comiso



Aprili fici 'u sciuri
 

http://digilander.libero.it/comiso

e maju n'appi anuri


CRONOLOGIA
(Verso l'unità d'ITALIA)

comisani@libero.it




COMISO E COMISANI









Verso l'unità d'ITALIA






1817

- Il 15/02/1817 la Corte Ecclesiastica ratificò la decisione presa nel 1816 dal Tribunale della Regia Monarchia, in base alla quale la Chiesa della SS. Annunziata fu elevata al grado di Parrocchia aeque principaliter unita, sotto la cura di un unico parroco con la Chiesa Madre. (1)
- Nel 1817 il Magistrato Municipale tentò di sopprimere l'Oratorio di S. Filippo Neri per impiantarvi una
casa di studi.
(1)
- Sino al 1817 il giurista Giuseppe LEOPARDI CILIA raccolse 147 canti popolari comisani, che furono pubblicati nel 1948, cioè più di un secolo dopo. (3-Romano)
- Intorno al 1817 a Comiso fu fondata l'associazione carbonara (detta vendita) "La Casmene fidente", della quale facevano parte il barone Raffaele Ciarcià, Filippo Bongiorno, maestro Giuseppe Tuminello, Raffaele Distefano (detto minusa), padre Antonio Campanella (detto 'u ffucatu) e padre Francesco Distefano, che aveva la carica di "alta luce".
Le sedute della
vendita si tenevano nell'abbandonato castello dei Naselli.
(1)
1820 - Domenica 21/07/1820 un buon numero di carbonari (detti buoni cugini) e di loro simpatizzanti si riversarono per le vie cittadine inneggiando alla costituzione e all'indipendenza siciliana e gridando contro il re ed i dazi.
Poco tempo dopo il barone Raffaele CIARCIA' fu eletto a capo della
Giunta Provvisoria di salute pubblica.
(1)
- Nel 1820 Giuseppe ZACCO dipinse la tela "S. Agata e S. Pietro" esposta nella Chiesa di S. Leonardo.
(1)
1822 Nel 1822 nella campagna comisana fu ritrovata una pisside d’oro, piena di ostie consacrate, che era stata portata via dal Duomo di Scicli. Successivamente in quel sito fu eretta la chiesetta detta “’u Signiruzzu truvatu”. (3-Bufalino)
1824 Nel 1824 la Cartiera subì un secondo incendio. Poiché i danni non erano stati gravi potè presto tornare a funzionare. (1)
1825 - Nel 1825 il can. Biagio Guastella della Chiesa Madre andò dal vescovo Amorelli per attaccare la legittimità della Transazione del 1814 e, di conseguenza, l'erezione a parrocchia della Chiesa della SS. Annunziata.
Il vescovo non accettò le proteste del can. Guastella e lo rimproverò piuttosto animatamente. Inoltre, poiché il can. Guastella aveva reagito in modo violento al rimprovero, lo sospese
a divinis e lo fece rinchiudere nella prigione del vescovado.
(1)
- Con
lettera osservatoriale del 23/04/1825 il vescovo Mons. Giuseppe Amorelli approvò la Transazione del 1814, secondo la quale le due chiese maggiori, "aeque principaliter unitae" nella persona d'un unico parroco, venivano a costituire due unità parrocchiali distinte; inoltre definì tutte le contese esistenti tra le due chiese rivali.
(1)
1826 Il 03/05/1826 il vescovo mons. Giuseppe Amorelli, stomacato dall'eterno litigare delle due collegiate, minacciò di scioglierle. (1)
1828 Nel gennaio del 1828 morì il marchese Gioacchino FERRERI. Nato nel 1737, nel 1795 ottenne il titolo di marchese. Nel 1810 fu nominato Presidente del Regio Parlamento Siciliano e nel 1813 Ministro delle Finanze. Fu il creatore della grandezza della Famiglia FERRERI. (1)
1829 - Nel 1829 la Cartiera venne dotata di nuovi macchinari che fecero migliorare la produzione. (1)
- Nel 1829 il principe-conte Naselli, interrompendo una tradizione di circa due secoli, proibì ai mugnai di vendere l’acqua che veniva fuori dai loro mulini. Ciò perché quest’acqua doveva servire alla cartiera del Naselli “a causa delle nuove macchine nella stessa accresciute da un anno a questa parte”. Questa decisione provocò le proteste dei privati danneggiati e dell’amministrazione (Decurionato), a capo della quale era il sindaco Salvatore Pace. (8-Strada)
- Il 07/04/1829 morì il parroco Biagio Fresco, artefice della Transazione del 1814 tra le due chiese maggiori. (11)
1832 Nel 1832 il dott. Giuseppe GUASTELLA in un suo terreno trovò un vaso etrusco, che fu portato ed esposto nel museo di Siracusa. (01)
1834 - Il 26/02/1834 le due chiese maggiori addivennero ad un accordo, secondo il quale la Chiesa della SS. Annunziata poteva fare la processione Pasquale per tutto l'abitato cittadino e la Chiesa Madre poteva celebrare solennemente la festa della Madonna Addolorata nel Venerdì Santo. (1)
- Sino al 1834 un buon numero di devoti comisani il 15 agosto si recava a Camarina per i festeggiamenti in onore di Maria Assunta. Dopo tale data la chiesa dedicata a Maria Assunta fu demolita. (20)
1835 Nel 1835 fu realizzato un nuovo recinto attorno al Fonte Diana. (1)
1836 - Il 22/02/1836 morì Raffaele CIARCIA', barone di Corchigliato, già sindaco di Comiso e capo del partito dei liberali (cronici). Come capo dei cronici gli successe don Giovanni RIZZO. (1)
- Il 24/11/1836 il Comune incaricò il dott. Nunzio DIPIETRO e il dott. Raffaele PERROTTA di preparare l'occorrente per preservare la popolazione dal colera, che si erà già diffuso a Napoli. (1)

