Pescare
sul lago d'Iseo

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Tinca

DESCRIZIONE

La tinca è famosa per la sua diffidenza, infatti è un pesce molto schivo che vive sempre nella vegetazione sommersa tra la quale grufola alla ricerca di nutrimento. La sua livrea ha una tonalità che può variare dal marroncino fino all'oro, gli occhi sono arancio, spesso tendenti al rosso. Una caratteristica che distingue in maniera assoluta la tinca è l'apparato boccale: infatti le labbra di questo pesce sono carnose e ai lati di queste sono presenti due barbigli che servono a individuare il cibo. Il corpo è interamente ricoperto di muco questo per difenderla dai predatori e da altri eventuali pericoli. Durante l'inverno questo pesce scompare totalmente dalle acque perchè si ritira in una specie di letargo, infatti si sommerge nel limo fino al giungere della bella stagione; la si vede a primavera quando entra in frega, in questo periodo perde ogni titubanza e spesso accade di vederne numerose nello stesso luogo. Attenzione in questo periodo non la si può insidiare naturalmente. Per quello che riguarda l'estate la si trova nelle alghe molto ben nascosta e mimettizzata.(vedi immagini a fondo pagina)

TECNICHE

Pesca a fondo

La tecnica per insidiare la tinca non lascia nulla al caso sempre per la leggendaria diffidenza del pesce. Sul filo montato nel mulinello viene inserito un piombo ad oliva di 10/15 gr al di sotto del quale è presente una girella a "t" fissata nella"gamba" della t, le restanti due estremità della girella serviranno a inserire due teminali uno più lungo dell'altro dove sono montati o ami o ancorette a seconda dell'esca che utilizzeremo(verme di terra oppure pasta). La pesca alla tinca è in generale una pesca di pazienza che richiede molto tempo di attessa senza che l'esca venga mossa, un movimento dell'esca potrebbe allontanare per l'intera giornata il pesce. Per l'abboccata dovremo vedere il cimino della canna, spesso accade che la tinca ingoi l'esca rimando immobile quindi tenetevi pronti ad ogni evenienza.

Galleggiante

Come nella pesca all' anguilla l'esca dovrà trovarsi molto vicina al fondo, un'esca sospesa in acqua non è sicuramente un'esca posizionata naturalmente, alcuni pescatori la appoggiano direttamente al fondo e vedono l'abboccata quando il galleggiante si alza dalla posizione orrizzontale a pelo d'acqua, se invece l'esca è a pelo di fondo l'abboccata è segnalata come solito dall'affondamento del galleggiante.


Alcuni esemplari di tinca
Nelle due immagini sottostanti eccovi un esempio di mimetismo