla fine di vari tornanti raggiungiamo il passo dove finisce la strada asfaltata, qui parcheggiamo il mezzo..
Rifugi: Dal passo si diramano due strade sterrate utilizzate dai cavatori per il trasporto del marmo a valle: una a destra chiusa solitamente da una sbarra che porta alla 'famosa' cava del Corchia, ed una in piano a sinistra (di prossima asfaltatura) dove ci dobbiamo dirigere per andare al rifugio.
L'itinerario si svolge prevalentemente nel bosco fino agli ultimi 20 minuti di cammino che passano a mezza costa del versante est del Corchia, un centinaio di metri sopra il rifugio..
Il rifugio 'Del Freo' situato a 1180 metri è raggiungibile in circa 2 ore e 30 minuti di cammino (circa 300 m.
Lungo la strada oltre agli stupendi pilastri del Corchia (mi ripeto) potete ammirare un ampio panorama sulle Apuane settentrionali ( M.Sumbra , M.Fiocca , M.Sella , M.Tambura , etc.) e arrivati a Fociomboli sulla Pania Croce ed il Pizzo delle Saette ..

Alpi Apuane: Resceto
Rifugi: Poco oltre il paese la strada diverrà sterrata, lasciato sulla sinistra il sentiero n.170 e successivamente il n.166, arriviamo ad un ponte metallico, attraversato il quale iniziamo a percorrere la famosa 'Via Vandelli' (sentiero CAI n.35); la quale, dal lato di Resceto, è un'ampia mulattiera lastricata che sale erta zig-zagando fino alla 'Finestra Vandelli' dove è situato il Rifugio Conti (1442 m.)..
La strada fu realizzata nel XVIII secolo per rendere carrozzabile (carri e carrozze!) l'attraversamento delle Alpi Apuane e così collegare direttamente il Principato di Massa con il Ducato di Modena.
Tempo occorrente a raggiungere il Rifugio N.Conti circa 2 ore e 30 minuti per circa 900 metri di dislivello (sostanzioso dislivello attenuato dal percorso poco impegnativo).

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A zonzo per le montagne - Contiene informazione, relazioni e spunti per l'attività alpinistica.
Descrizione di uscite escursionistiche e scialpinistiche.
Aleardi, Michele - Le esperienze alpine di Michele, con relazioni e foto.
Alessia e Andrea - Alessia e Andrea raccontano le loro esperienze di arrampicata, alpinismo, scialpinismo e cascate di ghiaccio con relazioni delle vie, fotografie e impressioni.
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Borio, Guido - Itinerari escirsionistici, scialpinistici ed in mtb in alta val di Susa.

Benefits



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1859) è la regina delle Apuane tanto che un tempo questa catena montuosa veniva identificata come Panie dal nome della sua montagna più nota, mentre l'attuale denominazione di Alpi Apuane è stato assegnato al gruppo montuoso solo in età napoleonica: un tempo la Pania veniva chiamata "Pietrapana" in quanto questi monti erano stati abitati per nove secoli dagli Apuani, una tribù ligure e la catena montuosa, ma soprattutto la sua vetta per eccellenza, aveva preso il nome da questi antichi abitatori "Pietrae Apuanae", cioè monti degli Apuani.
Tra i primi scienziati e personalità importanti a salire sulle pendici della montagna vetta ricordiamo il botanico Bacone nel 1600, il naturalista e medico Antonio Vallisneri, nativo di Trassilico paese della valle della Turrite di Gallicano, che nel 1705 la definì "Un monte asprissimo, sterile, nudo, noto appena alle fiere" (tanto per avere un'idea di cosa si pensasse a quei tempi!), l'abate Leonardo Ximenes, geografo, matematico e fondatore dell'osservatorio astronomico fiorentino a lui intitolato (l'Osservatorio Ximeniano), nel 1747 raffigurò in una incisione in rame la neve da lui osservata nella Buca della Neve della Valle dell'Inferno, Augusto di Sassonia che tenta di salirvi nel 1853, Utterson Kelso nel 1871 e l'inglese Douglas W.Freshfield che vi sale nel 1883 e in un "Alpin Journal" cita la meravigliosa esperienza fatta nel mese di maggio di quell'anno salendo in vetta alla montagna..

