Le scoperte scientifiche, tecniche, le
innovazioni sociali ed altro del secolo XIX (1800)

LE MACCHINE STRADALI E LA MOTORIZZAZIONE CIVILE
2a parte

La storia di un'invenzione può essere paragonata alla crescita d'un organismo vegetale che, durante la sua crescita, può incontrare molti ostacoli fino a che si sviluppi, come un' albero che viene divelto solo da venti impetuosi, oppure un fiore che non è stato impollinato perché l'ape che doveva impollinarlo non ha trovato la strada. I mille incidenti che possono succedere durante la crescita d'un organismo possono considerarsi le avversità fino a che un'invenzione arrivi al successo. Il perseverare nello studio, nelle modifiche da parte dell'inventore molte volte porta ad una nuova invenzione come il Telegrafo. In conclusione perché una o più idee si sviluppino occorre che molte persone si dedichino alle sue ricerche. Allo stesso modo il Telegrafo non e' da considerarsi un'idea che possa venire a chiunque, ma deve considerarsi un lavoro svolto da molti e per la cui crescita (come per una pianta) ci sono voluti molti anni fino ad ottenere un organismo completo e perfetto. Per la riuscita finale di un'invenzione è necessario analizzare chi precedentemente vi ha studiato e senza i quali l'invenzione non ci sarebbe stata. L'Inventore che riuscirà a raccogliere tutte le idee dei suoi predecessori e metterle in pratica sarà colui che si prenderà tutti gli onori ed il merito. Ruggero Billeri

1765

  NASCE LA MACCHINA A VAPORE    
    MONTGOLFIER  COMPIE IL PRIMO VOLO CON PALLONE FRENATO  

1783

1796

  LITOGRAFIA NUOVO PROCEDIMENTO DI STAMPA    
   

ALESSANDRO VOLTA INVENTA LA PILA ELETTRICA

 

1800

1810

  CIBI SOTTO VUOTO    
   

FRANCOIS DE LARDEREL  SFRUTTA I SOFFIONI BORACIFERI TOSCANI DI VOLTERRA - Il “Ferdinando I°” è il primo piroscafo a vapore del Mediterraneo e fa il viaggio inaugurale da Napoli a Marsiglia

 

1818

1820

  ESPERIMENTI E MACCHINE DI FILATURA MECCANICA    
   

ALESSANDRO MANZONI
INIZIA A SCRIVERE IL ROMANZO "FERMO E LUCIA"

 

1821

1824

  I TELAI JACQUARD A SCHEDE PERFORATE  PER DISEGNI SU TESSUTO VENGONO INTRODOTTI NELL'INDUSTRIA TESSILE LOMBARDA    
   

IN INGHILTERRA CIRCOLA IL PRIMO TRENO SULLA STOCKTON-DARLINGTON

 

1825

1826

  NASCE A MILANO LA PRIMA COMPAGNIA DI ASSICURAZIONI CONTRO I DANNI DAGLI INCENDI, SULLA VITA  E PER LE RENDITE VITALIZIE    
   

IL PRIMO BATTELLO A VAPORE FA SERVIZIO SUL LAGO MAGGIORE

 

1826

1827

  NASCE  A TORINO LA CASSA DI RISPARMIO    
   

IL PRETE G. COTTOLENGO PROGETTA L'OSPEDALE PER I POVERI

 

1827

1829

  CREMONA: VIENE INAUGURATO DA FERRANTE APORTI IL PRIMO ASILO    
   

Apre la linea Liverpool-Manchester, con la locomotiva Rocket di Stephenson (velocità di 48 km/h).

 

1830

1831

  NOBILI E MELLONI PRESENTANO A PARIGI ALLA ACCADEMIA DELLE SCIENZE IL PRIMO TERMOMETRO  A TERMOCOPPIE    
   

 Telegrafo galvanometrico sperimentale C.F. Gauss G.E. Weber

 

1832

1832

  LUIGI GIURA PROGETTA IL PONTE A CATENARIA IN FERRO SUL GARIGLIANO    
   

REVOLVER COLT A TAMBURO

 

1835

1836

  BRUCIA IL TEATRO LA FENICE A VENEZIA    
   

Napoli Portici

 

Telegrafo a quadrante Cooke Charles Weatstone - Relè Joseph Henry - Primi esperimenti d'illuminazione pubblica a gas a Napoli e Torino
 

   

1837

     

1838

  Esperimenti con scariche elettriche in gas rarefatti Michael Faraday - Telegrafo con un filo K. Steinheil    
   

E' INAUGURATA LA PRIMA LINEA FERROVIARIA NAPOLI PORTICI

 

