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LIBRO

 

INTRODUZIONE
L'acquariofilia è tutto ciò che ci si può aspettare da un hobby: semplice, ma per i più esigenti può non esserlo. Può essere praticata da soli o in compagnia, ci mette a contatto con la natura e con un mondo che solitamente estraneo alla vita di tutti i giorni. Bisogna anche dire che un acquario ha un benefico effetto rilassante e antistress.

Questo sito ha lo scopo di introdurVi all'affascinante mondo dell’Acquariofilia, è stato progettato per incoraggiarvi a praticare questo hobby e per fornirVi informazioni chiare e pratiche circa i differenti aspetti e problemi connessi all’acquario tropicale d’acqua dolce.

Dalla scelta della vasca, agli impianti, all’illuminazione, all'arredo sino all'introduzione ed al mantenimento di pesci e piante. I testi e le illustrazioni vi mostreranno come risolvere un problema un passo per volta, come chiarirVi i dubbi, come superare le prime difficoltà prima e dopo l’acquisto.

Da qui potrete ispirarvi nei vostri allestimenti. Di fronte al mio acquario posso starci delle ore, è come stare una sera nevosa d’inverno di fronte al caminetto scoppiettante o come ammirare l’acqua corrente di una cascata in un pomeriggio d’estate. E non pensate che in questi momenti non si impari nulla!

Non sono un poeta né uno scrittore. Voglio solamente mettere ordine a ciò che mi gira per la testa circa ciò che so dei pesci. Non ho letto intere enciclopedie né penso di farlo; racconto solo la mia esperienza e quella di chi conosco.

L’acquario come conoscenza.
Gli acquari offrono l'unica occasione d'incontro tra l'uomo e pesci in stato di semilibertà. Dentro un acquario si possono costruire condizioni ambientali simili a quelle dell'ambiente reale acquatico. Sembra strano che dentro a del vetro le condizioni di via si avvicinino a quelle naturali, però si può capire che la vita di un piccolo pesce in un acquario allestito con cura è molto più naturale di quasliasi altro animale che deve vivere un un recinto di un paio di metri quadrati!

LA VASCA
Prima stabiliamo dove sistemare l’acquario poiché difficilmente si riuscira a sollevate o spostare come se fosse un quadro. Questa decisione va presa per prima e condizionerà la scelta della vasca; per spostare un acquario per prima cosa si deve svuotarlo (!) completamente, perché il suo peso sicuramente romperebbe il fondo in vetro. Inoltre sconsiglio di sistemarlo su un carrello con ruote, poiché un acquario seppur piccolo raggiunge tranquillamente i 200 chili.

Dimensioni della vasca
Le misure minime sono 70 cm di base, 50 di altezza e 30 di profondità: volume approssimato di 105 litri. Il volume si calcola moltiplicando tra loro le tre misure della vasca (centimetri) e dividendo il risultato per tre. In questo caso: 70x50x30=105000 centimetri cubici, ovvero 105 litri. Non possiamo riempire la vasca fino all'orlo, quindi un acquario come questo conterrà al massimo 90 litri. L'acqua pesa un chilogrammo ogni litro, poi si deve calcolare il peso del vetro, della struttara, del sottofondo, del filtro e di tutte le altre attrezzature. Quindi se teoricamente abbiamo calcolato 105 Kg, a regime il nostro sitema peserà circa 2 quintali. Un peso del genere non si può appoggiare in un posto qualsiasi, ma ci vuole un mobiletto apposta o un mureto costruito apposta.

Posizione della vasca
Eliminiamo tutti i posti che sono vicini a fonti di calore, a condizionatori, colpiti direttamente dal sole, esposti a luce naturale o artificiale, in locali rumorosi, fumosi, polverosi. Il controllo della temperatura dell'acqua sarà molto difficoltoso e forti sbalzi di temperatura o eccessiva illuminazione provocano sviluppo di alghe, il rumore spaventa i pesci che avrebbero un comportamento aggressivo o timodo; il fumo e la polvere vengono aspirate dalla pompa e finiscono in circolo (squilibri chimici dannosi)!

Forma della vasca
La forma classica è a parallelepipedo, ma tenere conto che è buona norma avere una vasca più lunga che alta in quanto gli scambi gassosi con l'aria avvengono su una superficie più ampia. Esistono altre forme, le più svariate, ma hanno il difetto che gli oggetti appaiono distorti quando sono visti attraverso le varie sfaccettature. Per quanto riguarda vasche dalle strane forme, è difficile riuscire a far circolare bene l'acqua e quindi ci possono essere zone poco ossigenate.

