Pescare
sul lago d'Iseo

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Agone

DESCRIZIONE

Questo pesce lo si pesca con la canna solo in un periodo dell'anno quando si avvicina alla costa per deporre le uova. Lo si vede passare in banchi spesso veramente numerosi, e in prossimità dei fondali bassi depone le uova. Ha una forma abbastanza allungata, la bocca molto appuntita, la tinta di un argento molto vivo con una serie di punti neri che dalla testa alla coda degradano diminuendo in dimensioni. L'addome è molto fine e passandovi sopra il dito ci si accorge che è seghettato come una lama di coltello. Il corpo è interamente coperto di squame che al minimo contatto con la pelle dell'uomo si staccano. Anche la coda presenta le due estremità molto appuntite come si può notare dalla foto.

TECNICHE

Amettiera

Questo pesce si nutre di placton, cioè un insieme di larve e minuscoli crostacei e quindi per catturarlo non si può ricorrere alle solite esche, per questo si ricorre all'utilizzo di amettiere composte da ami che imitano questi microrganismi, mediante l'utilizzo di tubicini, fili luccicanti, e fibre. Anche per quello che riguarda la canna non si utilizzano canne normali ma canne fisse telescopiche di 9/10 m. Alla fine della montatura è montato un piombo che tiene il filo sempre teso mentre la canna viene fatta oscillare verso l'alto e verso il basso. L'abboccata può avvenire in salita, in questo caso la punta della canna si piegha e la montatura diventa più pesante di prima, mentre in calata il filo non si raddrizza perchè il pesce tende a sostenere il peso del piombo; in entrambi i casi bisognerà essere pronti ad alzare la canna altrimenti se il filo perde tensione sarà molto facile la fuga del pesce.

Alcuni esemplari di agone