1839

1839

  Effetto fotovoltaico Alexandre Becquerel DAGHERROTIPIA: NASCE LA PRIMA FOTOGRAFIA - AL VIA I CONGRESSI ANNUALI DEGLI SCIENZIATI - PROCESSO DI VULCANIZZAZIONE DELLA GOMMA DI GOODYEAR -    
   

AL II CONGRESSO DEGLI SCIENZIATI A TORINO, Charles Babbage presenta un moderno calcolatore (analytical engine) in grado di fare calcoli

 

1840

   

Il motore differenziale N.2 di Charles Babbage pesava tre tonnellate, non aveva parti elettroniche e calcolava i valori dei polinomi del settimo grado con la precisione di 31 cifre decimali. Questo calcolatore meccanico aveva più di 4.000 componenti ed era azionato a mano. Se tutto ciò può stupire, è incredibile sapere che è stato progettato nel 1847! ... http://www.carloelce.it/motore_babbage/motore_babbage.htm 

   

1840

  NASCE A NAPOLI L'OPIFICIO DI PIETRARSA PER I MATERIALI FERROVIARI    
   

INIZIANO I COLLEGAMENTI NAPOLI-PALERMO CON BATTELLI A VAPORE

 

1841

1842

  VERDI ESORDISCE A MILANO ALLA SCALA CON IL NABUCCO    
   

Diffusione del telegrafo a codice Morse

 

1844

1846

 

INAUGURATO IL PONTE FERROVIARIO VENEZIA-TERRA FERMA

   
   

NASCE LA MACCHINA PER CUCIRE

 

1846

1847

  Prima linea telegrafica italiana Pisa-Livorno    
   

CARLO ALBERTO ISTITUISCE IL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE DOPO AVER CONSULTATO FERRANTE APORTI - NASCE LA ROTATIVA

 

1847

1848

  FINISCE LA DISCRIMINAZIONE RELIGIOSA CONTRO I VALDESI - I GESUITI VENGONO CACCIATI DAL PIEMONTE    
   

MEUCCI STUDIA UN COLLEGAMENTO TELEFONICO

 

1854

1851

  ENTRA IN FUNZIONE IL SERVIZIO POSTALE PIEMONTESE CON I FRANCOBOLLI E IL TELEGRAFO - Rocchetto di Ruhmkorff -  NASCE IL FRIGORIFERO    
   

NASCITA DEL DIRIGIBILE

 

1852

1852

  LA LINGUA ITALIANA SOSTITUISCE IL LATINO NELLE UNIVERSITA'    
   

NASCONO LE SOCIETA' OPERAIE DI MUTUO SOCCORSO

 

1853

1854

  PRIMO CAVO SOTTOMARINO DI TELEGRAFIA FRA CORSICA SARDEGNA E GENOVA CON INOLTRO TORINO PARIGI    
   

Tubo a raggi catodici (prototipo) -pompa produzione del vuoto Heinrich Geissler

 

1855

1856

  LUIGI PALMIERI DELL'OSSERVATORIO VESUVIANO INVENTA IL SISMOGRAFO    
   

GERMANO SOMMEILLER COSTRUISCE LA PRIMA PERFORATRICE PNEUMATICA AD ARIA COMPRESSA (VEDI SOTTO FREJUS) - NASCE L'ASCENSORE

 

1857

         

1859

  Esce "L’origine della specie attraverso la selezione naturale": per merito di Charles Darwin (1809/1882) vede la luce la teoria dell’evoluzione per selezione naturale. E' una vera e propria rivoluzione culturale; nel 1871 segue "L’origine dell’uomo e la selezione sessuale"

Antonio Meucci

Così venne trattato Darwin dalla critica scientifica

   
         
   

NASCE COL DECRETO CASATI LA SCUOLA OBBLIGATORIA

 

1859

1862

  VIENE FONDATO IL POLITECNICO DI MILANO    
   

NEGLI STATI UNITI IN GUERRA (CONFEDERAZIONE DEL SUD) SI COSTRUISCE IL PRIMO SOMMERGIBILE

 

1863

1864

  ANTONIO PACINOTTI PRESENTA  L'ANELLO PER MACCHINA ELETTROMAGNETICA    
   

E' ISTITUITO IL GRATUITO PATROCINIO IN TRIBUNALE - NASCE A MILANO IL QUOTIDIANO ECONOMICO IL SOLE

 

1865

1866

 

Posa del primo cavo telegrafico transatlantico

 

 

   

NASCE LA MACCHINA PER SCRIVERE

 

1868

1869

  SCOPERTA DELLA CELLULOIDE - VIENE APERTO ALLA NAVIGAZIONE IL CANALE DI SUEZ. PER L'OCCASIONE VERDI E' INCARICATO DI COMPORRE UN'OPERA (AIDA)    
   

