Previsione dei temporali - Letture consigliate
Autore
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Titolo
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Riassunto
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BONAVITA, M., DE LEONIBUS, L.
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Studio di un modello di previsione a brevissima scadenza di fenomeni
convettivi a mesoscala.
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Riv.Met.Aer., vol.56°, n.3-4, pagg.12-23, Roma, 1996
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Viene presentato un modello di identificazione e previsione a
brevissima scadenza dei fenomeni convettivi, sviluppato presso la Sezione
Satelliti del 4° Servizio del CNMCA. Questo modello realizza un'analisi
semioraria delle immagini METEOSAT nel canale infrarosso sull'area
mediterranea allo scopo di
identificare le cellule convettive presenti e, valutandone lo stadio
evolutivo, predirne lo sviluppo e la posizione dopo un intervallo di tempo
di 30 minuti. Vengono presentati i principali risultati ottenuti
nel corso delle prove di validazione del modello, nonché i criteri guida
seguiti durante il lavoro di calibrazione ed ottimizzazione del modello.
Viene infine discussa l'opportunità di impiego semi-operativo allo scopo
di valutarne l'impatto sull'attività previsionistica.
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TORRISI, L.
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I temporali: cenno sui modelli concettuali.
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Riv.Met.Aer., vol.58, n.3-4, pagg.53-57, Roma, 1998
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Viene presentata una rassegna sintetica dei modelli
concettuali di temporali a scala locale, dando anche qualche
breve cenno alle grandezze rappresentative dell'ambiente di formazione e
sviluppo di tali fenomeni. La conoscenza dei modelli concettuali, e quindi
del meccanismo di formazione, della struttura e del ciclo di vita del
fenomeno temporalesco, può essere utilizzata per migliorare le previsioni
di tali eventi, che spesso risultano pericolosi o comunque dannosi per le
attività umane.
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MINAFRA, N., BORGHI,S.
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Un metodo di previsione oggettiva dei temporali sul "sistema
aeroportuale di Milano" nei mesi da maggio ad agosto.
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Riv.Met.Aer., vol.30, n.3, pagg.5-15, Roma, 1970
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Si espone un metodo oggettivo di previsione dei temporali sul
"sistema aeroportuale" di Milano, che utilizza:
a)l'indice di instabilità di WHITING, calcolato dai diagrammi
termodinamici delle ore 00 e 12 UTC, relativi ai radiosondaggi di
Milano-Linate;
b) La direzione del vento alla quota di 500 hPa, rilevata dalla stessa
stazione di radiosondaggi;
c) la caratteristica della circolazione, rilevabile dalla topografia
assoluta alla quota di 500 hPa).
Il metodo è stato controllato mediante un'analisi statistica dell'attività
temporalesca registrata dalle stazioni meteorologiche della zone di
Milano, durante i mesi di maggio, giugno, luglio ed agosto del decennio
1959-1968
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