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Breve storia del Servizio Meteorologico italiano

Questi brevi cenni si propongono di fornire, nello spirito didattico che caratterizza il sito, rapide indicazioni a tutti coloro che, scrivendo o parlando di meteorologia, desiderano arricchire il contenuto del proprio dire con annotazioni storiche. Da qui discende l'approccio volutamente schematico alla materia trattata.

La pagina è così strutturata:

Date fondamentali

Personaggi

Istituzioni

Pubblicazioni

Esempi di scrittura documentata

Date fondamentali

1653

Il Granduca di Toscana fa distribuire  termometri in vari posti di osservazione, istituendo di fatto il primo servizio meteorologico in Europa. La loro attività si svolgerà per soli tredici anni.

1657

Il Granduca di Toscana completa la dotazione di strumenti della sua rete di osservazione meteorologica,  distribuendo barometri, banderuole per il vento ed igrometri.

Fine secolo XVIII

Lamark e Lavoisier propongono di istituire servizi meteorologici destinati a raccogliere osservazioni simultanee dei vari parametri meteorologici allo scopo di prevedere il tempo con l'anticipo di uno o due giorni. La mancanza di rapidi sistemi di telecomunicazioni fa naufragare il progetto.

1793

Romme propone l'uso del telegrafo di Chappe per segnalare rapidamente l'arrivo di tempeste.

1842

Kheil studiando un caso di tempesta verificatasi nei giorni 17 e 18 luglio 1841, rilevava che la stessa aveva impiegato 32 ore per spostarsi dall'Italia meridionale fino a Praga: suggerì pertanto l'uso del telegrafo elettrico per trasmettere il più rapidamente possibile le osservazioni meteorologiche.

1843

L'americano Espy organizza una rete di stazioni dedicate alla rilevazione sincrona di elementi meteorologici. Studiando le osservazioni riuscì ad elaborare degli importanti lavori che illustravano formazione, evoluzione e movimento delle tempeste degli Stati Uniti.

1849

Per merito di Henry, negli Stati Uniti si impiega per la prima volta il telegrafo elettrico a scopi meteorologici. Nasce così la moderna previsione del tempo.
In Inghilterra viene istituita una rete meteorologica di 30 stazioni collegate con telegrafo.

8 agosto 1851

In Inghilterra si stampa la prima carta del tempo.

14 agosto 1854

Una tempesta presso le coste della Crimea provoca la perdita di molti vascelli della flotta francese e inglese. Il ministro della guerra, maresciallo Vaillant, affida a Le Verrier il compito di studiare le circostanze del drammatico avvenimento.

16 febbraio 1855

Le Verrier sottopone a Napoleone III un piano di organizzazione meteorologica, che viene approvato. Nel 1856, 13 stazioni iniziano la loro attività di osservazione inviando telegraficamente i dati all'Osservatorio Astronomico di Parigi.

20 giugno 1855

Per merito di padre Secchi, viene istituita in Italia la prima corrispondenza telegrafica sistematica, anche se limitata ad un'unica osservazione (quella delle 12) rilevata dalle stazioni di Bologna, Ferrara, Urbino ed Ancona.

1857

Nasce il Bulletin International che pubblica le osservazioni meteorologiche raccolte presso l'Osservatorio Astronomico di Parigi. Il 1° gennaio 1858 diverrà quotidiano.

1859

Il prof. C. Matteucci scrive a Cavour per convincerlo della necessità di coordinare ed utilizzare le osservazioni meteorologiche che si facevano in diverse regioni italiane. Le dimissioni di Cavour da presidente del consiglio vanificano l'intento.

1860

Naufraga ancora una volta la possibilità di istituire un servizio meteorologico: il progetto preparato dal prof. Piccone su incarico della Marina, inviato il 19 maggio, viene bocciato in quanto la spesa per approntare il servizio viene giudicata troppo gravose (2000 lire). 

1861

Francia ed Inghilterra attuano un servizio per la segnalazione delle tempeste; in agosto inizia la pubblicazione delle previsioni.

aprile 1862

Matteucci costituisce una commissione per l'organizzazione di un servizio meteorologico, che conclude i lavori suggerendo l'istituzione di un Osservatorio centrale, con il compito di coordinare le future linee di sviluppo del servizio.

23 novembre 1863

Le Verrier pubblica la prima carta meteorologica estesa a gran parte d'Europa.