IL'11 NOVEMBRE NASCE  VITTORIO EMANUELE FIGLIO DI UMBERTO  I RE D'ITALIA - Freni ad aria compressa di George Westinghouse per treni

 

1869

1871

  Antonio Meucci ottiene un brevetto provvisorio sulla sua invenzione, il telettrofono -

VIENE INAUGURATO IL TRAFORO FERROVIARIO DEL FREJUS

   
         
   

   
         
   

VIENE FONDATA LA PIRELLI

 

1872

1876

  Meucci non trovando finanziatori non rinnova il brevetto e Alexander Graham Bell se ne impadronisce per creare l'industria telefonica    
   

NASCE IL 1° MOTORE A SCOPPIO (esperimenti italiani dal 1853) - NASCE IL CORRIERE DELLA SERA

 

1876

1878

  E'  INTRODOTTO NELLE SCUOLE L'INSEGNAMENTO DELLA GINNASTICA - FORLANINI SPERIMENTA IL SUO ELICOTTERO    
   

Microfono a carbone Thomas Alva Edison

 

1879

1880

  ALESSANDRO CRUTO SPERIMENTA LAMPADINA CON FILAMENTO AL CARBONIO    
   

INAUGURAZIONE CENTRALE ELETTRICA DI MILANO

 

1883

1884

  Rivelatore di onde elettromagnetiche (coherer) Temistocle Calzecchi Onesti - Televisione meccanica (Elektrisches Teleskop) Paul Nipkow - NASCITA DELLA STILOGRAFICA - FONDATA LA EDISON    
   

GALILEO FERRARIS SCOPRE I PRINCIPI DEL MOTORE ELETTRICO - BERNARDI MONTA UN MOTORE A SCOPPIO SU UNA BICICLETTA - FONDATA LA BREDA

 

1885

1886

  LEGGE CONTRO IL LAVORO MINORILE - NASCE LA COCA COLA    
   

COSTRUITA LA PRIMA AUTOMOBILE A SCOPPIO DOPO LA SCOPERTA DELLA VULCANIZZAZIONE DELLA GOMMA - Sperimentazione onde elettromagnetiche Heinrich Rudolph Hertz

 

1887

1888

  Rivelatore di onde elettromagnetiche (coherer) Désiré Edouard Branly - NASCE LA PRIMA REGISTRAZIONE FONOGRAFICA (RULLO) - DUNLOP INVENTA IL "PNEUMATICO" (quello non pieno da gonfiare) - FONDATA LA MONTECATINI - NASCE LA CALCOLATRICE    
   

I SULTANI SOMALI DI OBBIA E MIGIURTINA ACCETTANO IL PROTETTORATO ITALIANO

 

1889

         
   

fiat 3,5 hp 1899

http://cronologia.leonardo.it/invenzio/tab000.htm  storia delle invenzioni http://www.aising.it/docs/atticonvegno/p147-156.pdf   storia della luce e della illuminazione

Così vedevano (nel 1900) la Tv via cavo

   
   

 e/o la videotelefonata dei giotni nostri

   

1890

  INIZIA LA CELEBRAZIONE DELLA FESTA DEI LAVORATORI (1 MAGGIO)    
   

 COMUTAZIONE TELEFONICA AUTOMATICA Almon Brown Strowger - ESPERIMENTI DI FOTO A COLORI - NASCE IL FUCILE CARCANO A RETROCARICA DETTO 91 -Tubo a raggi catodici H.R. Hertz

 

1891

1893

  ENTRA IN FUNZIONE FRA MONZA E MILANO IL TRAM ELETTRICO    
   

PRIMA GARA CICLISTICA LIEGI BASTOGNE LIEGI - PRESSO LA DIREZIONE DI STATISTICA VIENE INSTALLATA LA PRIMA TABULATRICE HOLLERITH (siamo "quasi" al computer)

 

1894

1895

  Telegrafia senza fili (Radiotelegrafia) Guglielmo Marconi - NASCE LA BIENNALE D'ARTE DI VENEZIA - NASCE IL CINEMA DEI FRATELLI LUMIERE    
   

NASCE LA GAZZETTA DELLO SPORT BISETTIMANALE - PRIME OLIMPIADI DELL'ERA MODERNA . CINETOGRAFO DI FILOTEO  ALBERINI - BREVETTO DI MARCONI "A LONDRA" SULLA TELEGRAFIA SENZA FILI

 

1896

 

1897

  TUBO A RAGGI CATODICI (oscilloscopio) Karl Ferdinand Braun    

 

 

IL GENOA CONQUISTA IL PRIMO SCUDETTO DI CALCIO - FERDINANDO BOCCONI, IN MEMORIA DEL FIGLIO CADUTO AD ADUA, FONDA L'UNIVERSITA' D'ECONOMIA OMONIMA A MILANO - FORNI ELETTRICI PER FONDERIE - TECNOMASIO ITALIANO-