1837

- Nel 1837 in Contrada MARGI, presso la sorgente detta Acqua de' Parrini, furono rinvenuti, in sepolcri risalenti alla colonizzazione greca (dal VI secolo A.C. in avanti), alcuni crateri attici a figure nere, che sono conservati nel Museo di Siracusa coi numeri 2408 e 2369. (1-Pace)
- Il 18/05/1837 morì il padre cappuccino Felice CABIBBO. Nato nel 1774, si prodigò nell'istruzione dei giovani. Insegnò Filosofia e Teologia; fu Definitore Provinciale ed ebbe il titolo di Custode Generale. Fu un grande predicatore, noto e richiesto in tutta la Sicilia. (01)
- Il 23/07/1837 (in quel tempo era sindaco il dott. Nunzio Comitini, capo del partito degli anticronici) ci fu una sollevazione contro il Governo borbonico, accusato di diffondere il colera. I capi di questi tumulti erano don Vincenzo Paolino di Ragusa, Salvatore Scifo, Gaetano Caro, Salvatore Blandino, Salvatore Gurrieri (detto cozzo), Carmelo Meli (detto zarba), Salvatore e Giuseppe Parisi; a costoro si erano accodati anche delle donne, tra cui Maria Corallo, Salvatrice Incardona, Pietra Tedeschi e Rosaria Dimartino.
I tumulti, che durarono tre giorni, provocarono gravi danni; poi furono repressi e molti rivoltosi vennero imprigionati. (1)
- Il 28/08/1837 a Comisò scoppiò il colera, che colpì per primi coloro che erano stati imprigionati per la sedizione del mese precedente. In totale a Comiso le vittime del colera furono 342. (1)
- Con le sentenze del 29/12/1837 e dell'01/02/1838 il Tribunale Militare di Siracusa, per la sedizione del luglio 1837, condannò a morte Salvatore Blandino, Salvatore Gurrieri, Filippo Incremona, Salvatore Occhipinti e il latitante Salvatore Scifo; inoltre condannò a molti anni di carcere Vincenzo Dipietro, Carmelo Meli, Rosario Corallo e don Vincenzo Paolino.
Successivamente il re mitigò o cancellò tutte queste pene.
(1)
- Nel 1837 fu istituita la Congregazione di Carità. (1)
- Nel 1837 a Comiso c'erano n. 5 opere di beneficenza: del SS. Viatico, dell'Ospedale, di donna Stefania Gurrieri, di Carmelo Cucuzzella, di Antonino Pisana. (16)
1839 Nel 1839 il Capitolo della Chiesa della SS. Annunziata diede a Giuseppe Sesta da Polizzi l'incarico di eseguire gli stucchi della chiesa. (1)
1840 - Nel febbraio 1840 fu aperto il circolo Galleria di Conversazione. Successivamente divenne Circolo dei civili "Fonte Diana" ed infine Circolo "Biagio Pace". (1)
- Nell'agosto 1840 vicino alla Chiesa della S. Vergine di Monserrato fu aperto un cimitero
(
oggi detto 'u campusantu viecciu), ormai abbandonato. (1)
1841 Nel 1841 furono demoliti alcuni locali del castello per poter costruire sul quel sito il Teatro Comunale, di stile neoclassico, progettato dall'arch. Emanuele GIRLANDO. (1)
Il teatro aveva due file di palchi ed il loggione, una discreta platea e un bellissimo scenario, del quale merita molta ammirazione la pittura scenaria. (01)
1842 Nel 1842 il sindaco dott. Francesco PACE fece causa ai Naselli affinché restituissero le terre (denominate) Comuni al Municipio; la causa fu perduta poiché sin dal 1610 queste terre erano censite a nome dei Naselli. (1)
1843 - Il 02/06/1843, per venire in aiuto dei cittadini più poveri, fu aperto un Monte frumentario, che aveva la dotazione di 100 salme di frumento. (1)
- A partire dal 1843 nella Chiesa di S. Francesco furono eseguiti diversi lavori, tra cui la sostituzione del tetto a capriate con una volta a botte, la chiusura delle antiche finestre e apertura di altre finestre asimmetriche; inoltre furono eseguiti lavori di riparazione nel chiostro, nel quale fu anche rifatto il pavimento con pietra-pece. (4)
1844 - Nel 1844 il territorio di Comiso era costituito da 93 contrade ed aveva un'estensione di 2099,797 salme catastali, pari a circa 3667 Ha (ettari), di cui Ha 50 edificati e Ha 3616 a destinazione agricola. (1) (16)
