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Un po' di storiaLa storia del comune di Vita è piuttosto recente. L'origine risale ai primi anni del XVII secolo, quando la Sicilia era sotto il dominio spagnolo.
L’origine del nome “Vita” è da collegare, come appare ovvio, al fondatore Vito Sicomo. Suggestiva, però, resta l’idea di Carmelo Trasselli, uno tra i più attenti e documentati storici del nostro tempo, secondo il quale la denominazione "Vita" sarebbe di origine araba. A sostegno di tale ipotesi starebbe il fatto che già
nell'antica Algeria esisteva un centro chiamato Vita e che prima del 1600, in
pieno medioevo, erano probabilmente presenti nel circondario dei caseggiati
rurali arabi (del resto è noto il grande impulso che gli Arabi diedero
all'agricoltura siciliana). Sicuramente
- ci sentiamo di poter dire - in
epoca più antica, il territorio di Vita fu senz'altro sede di qualche
insediamento. Diverse tombe quasi certamente romane e numerosi cocci di
vasellame aretina sono stati rinvenuti in contrada Chirchiaro. La zona del
rinvenimento, peraltro, sembra avere tutti i requisiti che gli antichi cercavano
ricercavano nei propri insediamenti: sorge in posizione strategica ai piedi del
Monte Baronia; domina l'enorme vallata sottostante dove quasi certamente
scorreva la strada consolare che dall'interno della Sicilia portava a Lilybaeum;
volge verso mezzogiorno, confortata per la maggior parte della giornata dal
sole; è in prossimità del ramo principale del fiume Freddo. Ma
osiamo dire di più. Chissà
se prima della documentata presenza romana ci fossero precedenti insediamenti! Curioso,
infatti, ci sembra il fatto che la montagna della Baronia sia in collegamento
visivo sia con Segesta, sia con Alicya, l'odierna Salemi: due tra i più grossi
centri del territorio degli Elimi. Sono, questi, tutti elementi che invitano a fare delle considerazioni e degni di un approfondimento.
vecchio panorama del centro storico (ricostruzione grafica di Pasquale Gruppuso) Vita
fu intensamente coinvolta nei problemi risorgimentali. Nel 1848 scoppiarono
tumulti, che causarono uccisioni, arresti ed esili; tra i protagonisti si
ricorda un certo Antonino Ditta, cui è dedicata una piazzetta. il Municipio fu
incendiato e molti documenti andarono distrutti. Nel 1860 Vita si trova in primo piano nella prima fase dell’epica Impresa dei Mille. Una squadra di “picciotti” vitesi partecipò all'epica battaglia di Pianto Romano (4 Km. da Vita), tra cui il ricordato Antonino Ditta. Ma la nostra attenzione va soprattutto al sedicenne Vito Genova il quale, colpito da una pallottola, dopo le cure corse a raggiungere le truppe garibaldine, e a Giuseppe Occhipinti che il 27 Maggio, nella battaglia di Palermo, cadde eroicamente nello scontro con i Borboni in Piazza della Rivoluzione.
Nella
storia recente di Vita, particolare rilievo assume il sisma del 1968 il quale,
pur non avendo provocato vittime, ma solo danni materiali, ha portato
cambiamenti dal punto di vista sociale, culturale, edilizio. A causa dei danni
riportati dalle vecchie case, il
Centro storico si è parzialmente svuotato, per far posto ad una nuova zona di
insediamento situata a valle, in contrada Giudea, dove sono state costruite
diverse strutture pubbliche come la Scuola
Materna,
la Scuola
Media,
il Centro Sociale, un Mercato Civico, l’Unità Sanitaria.
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