 

1898

1899

 

NASCE LA FIAT

   
   

LA MOTORIZZAZIONE CIVILE - GLI AUTOMOBILI E ALTRO

   

1900

GLI AUTOMOBILI: l'approfondimento che qui sviluppiamo serve per avere un quadro più preciso delle tecnologie dell'epoca e dello sviluppo dell'industria motoristica applicata alla navigazione e alla locomozione civile di terra e nel breve anche militare. Esisteva già una locomozione aerostatica ma se ne parla in altra sede (alla data indicata non esisteva il volo nella accezione del fratelli Wright). Pur sembrando anche una divagazione sulle fonti energetiche questo paragrafo non vi appartiene poiché all'epoca ciò non era ancora un problema (se mai lo diverrà nel periodo intercorrente fra le due guerre: La grande guerra era stata combattuta su molti versanti delle materie prime e il Petrolio (con la gomma) erano di questi). Le fonti energetiche utilizzate fino a questo momento erano il vento, il vapore, l'elettrico (su treni e tram) e da pochi anni un distillato del petrolio noto come benzina in motori detti a scoppio o endotermici. Una macchina similare (o quasi) ma di portata e lunghezza minoreA sua volta il vapore (esotermico) si generava con vari combustibili come il carbone, etc... per l'impiego su treni e navi: In un motore esotermico può essere utilizzato qualsiasi combustibile (legna, carta, sansa, carbone, metano, etc), sotto qualsiasi forma (solida, liquida, gassosa) avendo naturalmente ben presente il luogo deputato a contenere la fiamma. Esiste un altro motore esotermico quasi sconosciuto, ma ripreso in tempi recenti per la sua ecovalenza che si chiama Stirling (http://it.wikipedia.org/wiki/Motore_Stirling) capace di sfruttare una differenza termica a volte esigua per espandere gas. Secondo le nostre scontate conoscenze l'auto è invece, da sempre, a benzina, ma così non è e lo narreremo partendo in calce da un piccolo articolo della Domenica del Corriere del novembre 1902 che illustrava l'inaugurazione di una linea postale fra Norcia e Spoleto con automobili (corriere) a vapore capaci ognuna di 20 viaggiatori di I e II classe. E' assodato che stiamo parlando per l'800 di produzioni di prototipi o piccole serie in officine che hanno solo apparentemente l'aspetto della grande industria. Occorrerà arrivare a Ford (marchio dal 1901) per vedere la catena di montaggio (7 ottobre 1913). Naturalmente l'autocorriera appartiene già alla famiglia dei mezzi pesanti.

 
 

L’ "auto elettrica" (a batteria) tenne l’onore delle cronache per un certo tempo favorita da alcune “manchevolezze” della gestione a benzina come l’accensione a manovella (ma anche l’accensione della caldaia a vapore e la messa in pressione di questo richiedevano tempo e fu modificato più volte), il costo di costruzione ed altro che chiariamo di seguito. L'industria motoristica che si stava sviluppando nell’endotermico industrialmente con catene di montaggio che ne facevano calare i costi, e alcuni perfezionamenti tecnici come la frizione passata da cinghie a cono nel 1899 poi a disco, cosi il cambio e la trasmissione (la 3 ,5 HP Fiat a benzina del 1899 aveva il cambio a tre marce senza retromarcia e dotato di dispositivo di ruota libera, la frizione a cono e la trasmissione a catena) stavano spiazzando i possibili concorrenti del motore a benzina che erano rimasti ben pochi. Non ultimo la prima vera crisi capitalistica e petrolifera in un momento di stanca della individuazione di nuovi pozzi e la quantità di benzina disponibile. La benzina è un prodotto della raffinazione del petrolio e nei vecchi impianti dell'800 usciva il Kerosene per l'illuminazione e la benzina (10%) che con una industria automobilistica agli albori era allora in eccesso (e pericolosa da maneggiare: diceva che questo pericoloso eccesso venisse smaltito nel fiume: e pensare che oggi fa la gioia di tanti governi). L'incremento della motorizzazione ai primi del 900 a sua volta la rese insufficiente e fu necessario trovare (oltre che nuovi pozzi) nuovi sistemi di raffinazione (Cracking) che per una serie di coincidenze non furono pronti prima del 1913.