- Nel 1844 i Comisani proprietari di terre erano 1319 e possedevano terreni per Ha 2998 , mentre i proprietari non residenti a Comiso erano 149 e possedevano terreni per Ha 618.
(16)
- Nel 1844 accanto alla originaria Cartiera entrò in funzione una seconda. Ma nel luglio dello stesso anno tutto il complesso
subiva un ultimo ed irreparabile incendio, che lo distrusse completamente, gettando sul lastrico i cento e più operai.
(1)
- Nel 1844 fu concesso ai nunziatari il piacere di suonare il saluto angelico della sera (l'Ave Maria) a loro talento. (1) (Si concluse così la questione sorta tra le due chiese maggiori nel 1666).
- Con R. Decreto del 28/06/1844, a seguito delle pratiche svolte dal sindaco di Comiso dott. Francesco PACE, S. Croce Camerina fu tolta al Mandamento di Scicli e fu aggregata al Mandamento di Comiso. (1)
1846 - Nel 1846 la dotazione del Monte frumentario fu elevata da 100 a 500 salme di grani. (1)
- Nel 1846 in Sicilia si verificarono una grave carestia e due terremoti. (20)
- Nel 1846 il Decurionato di Chiaramonte, per dar lavoro ai disoccupati, aumentati di numero a causa della carestia, decise di far costruire la strada carrabile Chiaramonte-Comiso. I lavori furono ultimati intorno al 1860. (20)
1847 - Il 28/05/1847 i Canonici della Chiesa Madre, per Breve di papa Pio IX, ottennero l'uso della CAPPA MAGNA, da indossare nelle solennità. (La CAPPA MAGNA è una veste chiusa di seta paonazza con istrascico, il quale viene ripiegato e attorcigliato o sorretto nel fianco sinistro da una fettuccia. Nell'inverso si fodera di pelle di armellino il cappuccio che parte dal petto, mentre nell'estate la fodera è di seta cremisi) (0)
- Nel 1847 nella Chiesa di S. Francesco tutte le pareti del cappellone della cappella-mausoleo dei Naselli - che, secondo il prof. Biagio Pace, avevano una decorazione fatta con stucchi a brillanti colori - furono spicconate e rivestite di gesso, come è ancora oggi. (4)
1848 - Il 02/02/1848 Carmelo COCUZZA, cognato del dott. Nunzio Comitini, scese in piazza sventolando il tricolore e gridando "Viva l'indipendenza siciliana e Pio IX" e "Abbasso Ferdinando", e proclamava, tra gli applausi degli astanti, la decadenza del re Borbone.
Quindi, sostenuto da una moltitudine di liberali, costrinse Giuseppe PELLIGRA, comandante della Guardia Urbana, a prendere in mano il tricolore e a guidare per le vie del paese il corteo dei dimostranti.
(1)
- Il 03/02/1848 fu sciolto il Decurionato (Consiglio comunale) e fu formato un Comitato Provvisorio di sicurezza e tranquilità pubblica, composto da Carmelo COCUZZA (presidente), dott. Giuseppe Leopardi (segretario), prof. Mariano Scilla, dott. Nunzio Comitini, Antonino Spada, arcid. Gioacchino Ferreri, dott. Biagio Pace e altri. (1)
Il sindaco Antonino TROMBINO fu mantenuto nella sua carica.
(16)
- Il 05/02/1848, allo scopo di mantenere l'ordine pubblico e la sicurezza interna, fu istituita a Comiso la
Guardia Nazionale, che fu composta da cittadini probi, possidenti e caldi di amor di patria. Il comando fu affidato a due direttori provvisori, don Filippo SPADA e don Gaetano OCCHIPINTI.
(16)
- Il 20/02/1848 entrò in vigore la riduzione al 50% della
tassa sul macinato.
(16)
- Il 15/03/1848 nella Chiesa del Gesù, tra le ore 14 e le 16, si svolsero le elezioni per il Parlamento di Sicilia. La commissione elettorale era composta da Carmelo COCUZZA, notaio Biagio SALVO e don Rosario CABIBBO. Fu eletto deputato il barone Mercurio Ciminna di Palermo, che ottenne i voti (n. 283) di tutti i votanti comisani.
(16)
- Nel luglio 1848 Salvatore DIGIACOMO partecipò come volontario alla
Spedizione di Calabria sotto il comando del gen. Ribotti.
(1)
- Il 27/07/1848 fu eletto il Consiglio Civico, del quale facevano parte il dott. Nunzio Comitini e i giurati Emanuele Leopardi e Salvatore Girlando. Alla direzione fu posto il dott. Niccolò CABIBBO. (1)