FILTRO E AERAZIONE
I filtri servono per mantenere l'equilibrio nell'acquano e hanno il ruolo che in natura svolgono i microrganismi decompositori. Questi trasformano in sostanze inorganiche semplici le sostanze organiche di scarto (escrementi, cibo, vegetali). Tutte le sostanze organiche vengono decomposte secondo due reazioni: l’ossidazione (in presenza di ossigeno) e la putrefazione (in assenza di ossigeno e in questo caso le sostanze organiche vengono trasformate in metano).

L’aerazione
E’ importante rifornire l'acquario di aria in modo da consentire un buon apporto di ossigeno: questo gas viene prodotto solo dalle piante popolano l'acquario! E si scioglie in acqua grazie agli scambi gassosi tra la superficie dell'acqua e l'aria esterna dell'acquario. L'impianto di aerazione non immette ossigeno, ma fa si che le bollicine che salgono verso il pelo libero muovano l'acqua. Si genera in tal modo una corrente d'acqua che garantisce una corretta circolazione, si agita la superfìcie ed in tal modo si facilitano gli scambi gassosi con l'aria, e potrebbe consentire il funzionamento di impianti di filtrazione o comunque migliorarne le prestazioni.
II funzionamento dell'aeratore: un piccolo compressore spinge l'aria dall'esterno dell’acquario in un tubicino che porta alla pietra porosa (composta da frammenti minerali impastati tra loro oppure fabbricata in legno di tiglio in modo tale che l'aria percorra i sottilissimi canali presenti al suo intemo ed esca sotto forma di microscopiche bollicine che si spostano lentamente verso l'alto).

La filtrazione
Esistono diverse ipolegie di filtro, esterni o interni. Il loro funzionamento avviene sempre grazie ad una pompa (a turbina che spinge direttamente l'acqua oppure un piccolo compressore…).
I filtri a turbina sono i più comodi e si immergono nella vasca, d’altro canto sono difficili da nascondere perché ingombranti. I modelli estemi non portano via spazio all'intemo della vasca. Tutti quesi sono costituiti da un cilindro all'intemo del quale l'acqua viene aspirata e fatta passare attraverso i più disparati materiali filtranti (sabbia, carbone, fibre sintetiche, …). Sono facili da pulire e utili anche come filtri supplementari, da usare secondo le necessià per diminuire un improvviso carico organico in una vasca. L'acqua che esce dal filtro genera una corrente piuttosto efficace per agitare la superficie dell'acqua. Per evitare che pesci piccoli e delicati possano essere risucchiati, è bene proteggere la bocca di aspirazione con un’ appropriata retina.

IL MATERIALE PER IL FONDO
Per allestire un acquario è bene ricostruire anche l'ambiente riproducendo le condizioni simili a quelle che si trovano in natura. Sabbia, sassi, rami e altro si devono disporre in modo tale da ricreare un ambiente familiare ai pesci, oltre che esteticamente appagante per il proprio gusto estetico.

Sabbia
La sabbia che possiamo reperire un po’ ovunque non è adatta per l'acquario tropicale d'acqua dolce, perchè in essa sicuramente saranno presenti materiali calcarei (questi rendono "dura" l'acqua, cioè incompatibile con le esigenze dei pesci tropicali d'acqua dolce, originari di zone con acqua "molle"). In commercio si trovano sabbie apposite (mi raccomando, devono essere silicee) che non alterano l'equilibrio salino dell'acqua.
Prima di essere immessa nell'acquario la sabbia va lavata sotto il getto d’acqua corrente, magari utilizzare un colino, per eliminare la polvere che sicuramente renderebbe torbida l'acqua. Se mai vi capitasse di riutilizzare sabbia proveniente da un altro acquano, fatela tranquillamente bollire in modo prolungato per eliminare i germi. La disposizione va eseguita in modo da formare lievi ondulazioni che movimentano il paesaggio e lo rendono più simile a un fondale naturale (alrimenti semprerebbe una pista da bowling!).
Per tenere pulito il fondo della vasca è importante non eccedere nell'alimentazione e immettere sino da subito qualche (Corydoras).

Sassi
Sono una parte di arredo molto importante, soprattutto quando nella vasca vivranno pesci territoriali. Saranno identifìcati come confini tra i territori e riducono il rischio di scontri tra rivali. I sassi possono essere raggnippati per formare anfratti e ripari per pesci più piccoli. Attenzione a disporre i sassi a caso! L'acqua deve sempre circolare liberamente! Fate in modo da poter sempre ispezionare che cosa succede all’interno dei rifugi: se un pesce ci muore dentro, inquina tutta l'acqua prima che ve ne accorgiate. Anche un vaso può essere molto utile come tana o come rifugio per i pesci più timidi o più piccoli.