Quando arrivò il motore a scoppio si può dire che l’auto elettrica fosse già maggiorenne perché poteva già contare su oltre 20 anni di vita da quando erano stati inventati gli accumulatori al piombo nel 1869, che avevano però un difetto tecnico, erano pesantissimi (si portavano via in genere metà del peso dell’auto) e la velocità reale non superava i 30/40 km all’ora sia per le condizioni delle strade che per la sicurezza dei passanti e del traffico animale che conviveva. Nei centri abitati i primi codici della strada poi imponevano velocità molto più basse e ciò favoriva i motori elettrici. Possiamo dire che auto elettrica uguale auto da città o da donna fosse già uno slogan corrente. Le automobili elettriche erano preferite rispetto alle altre perché erano silenziose, non vibravano, non emettevano sgradevoli odori e non avevano nemmeno il cambio. Tra il 1899 e il 1900, negli Stati Uniti le auto di tipo elettrico furono in assoluto le più vendute. Il modello più noto era la Detroit Electric http://www.detroitelectric.org/  : si conoscono altri prototipi o piccole produzioni da Bollee, la "Jamais contente" dalla aerodinamica forma di siluro, da Ferdinand Porsche che per primo tentò la strada del veicolo ibrido utilizzava due motori a benzina De Dion Bouton da 3,5 HP e due generatori da 1,8 kw, che alimentavano due motori elettrici da 2,5 Cv. Il veicolo pesava 1700 kg e poteva raggiungere i 90 km/ora: si aggiudicò il primo premio all'Esposizione Universale di Parigi del 1900. Nell'anno successivo ne fu decisa la produzione in serie con motori Daimler Benz. Anche in Italia non mancarono le iniziative. La Società Italiana Veicoli Elettrici Turrinelli costruiva a Sesto San Giovanni veicoli industriali e taxi elettrici. Sulla "Domenica del Corriere" del 19 luglio 1903 compare il Cardinal Ferrari in visita pastorale sulla sua vettura elettrica, guidata dallo stesso Gino Turrinelli.

 
 

L'AUTO A VAPORE

Ma torniamo all'ultimo sfidante del motore a benzina: Le auto a vapore e quelle elettriche inizialmente superarono nelle vendite (per i motivi già esposti) quelle a benzina. L’auto a vapore sopravvisse molti anni ancora al boom benzina pur finendo relegata ai camion e mezzi pesanti. Il motore endotermico ha un rendimento operativo compreso tra il 15 ed il 30% mentre le prime auto a vapore avevano un'efficienza che era la metà. Il problema più grosso delle auto a vapore era il condensatore o radiatore per ridurre le dispersioni di vapore e acqua (e i conseguenti rifornimenti) che aumentava il peso dell’automobile e la caldaia. L’avviamento naturalmente era di tipo ferroviario, prima bisognava mandare in pressione il bollitore. Per risolvere questo, fu sviluppato un tipo di caldaia in cui i tempi di raggiungimento della temperatura di esercizio erano molto più brevi rispetto a quelli di una tradizionale, dato che scaldavano una piccola quantità di acqua per fornire al propulsore l'energia sufficiente per far partire il veicolo. Nel caso di automobili a vapore prodotti dalla Doble, era presente anche un sistema di accensione per bruciatori che funzionavano a gasolio(escamotage tipo gli accendi fuoco dei barbecue). Il radiatore, che nel complesso aveva piuttosto la funzione di condensatore del vapore, era più grande di quelli a motore endotermico. L'automobile a vapore aveva comunque molti vantaggi: il “motore” (escluso il generatore di vapore) era infatti molto più piccolo e leggero di quello a combustione interna, era silenzioso e meno inquinante. Sebbene le prime applicazioni del vapore nella movimentazione di veicoli sono state tentate nel XVII secolo, fu l'avvento del motore a vapore ad alta pressione, inventato nella seconda metà del XIX secolo, che rese possibile la realizzazione pratica di questa tecnologia. Le limitazioni tecniche nella fabbricazione e le pessime condizioni delle strade dell'epoca ritardarono la produzione di “automobili a vapore” adatte al trasporto di persone. In pratica si sarebbe potuta fare la spedizione dei mille in automobile.
Da Wikipedia e da altre fonti

 
 