RIFUGI ALPI APUANE:

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La Pania della Croce (m.1859) è la regina delle Alpi Apuane tanto che un tempo questa catena montuosa veniva identificata come Panie dal nome della sua montagna più nota, mentre l’attuale denominazione di Alpi Apuane è stato assegnato al gruppo montuoso solo in età napoleonica: un tempo la Pania veniva chiamata “ Pietrapana ” in quanto questi monti erano stati abitati per nove secoli dagli Apuani, una tribù ligure e la catena montuosa, ma soprattutto la sua vetta per eccellenza, aveva preso il nome da questi antichi abitatori “Pietrae Apuanae”, cioè monti degli Apuani.
Freshfield che vi sale nel 1883 e in un “Alpin Journal” cita la meravigliosa esperienza fatta nel mese di maggio di quell’anno salendo in vetta alla montagna.
Fatta questa doverosa premessa (è sempre bene sapere cosa si va a calpestare nelle nostre escursioni) cominciamo con l’affermare che questa escursione ha inizio dalla Foce del Piglionico (m.1150) cui si giunge da Gallicano passando per Molazzana e seguendo le indicazioni per il Rifugio “Rossi” e l’Alpe di S.Antonio: 2 km prima di giungere a questo paese si prosegue dritti lungo la sterrata (indicazioni sempre per il rifugio) nota come Strada delle Rocchette perché conduce ad una palestra di roccia posta su un gruppo di roccioni alla pendici orientali della Pania Secca e, infine, perveniamo al Piglionico: qui una cappella ricorda un gruppo di partigiani sopraffatti il 28 agosto 1944 dai tedeschi nelle loro postazioni poste sul Monte Rovaio che è proprio qui di fronte.

Il portale della Toscana
A due passi dal Pizzo d'Uccelllo e dal monte Pisanino, in uno scenario di irripetibile bellezza, il rifugio Guido Donegani è una piacevole sorpresa per chi ama la montagna ed in particolare le Alpi Apuane.
Aperto circa 50 anni fa dalla società Montecatini, che lo utilizzava come alloggio per i lavoratori delle cave, nell'ottobre del 2005 è stato completamente ristrutturato e trasformato in un rifugio "ricco di charme": l'ambiente è antico e moderno al tempo stesso, confortevole e soprattutto familiare.
L'albergo, e il ristorante, «Il Pisanino», che prende il nome dalla cima più alta delle Alpi Apuane, è stato fondato negli anni '60 dalla famiglia Brega.
Situato nel cuore della Garfagnana, esattamente a Piazza al Serchio, a breve distanza dalle Alpi Apuane, l'albergo il Pisanino conta 20 camere, tutte dotate di bagno con doccia, televisione, telefono (continua) .
In direzione Est poi è quasi sempre visibile la catena delle Alpi Apuane..
A 12 km si trovano le Terme di Equi, nota località termale all'interno del Parco delle Apuane, famose nel mondo per le cave di marmo (continua) .

Il Portale della Toscana
A due passi dal Pizzo d'Uccelllo e dal monte Pisanino, in uno scenario di irripetibile bellezza, il rifugio Guido Donegani è una piacevole sorpresa per chi ama la montagna ed in particolare le Alpi Apuane.
Aperto circa 50 anni fa dalla società Montecatini, che lo utilizzava come alloggio per i lavoratori delle cave, nell'ottobre del 2005 è stato completamente ristrutturato e trasformato in un rifugio "ricco di charme": l'ambiente è antico e moderno al tempo stesso, confortevole e soprattutto familiare ..
Che ci sia la neve o no, qui arrivano coloro che vogliono staccare con l'ambiente metropolitano e passare qualche giorno di relax in mezzo alla natura delle Alpi Apuane..
La gestione del rifugio è affidata a Giuliana Angeli e al marito Mario Coppa, che nel mare delle Apuane sono arrivati portandosi dietro l'esperienza del mare vero della Versilia, dove hanno condotto vari locali nel settore della ristorazione.
Come primi da non perdere i tortelli con ripieno di carne conditi al ragù, i tortelli al pesce della Versilia, gli spaghetti alla Donegani (pasta al sugo, i cui ingredienti costituiscono il segreto del rifugio), i taglierini con i fagioli (anche questa ricetta segreta).