- Il 03/11/1848 l'avv. Isidoro CRISCIONE fu nominato a Palermo capitano giudiziario dell'esercito nazionale. (1)
- Nel 1848 nella Chiesa di S. Francesco fu installato l'attuale organo a 9 registri, realizzato da don Salvatore Battaglia Andronico. (4)
- Nel 1848 vicino al confine con Vittoria c'erano due mulini, uno detto della Bianca e l'altro di Passo d'Ippari; questi due mulini, però, ricadevano nella giurisdizione daziaria di Vittoria. (16)
- Nel 1848 Biagio PACE diede inizio al risorgimento agricolo della contrada Piombo nel Camarinese. (3-Di Stefano)
1849 - Nel 1849, per iniziativa del dott. Nunzio COMITINI, nei pressi della Chiesa della SS. Annunziata fu aperto il circolo Casino Casmeneo. (1)
- Il 15/09/1849 le truppe borboniche riconquistarono la Sicilia. (1)
- Intorno al 1849 fu iniziata la costruzione della strada provinciale Comiso-Vittoria; ma fu interrotta, dopo la costruzione del primo Km, per mancanza di fondi.
La strada fu completata qualche decennio dopo.
(19)
1851 Nel 1851 a Vittoria, per iniziativa del dott. Giambattista Linares, nel convento dei Cappuccini fu fondato un Comitato insurrezionale sotto la guida del vittoriese padre Gaetano La China e del comisano padre Fedele CANNATA, guardiano del convento. A questo Comitato aderì in seguito padre Gaetano Rimmaudo. (1)
1852 Nel 1852 padre Fedele CANNATA, divenuto guardiano del convento dei Cappuccini di Comiso, con l'aiuto del dott. Giambattista Linares vi fondò un Comitato insurrezionale per liberare la Sicilia dal giogo borbonico e napoletano e per darle una Costituente federata con gli altri Stati italiani. Al Comitato aderirono, tra gli altri, i fratelli Bartolomeo e Gaetano OCCHIPINTI. (1)
1854 Intorno al 1854, per l'insipienza dell'amministratore dei beni dei marchesi FERRERI, fu eliminato l'Orto Botanico e il terreno fu utilizzato per produzioni agricole. (01)
1855 Nel 1855 si diffuse un'epidemia di colera, che, dal 31 luglio al 30 settembre, provocò a Comiso 413 morti. (1)
1856 - Nel 1856 il costruttore Paolo PALMIERI iniziò lavori che riguardavano le facciate esterne e la sistemazione interna delle ali occidentale ed orientale del Convento di San Francesco. I lavori furono completati nel 1857. (4)
- In un rapporto della Polizia del 1856 furono indicati gli 11 fondatori della loggia massonica comisana: don Salvatore Monaco Cilio, don Salvatore Galeoto, mastro Turi Girlando, mastro Giuseppe Lena, mastro Giacchino Licitra, mastro Francesco Cicchitto, mastro Emanuele Amore, mastro Suzzu Seminara, mastro Giacchino Garziere, don Ferdinando Farruggio, Peppe Minieco.
(3-Bufalino)
- Nel 1856 l'ing. Francesco SORTINO fu incaricato di progettare la facciata del teatro, posto a lato del castello Naselli. Il progetto prevedeva un portico in stile dorico-siculo con 4 pilastri scanalati ed un frontone triangolare. Il teatro aveva una platea con 108 posti, due ordini di palchi ed una galleria. (9-La Barbera)
1857 - Nel 1857 il Capitolo della Chiesa della SS. Annunziata elesse come Arcidiacono della Collegiata Don Biagio ADAMO. Questi fu l'ultimo Arcidiacono eletto dal Capitolo. (0) (11)
- Nel 1857 i fratelli VACCARO dipinsero la tela "PURGATORIO
", esposta nella Chiesa della SS. Annunziata.
(1)
1858 - Con ordinanza del 16/08/1858 l'arcivescovo mons. Angiolo Rubino disciplinò così la questione (sorta nel 1645) delle processioni dell'ottava del Corpus Domini:
la Chiesa Madre doveva fare le sue processioni nel 1°, 3°, 5° e 8° giorno, mentre la Chiesa della SS. Annunziata doveva fare le sue processioni nel 2°, 4°, 6° e 7° giorno.
(1)
- Nel 1858 il pittore netino Gio. Tanasi restaurò la tela "Assunzione di Maria", dipinta da Narcisus Guidonius nel 1605 per la Chiesa della SS. Annunziata. (1)