La prima autovettura a vapore moderna italiana (dopo il carro Cugnot 1769) in grado di circolare lungo le strade fu inventata da Innocenzo Manzetti nel 1864. Secondo le cronache dell'epoca, aveva l'aspetto di un furgone. Nella parte anteriore del veicolo erano presenti il camino dei gas di scarico ed il motore monocilindrico, sopra il quale era posizionata la caldaia. La trazione era anteriore, e la panchina su cui potevano trovare spazio i passeggeri era posizionata nella parte posteriore della vettura. In Gran Bretagna già dagli anni 30 dell’800 esistevano servizi pubblici a vapore http://www.engwonders.byethost9.com/e059.html  la cui concorrenza coi nuovi servizi ferroviari in tratte di agevole costruzione impedì il loro sviluppo. Si ricorda in Italia anche la locomotiva stradale del generale piemontese Bordino presentata nel 1836 e oggi conservata nel Museo dell’Automobile di Torino (a dx). I veicoli a vapore di Amédée Bollée, La Bollée Obeissante: Dal 1873 al 1883, Amédée Bollée costruì a Le Mans una serie di veicoli mossi con motore a vapore che erano in grado di trasportare da 6 a 12 persone. Le caratteristiche di queste vetture le facevano assomigliare alle automobili che sarebbero state prodotte poco dopo, e ciò le distingueva dagli altri veicoli a vapore fabbricati all'epoca.
I veicoli a vapore De Dion-Bouton:
http://serviside.blogspot.it/2011/11/land-tugs-de-dion-bouton-steam-bogie.html  Lo sviluppo di una caldaia (Léon Serpollet) che era caratterizzata dalla riduzione del tempo necessario per raggiungere le condizioni operative portarono alla realizzazione di tricicli e quadricicli conosciuti come De Dion-Bouton. Furono veicoli di successo che presero parte anche a competizioni di lunga distanza, ma presto persero il favore del pubblico a causa della concorrenza delle automobili con motore a combustione interna. Ricordiamo che già nel 1899 il Genio ferrovieri ricevette in dotazione un autocarro De Dion Bouton a vapore: si trattava di un grosso veicolo, ma le sue caratteristiche erano già quelle automobilistiche – il motore a vaporizzazione rapida incontrò un certo successo agli inizi dell’automobilismo – anche se fu ancora classificato locomotore stradale, assimilandolo a tutti gli altri più grossi semoventi di questo genere che il Genio Ferrovieri aveva da molto tempo in dotazione per il traino su strada delle artiglierie. Guglielmo Evangelista. La maggior parte delle case automobilistiche fabbricanti questa tipologia di autovettura erano statunitensi, ed erano principalmente localizzate nel New England, dove avevano sede 38 delle 84 aziende produttrici. All'inizio del XX secolo le automobili a vapore conobbero un primo periodo di successo. Nel 1902, negli Stati Uniti, 485 delle 909 registrazioni di nuove automobili erano per vetture a vapore. Pochi anni dopo cominciarono i fallimenti. L'azienda più famosa che costruiva automobili a vapore fu la Stanley, che fu attiva dal 1902 al 1924. Fino al 1905 la Stanley superò nelle vendite le auto con motore a scoppio, e negli Stati Uniti fu seconda solo alla Columbia. Le autovetture della Stanley usavano una caldaia a tubi che forniva la potenza per muovere un motore a due cilindri a doppia azione. Grazie alla grande coppia motrice disponibile a tutti i regimi del propulsore, quest'ultimo era direttamente connesso alle ruote motrici senza l'utilizzo della frizione e del cambio. Fino al 1914, le Stanley scaricavano il vapore esausto nell'atmosfera necessitando quindi frequenti rabbocchi di acqua. Dopo questa data, tutte le Stanley erano dotate di un nuovo sistema di condensazione che riduceva considerevolmente il consumo di acqua. Nel 1906 un modello Stanley, pilotato da Fred Marriott, conquistò il record di velocità terrestre a Ormond Beach, in Florida, registrando una velocità massima di 205 km/h. Fu la prima autovettura che superò i 200 km/h.
La White Model M 40, auto ufficiale del Presidente degli Stati Uniti. La White Motor Company produsse automobili a vapore dal 1900 al 1910, sebbene rimasero sui propri cataloghi fino al 1912. Molte altre case introdussero poi bruciatori a Kerosene. Le vetture a vapore cominciarono a perdere popolarità rispetto alle automobili con motore a combustione interna dopo l'adozione del motorino di avviamento.

 
         
   

Daimler 1898

Tra le cause di sparizione dei mezzi a vapore (meglio degli autocarri pesanti a vapore) si cita in Inghilterra una serie di limitazioni imposte ai veicoli a vapore restrictions on road steam haulage, including speed, smoke and vapour limits, and a 'wetted tax', where the tax due was proportional to the size of the wetted area of the boiler. Successivamente (1933) una tassa stradale proporzionata al peso gravò su quelli a vapore in misura maggiore che i contemporanei endotermici. La botta finale la diede l’anno dopo la tassa sui combustibili che detassò il petrolio a scapito del carbone the Minister for Transport, reduced taxes on fuel oils while raising the Road Fund charge on road locomotives to £100 pounds a year, provoking protests by engine manufacturers, hauliers, showmen and the coal industry. This was at a time of high unemployment in the mining industry, when the steam haulage business represented a market of 950,000 tons of coal annually. John I. Thornycroft & Company was an established marine engineering company that successfully spawned the Steam Carriage and Wagon Company for the production of steam-powered road vehicles. They supplied steam lorries to the British Army, commercial steam wagons and vans, steam cars (for a few years), and buses – London's first powered bus was a Thornycroft double-decker steam bus.    
   