13 dicembre 1863

Con regio decreto viene nominata una Commissione composta dai rappresentanti dei ministeri dei Lavori Pubblici, dell'Istruzione e della Marina per studiare l'organizzazione di un servizio meteorologico.

24 febbraio 1864

La Commissione nominata con Regio Decreto presenta le sue conclusioni.

febbraio 1865

Su interessamento del solo Angioletti, la direzione provvisoria del servizio viene affidata al senatore Matteucci.

9 aprile 1865

Viene istituito con decreto presso il ministero della Marina, un Ufficio Centrale per l'ordinamento del servizio meteorologico nel Regno, con una dotazione di 12800 lire.

1° aprile 1866

Hanno inizio le attività dell'Ufficio Centrale di Meteorologia Marittima. Furono attrezzate con strumenti 6 stazioni di prima classe e 14 di seconda. Alle ore 7 le stazioni italiane e quelle estere trasmettevano le proprie osservazioni all'Ufficio, che stendeva un rapporto giornaliero.

1879

Il servizio meteorologico italiano conta già 35 stazioni, delle quali 18 marittime, 6 continentali, 11 semaforiche

maggio 1879

A seguito del trasferimento a Roma della capitale, viene istituito il Regio Ufficio Centrale di Meteorologia mentre a Firenze prosegue il servizio meteorologico telegrafico per i presagi del tempo (Ufficio Presagi).

20 novembre 1879

Il Regio Ufficio Centrale di Meteorologia inizia a pubblicare il "Bollettino Meteorologico giornaliero"

1° agosto 1880

L'Ufficio Presagi di Firenze viene trasferito presso l'Ufficio Centrale di Meteorologia di Roma. La direzione viene assunta dal prof. Tacchini.

9 giugno 1887

Per effetto di un decreto, l'Ufficio Centrale di Meteorologia muta la propria denominazione in Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica.

27 febbraio 1913

Nella Biblioteca del R.Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica si tiene la prima riunione volta a trovare una comune intesa fra i diversi enti a carattere meteorologico creati dai vari ministeri (Agricoltura, Industria e Commercio, Guerra, Marina),  per le proprie specifiche esigenze. 

28 febbraio 1913

Viene stipulato un accordo e stilata una convenzione tra i ministeri riunitisi il giorno prima presso il R.Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica.

30 settembre 1913

Viene stipulato un nuovo accordo fra i vari ministeri interessati, riguardante soprattutto le previsioni e una nuova veste da dare al Bollettino Meteorologico, che uscirà il 1° gennaio 1914 con una nuova veste.

1919

L'on. Chiesa, commissario per l'Aeronautica, nomina una commissione per lo studio di un progetto di servizio meteorologico unico per l'Italia, che si concluderà con un nulla di fatto.

1923

I ministeri della Guerra, della Marina, dell'Economia Nazionale e il Commissariato di Aeronautica concludono un accordo che sfocia nell'ennesima commissione delegata a formulare le modalità di un unico servizio meteorologico.

30 dicembre 1923

L'Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica assume per decreto  la denominazione di Ufficio di Meteorologia e di Geofisica.

2 luglio 1925

La Sezione Presagi dell'Ufficio Centrale di Meteorologia e di Geofisica viene riunita con Decreto-Legge alla Sezione Aerologica del Commissariato d'Aeronautica assumendo la denominazione di "Ufficio Presagi".

1° dicembre 1925

Il prof. Eredia è nominato direttore del neonato "Ufficio Presagi".

1° aprile 1927

Nasce il nuovo Bollettino Meteorologico ed Aerologico, in sostituzione del Bollettino Aerologico e del Bollettino Meteorico giornaliero.

1932

L'Ufficio Presagi passa alle dipendenze della Direzione Generale dei Servizi del MAteriale e degli Aeroporti e viene affiancato da un Servizio Aerologico. Le stazioni meteo giungono ad essere 89 (nel 1925 erano 55).

1935

Nei principali aeroporti vengono istituiti gli Uffici Meteorologici Regionali, con il compito di provvedere alle previsioni regionali e all'assistenza meteo continua alla navigazione aerea in ambito regionale.

15 novembre 1935

Vengono istituiti inizialmente 5 Centri di Assistenza al Volo (CAV), alle cui dipendenze passano gli Uffici Meteorologici Regionali assumendo la nuova denominazione di Centri Meteorologici Regionali (CMR).