- Nel dicembre 1858 furono utilizzati carrettieri comisani e di altri paesi vicini per trasportare vino da esportare allo scalo di Scoglitti, ove erano approdati per rifornirsi circa 30 bastimenti. (19)
1859 - Nell'agosto 1859 Francesco Crispi fu nascosto nel Convento dei Cappuccini col falso nome del negoziante argentino Manuel Paseda. (1)
- Nel 1859, nel territorio di Chiaramonte, fu costituita la borgata di Pedalino da parte di cittadini di Chiaramonte, Comiso e Vittoria, che, avendo preso in enfiteusi i vigneti del chiaramontano barone Melfi di S. Antonino, vi realizzarono le loro abitazioni. (1)
1860 - Il 09/05/1860 morì il giureconsulto dott. Nunzio COMITINI, esponente della destra. Nato nel 1776, fu sommo nella Giurisprudenza; per chiarezza di mente, e per concetti vasti, insuperabile. Sempre pronto al ben fare, amministrò con senno le cose pubbliche. (01)
- Il 16/05/1860, dopo lo sbarco di Garibaldi a Marsala, sulla chiesa di S. Giovanni di Ragusa fu inalberato il tricolore.
Il giorno dopo Giuseppe Savarese portò a Comiso la notizia di tale avvenimento e incitò i Comisani
a far causa comune con la città sorella.
(1)
- La sera del 19/05/1860 la folla, dopo aver distrutto gli emblemi borbonici, intimava a gran voce l'innalzamento del tricolore nei balconi del palazzo civico e chiedeva la formazione del Comitato di Salute Pubblica.
Detto Comitato fu subito costituito; ne fecero parte il marchese Clemente FERRERI
(presidente), il barone Isidoro CRISCIONE (vice presidente), Mariano SCILLA (segretario) e altri 12 deputati scelti tra i vari ceti cittadini.
(1)
- Il 29/06/1860 al Comitato di
Salute Pubblica subentrò il Consiglio Civico, del quale fu presidente il dott. Vincenzo MEZZASALMA e del quale fecero parte i padri cappuccini Fedele CANNATA e Gaetano RIMMAUDO.
Il Consiglio fece partire alla volta di Palermo, per portare aiuto a Garibaldi, dei volontari, tra i quali il sottotenente d'artiglieria Michele Adamo (
detto capperi), il sergente furiere Giovanni Nifosì, il caporale Giuseppe Benenati, Sebastiano Romeo, Francesco Giardina, Luigi di Fede (detto 'u filoci), Francesco Meli, Emanuele Amore, Francesco Rovetto, Antonio Avolino (detto puddu) e Vincenzo Buscema. Però passando per Caltanissetta i volontari furono lì trattenuti e non arrivarono a Palermo. (1)
- Dal 23 al 25 luglio fecero tappa a Comiso i battaglioni (
diretti a Catania) guidati da Nino Bixio; con loro c'erano Menotti Garibaldi, Pasquale Calvi ed il cappellano sac. Testasecca di Salemi, che alloggiarono in casa Ferreri.
Dopo un comizio in Piazza Fonte Diana di Menotti Garibaldi e di Testasecca, altri volontari (tra cui Biagio Cappello, Giuseppe e Giovanni Ferreri-Cocuzzella, Paolo Rosso, Emanuele Ruggieri, Vincenzo, Paolo e Carmelo Spada) si presentarono a Bixio per chiedere di partecipare alla conquista della Calabria e di Napoli.
(1)
- Il 26/08/1860 Carmelo MIRANDA (fautore dei Borboni), spalleggiato da G. Battista CABIBBO (detto privola), cercò di sollevare la popolazione contro l'Amministrazione; questo tentativo non ebbe successo. (1)
- Il 21/10/1860, mentre nelle due Chiese maggiori si cantava il "Veni Creator Spiritus" e le campane suonavano a distesa, nella Chiesa del Gesù si procedette alla votazione per l'annessione di Comiso all'ITALIA di Vittorio Emanuele II.
Su 2751 iscritti nelle liste elettorali, 2740 elettori votarono si, mentre 11 si astennero o non votarono.
Il Comitato del Plebiscito era composto dall'avv. Isidoro CRISCIONE (presidente), dal ciantro Rosario CABIBBO e dal notaio Giacomo CAGNES. (1)
- Nel dicembre 1860 una Commissione (della quale facevano parte il marchese Clemente Ferreri, il dott. Angiolo Pace, il barone Giuseppe Ciarcià-Vitale, Pietro Coglitore ed il prevosto Vincenzo Meli) si recò a Palermo per presentare al re Vittorio Emanuele II il risultato della votazione del Plebiscito a Comiso. (1)