1956 - L’ultimo Sentinel http://es.wikipedia.org/wiki/Archivo:Sentinel_S-6_steam_truck_ca_1956.jpg

Link sopra: a Sentinel S-6 steam truck in Rio Turbio  coal mines, Santa Cruz, Argentina. Those trucks were the last series produced in 1949 by Sentinel Waggon Works Ltd., Shrewsbury, England, and nicknamed "chufi" (choofie) by the locals. Fonte Museo Ferroviario "Roberto Galián", Rio Gallegos, Argentina

   
    Uso dell'alcool nelle macchine
http://en.wikipedia.org/wiki/Timeline_of_alcohol_fuel   - http://www21.us.archive.org/stream/denaturedorindus00herruoft/denaturedorindus00herruoft_djvu.txt
http://www.environmentalhistory.org/billkovarik/research/henry-ford-charles-kettering-and-the-fuel-of-the-future/
   
    Il primo servizio regolare di automobili in Italia fra Norcia e Spoleto    
    Il mese scorso (ottobre 1902) fu inaugurato il primo servizio regolare di vetture automobili a vapore fra due comuni italiani, fra Spoleto e Norcia. L'iniziativa spetta alla città di Spoleto. Infatti quel Comune dopo aver municipalizzati i servizi pubblici dell'acqua potabile e della illuminazione, ha voluto municipalizzare anche quello rurale di posta e messaggeria. Perciò non chiese aiuti a quel Padre Eterno che dovrebbe essere il Governo, facendo tutto da sé, offrendo così un esempio a tanti altri Comuni grossi e piccoli che non sanno invece spazzare una via senza invocar aiuti da Roma. Un automobile (maschile) parte dunque adesso tutte le mattine da Spoleto ed un altro contemporaneamente da Norcia, ed entrambi raggiungono in 4 ore la meta opposta sostando alle stazioni di Caprareccia, Forca di Cerro, Grotte, Piedipaterno, Borgo Cerreto, Triponzo, Serravalle e Case di Norcia. L'incontro avviene a Borgo Cerreto. La strada, di 18 chilometri, quantunque con forti pendenze si potrebbe compiere in ore 2.20, ma nel servizio regolare ne impiega 4 per le operazioni postali (ndr. consegna e ritiro dagli uffici postali della corrispondenza e dei pacchi), il carico e scarico delle piccole merci, le fermate per i passeggeri coi relativi bagagli o mercanzie, ecc.) La strada costrutta mezzo secolo fa con la spesa di 100,000 scudi, è magnifica per arditezza, condotta come è fra gole anguste e su la montagna (ndr: si presume con ampie curve vista la lunghezza del mezzo), ove sale fino a 732 metri allo spartiacque Forca di Cerro. Prima esisteva una strada incavata su la china rocciosa dei monti. Norcia è un grosso comune di 10,000 abitanti, su la montagna umbra, ridentissimo e celebre pei tartufi neri e pei manipolatori di carni suine detti appunto norcini: parola ancora in uso in molte regioni italiane per indicare i venditori di carni porcine. Gli automobili che fra grandi feste il mese scorso giunsero da Spoleto a Norcia, sono a vapore, come s'è detto, e capaci ognuno di 20 viaggiatori di I e II classe e 4 persone pel servizio. Questa prima linea automobilistica fu stabilita dall'ing. Bernasconi, di Milano, che ebbe primo l'idea d'introdurre in Italia un tipo di automobili da servizio pubblico e con criterio pratico di farli vedere ed esperimentare là dove non arrivano né le ferrovie, né le tranvie. Così l'automobile, da mezzo di locomozione per piacere, comincia ad affermarsi utilmente a beneficio di tutti.    
   

Immagine: ndr: 3 macchine ferme sulla piazza di S. Benedetto a  Norcia ancora oggi intatta (anche la statua è ancora al suo posto): Si nota il camino sul

davanti (in cabina di guida) e presumiamo agli sportelli neri la I classe con strapuntini imbottiti a differenza della II che avrà sicuramente sedili in legno.

   
         
   

PRIMI ESPERIMENTI DI VOLO. DUE ANNI WRIGHT SI ALZA IN VOLO PER 49 SECONDI - GILLETTE BREVETTA IL RASOIO A LAMA SOSTITUIBILE

 

1901

1902

  ELETTRIFICAZION DELLA LINEA FERROVIARIA LECCO-SONDRIO    
   

ALMERICO DA SCHIO COSTRUISCE IL PRIMO DIRIGIBILE ITALIANO - NASCONO LE F.S.