21 settembre 1936

Tutti i servizi relativi all'assistenza al volo sono riunificati in un ente denominato "Ufficio Centrale delle Telecomunicazioni ed Assistenza al Volo" suddiviso in Divisioni e Sezioni. La 1^ Divisione è costituita dal Servizio Meteorologico (che dispone di 3 Sezioni).

1° febbraio 1937

Due nuove pubblicazioni, il "Bollettino d'Informazioni Meteorologiche per l'Aeronautica" e il "Bollettino di Studi Meteorologici per l'Aeronautica", prendono il posto del "Bollettino Meteorologico e Aerologico" sotto la supervisione di R.Bilancini

Luglio 1937

Iniziano le pubblicazioni della "Rivista di Meteorologia Aeronautica", diretta dal prof. Eredia.

18 giugno 1941

La direzione del Servizio Meteorologico viene assunta dal Col. A.A. Libri.

29 agosto 1942

L'Ufficio Centrale delle Telecomunicazioni ed Assistenza al Volo muta la propria denominazione in "Ispettorato delle Telecomunicazioni ed Assistenza al Volo" (ITAV).

Giugno 1944

Con la liberazione di Roma, la Direzione Comunicazioni, costituita nell'Italia Meridionale al posto del disciolto ITAV, si trasferisce nella capitale. Il Col. Libri si adopera per la riorganizzazione del Servizio Meteorologico.

20 giugno 1946

Dalla Direzione Comunicazioni prende nuovamente corpo l'ITAV, soprattutto grazie al grande spirito di sacrificio di tutto il personale.

1948

Riprende la pubblicazione della Rivista di Meteorologia Aeronautica.

novembre 1950

Viene dato alle stampe il "Bollettino Quotidiano d'Informazioni", che sostituisce il Bollettino d'Informazioni Meteorologiche per l'Aeronautica. Il 1° maggio 1956 il Bollettino muterà ancora il suo nome in "Cartello d'Informazioni".

aprile 1952

Il Bollettino Quotidiano Tecnico sostituisce il Bollettino Studi Meteorologici per l'Aeronautica.

1° gennaio 1958

Il Col.A.A. Fernando Giansanti assume la direzione del Servizio Meteo. Fu uno dei promotori della collaborazione con il Centro Nazionale per la Fisica dell'Atmosfera e la Meteorologia (CENFAM) del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

21 gennaio 1965

Il Magg.Gen. G.A.r.f. Giorgio Fea assume la direzione del Servizio.

1° gennaio 1966

Il Bollettino Quotidiano Tecnico assume il nome di "Bollettino Meteorologico Tecnico".

Personaggi

Granduca di Toscana

Fu il primo ad istituire un servizio meteorologico in Europa.  Per sua iniziativa, nel 1653, furono distribuiti in vari posti di osservazione termometri e successivamente, nel 1657, barometri, banderuole per il vento ed igrometri.

Kheil

Assistente dell'Osservatorio di Praga.

J.P.Espy

Capo del Meteorological Bureau of the War Department nella prima metà del XIX secolo.

Le Verrier

Direttore dell'Osservatorio Astronomico di Parigi.  Concepì il primo vero e proprio servizio meteorologico basato sulla raccolta di osservazioni simultanee, con la cooperazione di un gruppo di nazioni europee tra cui l'Italia. Nel 1860 si rivolse al Matteucci e al barone Plana per avere telegraficamente i dati meteorologici giornalieri delle ore 7 e delle ore 15 di Genova e Cagliari. L'iniziativa naufragò perchè il ministero della Marina ritenne troppo gravoso l'onere della spesa d'invio dei telegrammi da Cagliari.

C. Matteucci

Professore e Direttore superiore dei telegrafi in Firenze alla vigilia dell'annessione della Toscana al Piemonte. Nel 1860, a seguito della richiesta di scambio di informazioni da parte di Le Verrier indirizzata a lui e al barone Plana, cercò d'interessare i ministeri della Guerra e della Marina per attuare una corrispondenza telegrafica con Parigi, ma il progetto non ebbe corso. Divenuto senatore del Regno e quindi ministro della Pubblica Istruzione, costituì nell'aprile 1862 una commissione per l'organizzazione di un servizio meteorologico. Fece parte della commissione istituita con regio decreto il 13 dicembre 1863. Nel febbraio 1865 assunse la carica di direttore provvisorio del servizio, che manterrà fino al 1868.