BIBLIOGRAFIA

   

- P. Salvatore Pelligra: CASMENE DEVOTA (0)
- Salvatore Lauretta Cassisi: NOTIZIE STORICHE DI KASMENE, OGGI COMISO (01)
- Fulvio Stanganelli:
VICENDE STORICHE DI COMISO
(1)
- Biagio Pace: VALORI DI VITA PROVINCIALE (2)
- Autori Vari: COMISO VIVA (3)
- P. Filippo Rotolo: COMISO-La Chiesa di S. Francesco d'Assisi (4)
- Giuseppe Raniolo: La Contea di Modica nel Regno di Sicilia (5)
- GUIDA VISUALE DI COMISO a cura di Nunzio Lauretta (edita dal Comune di Comiso) (6)
- Damiano Gaziano: ARAGONA E I SUOI PRINCIPI
(7)
- LA FONTE (periodico dell'Amministrazione Comunale di Comiso) (8)
- LA PROVINCIA DI RAGUSA (periodico bimestrale dell'Amministrazione Provinciale di Ragusa) (9)
- P. Tommaso Blundo: VITA E VIRTÙ DEL PADRE PIETRO PALAZZO (10)
- Mons. Giovanni Battaglia: PIETRE VIVE (11)
-
IL GINNASIO SUPERIORE DI COMISO (edito dall'I.I.S.S. "Giosuè Carducci") (12)
- Luigi Costanzo: I RICORDI DEL PASSATO (a cura della Associazione Tutela Tradizioni Popolari) (13)
- A FESTA A RAZIA (a cura della Parrocchia S. Maria delle Grazie) (14)
- Biagio Floridia: PROVERBI, MODI DI DIRE, INDOVINELLI, CANTI POPOLARI di COMISO (15)
- Nunzio Lauretta: COMISO NELL'OTTOCENTO (a cura della PRO LOCO) (16)
- Autori Vari: COMISO TEATRO DELLA PIETRA (a cura dell'Associazione LA VOCE) (17)

per tornare all'inizio della pagina


per tornare a HOME PAGE

Nota
- Nella prima immagine è raffigurato il barone Raffaele Ciarcià, che fu Sindaco di Comiso ed esponente della parte liberale (detta dei cronici).
-
Nella seconda immagine è raffigurato il marchese Gioacchino Ferreri (1737-1828), esponente del partito borbonico.