Rivista di Meteorologia Aeronautica
Anno IX - 1949
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gennaio-marzo
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A.Serra
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Sulle caratteristiche fisiche delle principali
masse d'aria nel Mediterraneo occidentale.
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Sulla scorta dei dati ricavati dalle
osservazioni effettuate a cura dell'Istituto di
Oceanografia di Palma de Mallorca, negli anni 1928 e
1930, sulle temperature dell'aria e dell'acqua del mare,
sono state calcolate le differenze medie riscontrate fra
tali temperature, raggruppate mensilmente, nei casi in
cui si sono verificate invasioni delle principali masse
d'aria (T, ITW, IAK, A), al fine di stabilire
un criterio facile per l'individuazione di tali masse. Si
è messa in evidenza l'entità delle maggiori differenze
riscontrate in corrispondenza alle invasioni delle masse
d'aria artiche e tropicali.
Sulla scorta dei dati ricavati da 150 sondaggi
atmosferici sono state calcolate varie grandezze atte a
determinare le caratteristiche fisiche, a varie quote
fino a 5000 m, delle principali masse d'aria
summenzionate. Le grandezze trovate sono state
confrontate con analoghe grandezze già antecedentemente
calcolate da vari autori per l'Europa centrale, Venezia,
Vigna di Valle, e Lido di Roma. Sono stati infine
calcolati i dati della temperatura equivalente potenziale
e pseudopotenziale atti alla costruzione delle omologhe
per le stagioni dell'inverno, primavera ed estate.
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G.Cena
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Contributi del Radar alla meteorologia
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Si espongono le molteplici applicazioni del
radar alla meteorologia, dalla determinazione dei venti
in quota alla rivelazione delle perturbazioni
temporalesche e ai sondaggi orizzontali e verticali delle
nubi. Dopo l'accenno ad esempi di piani di ricerche
mediante radar, si esamina questo prezioso apparato come
strumento quantitativo e se ne prospettano i servizi che
può rendere alla navigazione aerea.
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V.J.Schaefer
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La produzione in laboratorio di nubi contenenti
goccioline d'acqua soprafusa o cristalli di ghiaccio.
(Traduzione di un lavoro apparso sul "Bulletin of
the American Meteorological Society", n.4, 1948).
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Viene minutamente descritta l'esperienza
fondamentale di laboratorio nella quale una nube d'acqua
soprafusa può venire "seminata" e convertita
in una di cristalli di ghiaccio. Si danno notizie sul
tipo e sulla preparazione della "camera
fredda", sulle sorgenti luminose utili a differenti
scopi, sui metodi da seguire per produrre nubi soprafuse
e sui procedimenti per seminarle.
Come valore della temperatura di transizione alla quale i
cristalli di ghiaccio si formano spontaneamente vien dato
quello di -39°C ± 0,1, come risulta da un recente
studio. E' descritto un semplice procedimento tecnico per
riprodurre in plastica l'esatta struttura dei cristalli.
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aprile - giugno
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A.Lombardini
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Le curve di inerzia generalizzate.
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Si esaminano le equazioni differenziali a cui
devono soddisfare i moti atmosferici permanenti
orizzontali e con divergenza nulla, per potere avere il
vento tangente alle isobare. A quetsa famiglia di curve
si dà il nome di "curve d'inerzia
generalizzate" perché comprende come caso
particolare le curve d'inerzia. Delle equazioni
differenziali si dà una integrazione per serie, seguita
da qualche applicazione numerica. Il metodo di studio
coincide sostanzialmente con quello usato nel precedente
lavoro sulle curve di inerzia sulla sfera rotante.
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Diego Fedele
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Gli emagrammi e le loro caratteristiche
geometriche in relazione agli usuali calcoli
meteorologici.
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Si indica un modo semplice per ottenere tutti
i possibili emagrammi che hanno almeno una delle due
famiglie di curve principali: isobariche e isotermiche,
costituite da rette parallele. Di questa categoria fanno
parte i più noti emagrammi attualmente in uso.
Si confrontano poi questi diversi emagrammi in relazione
ai principali calcoli aerologici.
Viene infine indicato un emagramma di caratteristiche
analoghe a quelle dei tifigrammi di Shaw, che si può
considerare come derivato da questo e che appare
particolarmente idoneo per l'uso pratico sia nello
spoglio che nello studio degli elementi termodinamici.
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Oreste De Pasquale
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I metodi dell'attinometria classica e la
possibilità di effettuare misure d'intensità della
radiazione solare mediante le radiosonde.
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Richiamati brevemente i metodi classici sulla
misura della radiazione solare e particolarmente quello
detto di Ångstrom-Chwolson, si passano in rassegna
alcune proposte di modifiche e particolari adattamenti
alle varie radiosonde allo scopo di effettuare misure di
radiazione globale nell'atmosfera superiore col predetto
metodo.
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M.Bumpa, L.Melis
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Sulla correlazione fra nuvolosità e tendenza
barometrica.
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Si riportano i risultati di una ricerca sulla
correlazione fra tendenza barometrica e nuvolosità a
Lido di Roma, da cui appare che tale correlazione deve
considerarsi, da cui appare che tale correlazione deve
considerarsi esistente, ma molto debole.
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Giuseppe Cena
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Sulla misura della visibilità con speciale
riguardo a quella notturna.
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Prendendo lo spunto dalla recente adozione di
nuove norme per la determinazione della visibilità
notturna e delle relative tabelle , di cui si fornisce la
spiegazione, si traccia un breve quadro del problema
della visibilità in genere, che, se anche completo e
inadeguato all'importanza dell'argomento, mira ad
attirare l'attenzione dei lettori su un campo della
meteorologia altrettanto trascurato in Italia quanto
studiato all'estero.
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luglio - settembre
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A. Persano
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I nuclei di condensazione.
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Si espongono criticamente le attuali vedute
intorno ai nuclei responsabili della condensazione
nell'atmosfera; in particolare si discute della loro
eventuale origine marina e si avanza l'ipotesi della
evaporazione (in forma ionica) dei cloruri contenuti
nell'acqua di mare.
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E.Villa
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Diffusione del vapore nell'atmosfera. Nubi per
diffusione.
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Esaminata l'analogia tra diffusione
molecolare del vapore nell'atmosfera e diffusione
mediante turbini, si introduce l'equazione differenziale
di tale diffusione, applicandola allo studio di alcuni
fenomeni riguardanti le nebbie e la velocità di
espansione delle nubi, e si sviluppa contemporaneamente
il procedimento matematico che infine fornisce la
soluzione dimostrante la possibilità di formazione di
nubi per diffusione, in una massa d'aria omogenea e
stabile.
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M.Frank
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Trasmissione d'immagini e meteorologia.
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Si richiamano i principi della trasmissione
delle immagini, sia nella televisione che nel fac-simile,
mettendone in evidenza i particolari pregi e difetti dal
punto di vista della applicazioni al servizio
meteorologico.
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R. Ciarpaglini
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Anemometro a mano a pressione.
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