Le montagne della Garfagnana - Alpi Apuane e Appennino Tosco Emiliano
La Pania della Croce è considerata la regina delle Apuane ed è certamente una meta obbligata per gli amanti della montagna.
La via piu' battuta per arrivare sulla cima è quella che parte da Piglionico, località posta nel comune di Molazzana:si parte da quota 1150 mt attraversando un bosco di faggi lungo il sentiero CAI n.7 che ci conduce, dopo una marcia di circa 1h30, al rifugio Rossi.
Da qui seguendo il sentiero CAI n.126, si raggiunge la valle dell'Inferno e successivamente una ripida pietraia al termine della quale, dopo circa 1h30 di cammino, ci troviamo prima sul crinale e poco dopo sulla cima della Pania: il panorama è tra i più belli che si possano vedere spaziando dalla riviera della Versilia, all'intera catena delle vicine Apuane.
Per raggiungere la cima si parte dal rifugio Donegani, a circa 5 km dal paese di Gramolazzo, raggiungibile in macchina.
Superato questo ultimo ostacolo ci troveremo sul crinale e poco dopo sulla vetta dominando tutte le cime delle Apuane.

WWF Firenze - Escursioni - Calendario 2001 - Parco Regionale delle Alpi Apuane: Pania Secca
Proseguendo si giunge sui prati panoramici del rifugio Rossi (1609 m.t.).
Dalla cima della Pania si può ammirare un maestoso panorama a 360 gradi che ingloba sia le Alpi Apuane, sia l'Appennino Tosco-Emiliano.
Tornati al rifugio Rossi, si scende per il sentiero di andata.
Le Alpi Apuane Il nome 'alpi' dato a tale massiccio è giustificato dalle strapiombanti pareti, dalle strette valli, dalle creste affilate e dalle cime rocciose.Altra caratteristica delle Apuane sono la straordinaria ricchezza in antri, grotte e pozzi di origine carsica che ne fanno una delle zone più interessanti d'Europa dal punto di vista geologico (basti ricordare l'Antro del Corchia con uno sviluppo di circa 60 km di gallerie).
Dal punto di vista botanico le Apuane contengono in uno spazio relativamente ristretto circa due terzi della flora italica; inoltre sono presenti anche non poche specie endemiche.

La rivista del Trekking - Anello tra Stazzema e il Rifugio Forte dei Marmi - Itinerari - Percorsi ed escursioni a piedi e in bicicletta
Home Itinerari Anello tra Stazzema e il Rifugio Forte dei Marmi Anello tra Stazzema e il Rifugio Forte dei Marmi .
Un bel percorso immerso nel cuore delle Alpi Apuane che compendia le bellezze della Versilia con il carattere aspro di queste montagne, qui ben rappresentate dal monte Nona con la sua strapiombante parete e dal Procinto, che con la sua mole completamente verticale è stato per secoli creduto di origine diabolica..
poco prima del paese di Stazzema, su un tornante a sinistra, troviamo le indicazioni per il rifugio Forte dei Marmi.
Un bel percorso immerso nel cuore delle Alpi Apuane che compendia le bellezze della Versilia con il carattere aspro di queste montagne, qui ben rappresentate dal monte Nona con la sua strapiombante parete e dal Procinto, che con la sua mole completamente verticale è stato per secoli creduto di origine diabolica.
5 e 6, con le indicazioni per il callare del Matanna e il rifugio Forte dei Marmi.
Qui troviamo anche un buon numero di indicazioni; optiamo per il rifugio che raggiungiamo proseguendo nella direzione di marcia avuto fino adesso, evitando al successivo bivio di andare in salita verso il callare del Matanna (cosa che peraltro consigliamo anche se fuori dal nostro percorso).