Rami
Possono aiuano a dare un aspetto naturale. Non devono essere ben levigati, è sufficiente introdurre un ramo contorto o una radice affinchè il vostro acquario assomigli alla realtà. Prima di annegarlo nel vostro acquario, sciacquate bene il ramo, poi mettetelo a bagno per un giorno per dargli il tempo di assorbire completamente l'acqua ed in seguito fatelo bollire per mezz’oretta sufficiente per fargli ceere eventuali impurità. Il ramo diventerà più scuro e gonfiandosi d'acqua non galleggerà.

Altri materiali
Si possono utilizzare anche materiali sintetici come per esempio tubi in plastica, cocci di vasi, biglie, … date sfogo alla vostra fantasia, ma attenzione a verificarne ca composizione per prima cosa. Utilizzate, se volete, ruderi, vascelli, subacquei con tanto di bombole e pinne, ma fate attenzione che non diano fastidio ai vosri ospiti e che in nessun moda possano muoversi per schiacciarli o peggio per ferirli!

L’ILLUMINAZIONE
La vasca deve essere dotata di un impianto di illuminazione proprio cos’ da regolare la quantità e la qualità di luce e da renderla idonea alle esigenze di animali e piante. La luce solare diretta non è sufficiente e non va bene per illuminare l'acquario, poiché provoca un notevole riscaldamento a sbalzi dell'acqua che si rivela presto nocivo per i pesci.

Funzione della luce
La luce serve sia per ammirare gli abitanti dell'acquario, ma ha il compito di consentire la fotosintesi clorofilliana, che è la funzione tipica dei vegetali (le piante sono in grado di trasformare l'energia luminosa in energia chimica). Questi assorbono acqua ed anidride carbonica trasformandole in zuccheri e ossigeno, ma per fare questo serve una fonte d'energia: la luce. Esisono piante più efficienti (utilizzano minor luce) ed il rischio che si corre quando si illumina troppo un acquario è proprio quello di favorire un eccessivo sviluppo dei vegetali a crescita più veloce come le alghe verdi. Se così succedesse, pulire periodicamente i veri dell'acquario; quando effettuate questa pulizia, non somministrate cibo agli animali poiché carichereste troppo il filtro ad un carico di lavoro supplementare per smaltire anche le alghe (alcuni pesci si cibano delle alghe scatate dalle pareti!). Lo sviluppo di alghe, oltre a non essere bello da vedere, carica di materie organiche il nostro sistema chiuso (acquario): per assurdo bisognerebbe dire che se si aumenta il numero delle alghe, bisogna diminuire quello dei pesci.

Tipi e disposizione delle lampade
Per illuminare l'acquario si possono utilizzare i tubi fluorescenti, tanto per intenderci quelli utilizzati per le serre. Queste lampade producono una luce leggermente ed adatta per la crescita delle piante. NB: L’illuminazione deve diffondere la luce in tutta la vasca, senza lasciare zone d’ombra.
I tubi fluorescenti si posizionano la vasca parallelamente alla superfìcie dell'acqua sospendendoli od agganciandoli al coperchio dell'acquario: questa tipo di illuminazione ha il vantaggio di non scaldare eccessivamente e abbassare sensibilmente il consumo di energia. Lo svantaggio potrebbe essere, a seconda dei gusti personali, che l'acquario ha un aspetto poco naturale, poiché la luce è omogenea e può sembrare "strana".
Attenzione che il neon non è da sostituire quando si spegne da solo! L'intensità luminosa diminuisce gradualmente con tempo: dopo sei mesi è già calata del 50%, quindi è buona norma cambiare le lampade allo scoccare di tale termine, anche se apparentemente la loro efficienza risulta inalterata.
Esistono altri modo per illuminare, per solamene gli acquari senza coperchio: i faretti e sono consigliati per ottenere begli effetti magari illuminando solo una zona dell'acquario. Però non è possibile effettuare tutta l’illuminazione con questo tipo di lampade perché producono molto calore, si surriscaldano e consumano veramente tanta energia elettrica. Quindi puntare un faretto verso una zona ristretta illuminando contemporaneamente il resto delll'acquario con luce diffusa: l’effetto finale sarà di una luce irregolare e più naturale.

LA TEMPERATURA
Uno dei fattori molto importanti per l'equilibrio è la temperatura in quanto agisce sia sugli altri parametri ambientali sia sul metabolismo di pesci e piante. II metabolismo dei pesci accelera all'aumentare della temperatura: in acqua "calda" i pesci sono più vivaci, hanno più appetito, respirano con maggiore frequenza, si riproducono più precocemente, ma vivono anche meno (L ). Cosiì accelerati, sono esposti a parecchie malattie ed anche le reazioni chimiche sono veloci (anche il consumo di ossigeno!). La solubilità dell'ossigeno in acqua diminuisce all'aumentare della temperatura e cioè l'acqua più calda contiene meno ossigeno.