Corso di laurea in Grafica e Progettazione multimediale - Laboratorio multimediale
Herzog & de Meuron
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Veduta dell'esterno
Veduta dell'esterno - © M.Spiluttini

Veduta dell'interno
Veduta dell'interno - © M.Spiluttini
Stabilimento Ricola Europe SA, Mulhouse-Brunnstatt, francia  -  1993/94
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Più concettuale e "figurativa" la lettura che può essere ricavata dall'introduzione di Wilfried Wang alla monografia su Herzog & de Meuron. Per l'autore quello che più preme ai due architetti svizzeri è esprimere idee e bisogni ampiamente condivisi attraverso l'uso di materiali quotidiani. L'idea sarà tanto più facilmente compresa quanto più convenzionali saranno i materiali. In questo senso si può parlare di idea materializzata. La loro architettura ha un proprio linguaggio espressivo, che è quello della composizione, scomposizione e trattamento dei materiali ma sempre in sintonia con l'ambiente circostante.
Nel caso dello stabilimento Ricola, Herzog & de Meuron intervengono fortemente sulla superficie del materiale più che sulla sua composizione. Le diverse soluzioni adottate sul policarbonato (pareti serigrafate, ali longitudinali, tetti senza grondaie, ecc.) servono a creare altrettanti variazioni visive e percettive all'osservatore e a stabilire stretti legami con la natura. Il loro linguaggio espressivo è molto simile a quello delle arti figurative: le opere di Herzog & de Meuron si offrono a più livelli interpretativi a seconda della sensibilità di chi le osserva. Come in un quadro di Velasquez, l'osservatore è parte integrante dell'opera e, al di là dell'apparente omogeneità geometrica, esiste solo un perimetro-confine "pittorico". Come nel caso delle foglie serigrafate dello stabilimento Ricola, i simboli visivi spiegano l'idea solo in parte: lo scopo ultimo è rendere l'opera "concettualmente" trasparente attraverso l'uso appropriato dei materiali.
Una simile chiave di lettura si trova nell'articolo di Eduardo Souto de Moura. Viene sottolineato il background culturale degli architetti svizzeri, cresciuti in un contesto, quello di Basilea, ricco di gallerie d'arte e musei, e influenzati dalle arti figurative, in particolare pittura e scultura. Il loro rifiuto ad ammettere una dicotomia tra materiali nobili e materiali poveri, utilizzati indiscriminatamente a seconda delle esigenze. Di Herzog & de Meuron viene poi sottolineata la predilezione, finanche esclusiva, delle forme geometriche semplici, quasi banali nella loro ripetizione e, come nel caso dello stabilimento Ricola, fortemente condizionate dal materiale impiegato. Qui all'ambiente interno scarno e poco sofisticato, fa da contrasto un esterno che presenta rotture, aggiunte e sottrazioni. Quest'ultimo acquista una propria autonomia espressiva che deriva non tanto dalla soluzione costruttiva adottata quanto dall'uso sapiente del materiale.

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