Piccone

Nel 1860 ricevette l'incarico dai ministeri della Guerra e della Marina, di preparare un programma per lo scambio delle informazioni con la Francia, ma poi non se ne fece nulla. Per incarico della Marina, elaborò successivamente un progetto per l'istituzione di un servizio meteorologico, che fu bocciato perché giudicato economicamente oneroso.

M.Davy

Direttore del servizio meteorologico inglese.

Angioletti

Generale e ministro della Marina. Per suo interessamento, la direzione provvisoria del servizio viene affidata nel febbraio 1865 al Matteucci.

Eredia

Nel luglio 1937 assunse la direzione della neonata "Rivista di Meteorologia Aeronautica", che lasciò poco dopo per l'incarico di docente di Meteorologia e Aerologia all'Università.

R.Bilancini

Quale capo della 3^ Sezione "Previsioni e Climatologia" riceve l'incarico di studiare e modificare il Bollettino Meteorologico ed Aerologico.

Istituzioni

Ufficio centrale per l'ordinamento del servizio meteorologico del Regno

Ufficio costituito presso il ministero della Marina con decreto del 9 aprile 1865.

Ufficio Centrale di Meteorologia Marittima

Istituzione fortemente voluta da eminenti scienziati italiani. Iniziò la sua attività il 1° aprile 1866 nella sede presso il Museo di Fisica e di Scienze naturali in Firenze.

Regio Ufficio Centrale di Meteorologia

Istituito nel maggio 1879 con sede a Roma. Il decreto del 9 giugno 1887 ne modificò la denominazione in "Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica". Un secondo decreto, del 30 dicembre 1923, modificò ulteriormente il nome in "Ufficio di Meteorologia e Geofisica".

Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica

Denominazione assunta dall'Ufficio Centrale di Meteorologia a seguito del decreto 9 giugno 1887.

Meteorological Bureau of the War Department

 

Osservatorio Astronomico di Parigi

 

Istituto Idrografico della R.Marina

 

Ufficio Idrografico del Magistrato delle Acque

 

R. Comitato Talassografico

 

Servizio Aerologico

 

Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica

Nuova denominazione assunta dall'Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica a seguito del decreto 30.12.1923.

Ufficio Presagi

Ufficio nato dalla fusione della Sezione Presagi dell'Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica con la Sezione Aerologica del Commissariato d'Aeronautica, avvenuta con decreto-legge del 2 luglio 1925. Dipendente dal Commissariato d'Aeronautica, ebbe come primo direttore il prof. Eredia. Con la trasformazione del Commissariato d'Aeronautica in Ministero, l'Ufficio venne posto alle dipendenze dell'Uffiico Centrale Aviazione Civile e Traffico Aereo.

Pubblicazioni

Bollettino Meteorologico Giornaliero

Pubblicazione edita dal Regio Ufficio Centrale di Meteorologia. Il primo numero apparve il 20 novembre 1879, e conteneva le osservazioni di alcune stazioni italiane ed estere e i telegrammi di Parigi e di Londra, con una breve descrizione delle condizioni generali del tempo. Il 1° gennaio 1914, a seguito dei nuovi accordi stipulati il 30 settembre 1913 fra i vari ministeri interessati al servizio meteorologico, il Bollettino esce con una nuova veste.

Bollettino Meteorologico ed Aerologico

 

Bollettino Aerologico

 

Bollettino Meteorico

 

Bollettino d'Informazioni Meteorologiche per l'Aeronautica

 

Bollettino di Studi Meteorologici per l'Aeronautica

 

Rivista di Meteorologia Aeronautica

Rivista nata nel luglio del 1937 con lo scopo di aggiornare il personale sui progressi della meteorologia nei vari paesi e di consentire agli studiosi italiani di far conoscere i propri studi e ricerche.

Esempi di scrittura documentata:

Due storie antiche ma ancora attuali:

difficoltà di istituire il servizio (per ragioni economiche, per insensibilità verso il problema, ecc.). 

frammentazione del servizio e necessità di unificare i vari servizi meteorologici italiani (durante il primo conflitto mondiale l'esistenza di più servizi si rivelò controproducente. Infatti operarono contemporaneamente ben quattro istituti: Ufficio Centrale di Meteorologia, il Servizio Aerologico, L'Ufficio del R.Magistrato alle Acque, Ufficio Meteorologico del Comando Supremo).  Vedi inoltre tentativo del 1919 fatto dall'on.  Chiesa.

 
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