 

1905

1906

  DALMINE E FALCK NELL'ACCIAIO - FONDATA LA LANCIA E L'ALFA    
         
   

 premessa...... Per i nostri antenati, la cottura, il riscaldamento e l’illuminazione erano le tre grandi necessità che nel miracolo del fuoco si fondevano e soddisfacevano tutte. Si fa risalire a 400.000 anni fa una conchiglia riempita di grasso animale poi incendiata a mo' di torcia. Ma si faceva anche con corni e relativi stoppini di fortuna per avere una luce trasportabile e fu così per secoli nelle forme più varie dalla torcia (o fiaccola) di rami ricoperta di bitumi o resine, alla lucerna, alla lampada ad olio in porcellana e vetro di recente memoria. Il successivo passo fu la realizzazione della candela che venne con l'era cristiana. L’uomo cercò di creare una fiaccola di dimensioni più piccole, facile da maneggiare e spostare (sicura), suscettibile di ardere a lungo, di produrre poco fumo e facilmente infiammabile (non c'erano i fiammiferi allora nel senso che conosciamo noi). Mentre nella fiaccola, fiamma e combustibile erano un tutt’uno, nella candela essi furono separati in due frazioni distinte (cera e stoppino). Alla fine del 700 il maggior fabbisogno di luce costituì la molla di questo cambiamento e la teoria della combustione, sviluppata da Lavoisier negli anni '70 del 700, la base su cui operare. Le lampade ad olio dovevano essere costruite in modo da permettere alla fiamma di ricevere una quantità d’aria superiore a quella ricevuta sino ad allora. Fino al 1780/90, tutte le lampade ad olio producevano una luce fioca, molto fumo ed un odore intenso, soprattutto se a bruciare era olio di balena o altri cetacei (in alternativa oli vegetali). Colza (vegetale) e balena (animale) non erano però accessibili a tutti per il costo e per questo motivo la maggior parte della popolazione utilizzò lardo e grasso animale, resto e cascame dalla macellazione e preparazione dei cibi o sanse d'olive.  Per le candele si poteva invece scegliere fra candele di sego (animale), economiche ma fumose e puzzolenti, e candele di cera d'api: luce chiara; ma costose. Candele di spermaceti (balene), luce chiara, brillante e costosa. Attorno al 1823, il francese Chevreul scoprì che il sego era formato da acidi grassi, tra i quali l'acido stearico. Attraverso un procedimento chimico, Chevreul ottenne una massa bianca e dura che chiamò "stearina", luce discreta a basso costo. Per molte famiglie, le candele diventarono accessibili attorno al 1850, quando James Young ottenne cera di paraffina da olio di bitumi. Successivamente la paraffina fu ottenuta direttamente dal petrolio la cui estrazione e raffinazione s'era imposta da poco. L'introduzione dell'illuminazione (e del riscaldamento) a gas rivolto al pubblico (e al privato), a partire dagli inizi dell'800, ebbe invece conseguenze notevolissime sulla vita sociale e mutò radicalmente molte abitudini quotidiane della gente: cambiava il privato, il lavoro, i divertimenti: si accentuava il distacco città-campagna perchè ora la gente si incontrava a ogni ora del giorno e della notte. Il sistema di produzione del gas illuminante venne messo a punto da Samuel Clegg, attraverso la distillazione del litantrace. Sotto l'azione del calore il fossile si trasformava in carbon coke (speciale per fonderie), liberando nel contempo una miscela di gas che, depurata, poteva essere utilizzata per l'illuminazione (distribuita dai gasometri vedi a fianco quelli di Vienna).

LE INVENZIONI E LE SCOPERTE PIU' IMPORTANTI SONO QUI MA CE NE SONO ALTRE DECINE SPARSE NEL SITO

NELLA 3A PARTE L'ENERGIA ELETTRICA, NASCITA E SVILUPPO E I PRIMI TRAFORI ALPINI ... premessa

Il 1° luglio 1905, in presenza di uno stato di salute sempre più precario delle Società private esercenti il trasporto ferroviario, lo Stato  assumeva la titolarità delle ferrovie (FS) in base alla legge n. 137 del 22 aprile 1905 dalle società Mediterranea, Adriatica e Sicula (VITT..EM.).

I gasometri di Vienna in muratura ora eleganti residence

   

Le scoperte scientifiche e le esplorazioni in questo e ad altri capitoli
http://digilander.libero.it/fiammecremisi/schede/progresso.htm 
http://digilander.libero.it/fiammecremisi/schede/scoperte0.htm
http://digilander.libero.it/fiammecremisi/schede/scoperte1.htm
http://digilander.libero.it/fiammecremisi/schede/conquiste.htm
http://digilander.libero.it/fiammecremisi/schede/conquiste2.htm


 

 


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