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Ciao, mi chiamo Omar Oprandi: sono nato il 26.02.1965 a S. Pellegrino Terme in provincia di Bergamo. Ho trascorso l’infanzia a contatto con le montagne lungo i sentieri delle Prealpi Orobiche, seguendo mio padre che mi ha trasmesso questa grande passione.

 

Da allora ho sempre, e il più possibile, praticato sia l’arrampicata sia lo sci a 360 gradi con attività che sono sempre state contrassegnate dall’enorme passione verso la montagna che mi sempre di più fatto innamorare di questo mondo. A diciotto anni ho preso la decisione di trasformare la mia passione in professione, entrando nel Soccorso Alpino militare diventandone poi uno degli Istruttori. Per questo, da quindici anni vivo in Trentino dove lavoro.

 

Dal 1992 la mia attività principale si è rivolta, nei mesi invernali, alle competizioni scialpinistiche dove ho colto i massimi risultati: circa cento volte nei primi tre posti con vari titoli: Trentino, Italiano, Europeo. Nel 1997 vincitore del Mezzalama.

 

Nel 1997 ho coronato un mio sogno: quello di diventare Guida Alpina. Oggi vorrei fare della montagna il mio mestiere a tempo pieno: dall'arrampicata classica su roccia o su ghiaccio, alle gite di scialpinismo, soprattutto in compagnia di appassionati.

 

Le mie “grandi passioni”

 

Alpinismo

 

Ho iniziato fin da bambino, con le salite di vie normali delle principali cime delle Prealpi Orobie.

Dal 1980 con la frequenza del Corso di roccia, svolto dal CAI di Zogno (BG), ho iniziato l’attività alpinistica vera e propria su difficoltà di 4°/5° in palestra e in Vie di montagna.

Nel 1986 ho partecipato al corso di Istruttore di alpinismo del S A G F acquisendone la qualifica. Per dieci anni ho svolto l’attività di istruttore ai corsi per aspiranti soccorritori del S A G F.

 

Alla data odierna ho ripercorso circa 400 itinerari classici/moderni, spaziando dal M. Bianco - Sardegna o Croazia… il tutto senza contare le ripetizioni su vie già fatte. Ho effettuato circa 10 ascensioni in parete aprendo una nuova via. In alcune estati ho ripercorso più di 40 itinerari, per me nuovi, e le ascensioni totali superavano anche la cinquantina.

 

- Gruppi Montuosi e Cime maggiormente visitate -

 

Gruppo di Brenta

Valle del Sarca

Gruppo del Sella

Pale di S. Martino

Gruppo del Lagorai

Gruppo del Catinaccio

Marmolada

Tre cime di Lavaredo

Prealpi Orobie

Gruppo dell’Adamello

Monte Bianco

Gruppo della Presanella

Sardegna - Sicilia

Cevedale

Monte Rosa

Muzzerone - Liguria

Caré Alto

Gruppo del Cevedale

Gran Zebrù

Piccole Dolomiti

Dolomiti di Sesto

Tofane

Cervino

Gran Paradiso

Bernina

Gruppo del Lagazuoi

Gruppo del Civetta

 

- Alcune vie aperte -

 

Via “Nuova” – M. Alben – 350 m - V°

 

Via “Ispezione” - Corna Rossa, 250 m - V°

 

Via “Lina” - Corna Rossa, 300 m - 6a+ - spit

 

Via “Beltrami” – Brenta, 350 m - VI°

 

Via "Fiamme Gialle" - Cima Brenta, 750 m VIII

 

Via "Nina" - Cima Molveno 150 m - 6c

Via “Beltrami” al Castello di Vallesinella q. 2782 nel Gruppo di Brenta VI° grado di 350 m (Via aperta per intitolarla a un collega scomparso poco tempo prima).

 

Via “Sabrina per poco”. Aperto da primo di cordata una nuova Via di roccia all’interno del Parco Naturale del Pollino, sull’isolata cima della Falconara. Salita su roccia ottima che, dal punto più basso della parete sale alla cima. Pochi chiodi e qualche friend. Trecento metri con difficoltà fino al 6b+.

Via “Reperibili” - Torrione FF Gialle, 200 m - VI°+.

 

Via “Clessidra Gigante” – Cima Tosa 300 m – VI°+

 

Via “dei camosci” – Tognazza 200 m – IV°

 

Via “Sabrina per poco” - Pollino 300 m - VII

 

- Varie Alpinismo -

 

Effettuato la salita dello spigolo Nord del Cimon della Pala 3184 (1000 m di sviluppo complessivo con difficoltà fino al IV° grado) slegato, in 1 h 30 m, da Passo Rolle.

 

“Giro d’Italia delle falesie”: in 25 giorni a cavallo dei mesi di Settembre/Ottobre 2001 visitato quindici falesie sparse per tutta Italia. Effettuato più di settanta tiri di corda. Nelle stesse giornate salito sette vie in montagna.

 

Gruppo del Monte Rosa Effettuato la salita della Cresta del Soldato alla Piramide Vincent 4215 (1000 m di dislivello con difficoltà fino al III° grado e misto) slegato, in 1 h 35 m, dal Rif. Mantova e ritorno.

 

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Scialpinismo

 

Avevo tredici anni (1978) quando ho messo le prime pelli di foca sotto gli sci... mi ricordo ancora gli scarponi di cuoio.

Da allora ho salito tutte le maggiori "classiche" delle Prealpi Orobie con il CAI di Zogno. Nel 1986 ho partecipo al corso per Istruttore di scialpinismo del S A G F acquisendone la qualifica. Per dieci anni ho fatto l'istruttore ai corsi per aspiranti istruttori di scialpinismo della S A G F.

 

Nel 1989 ho iniziato le prime gare di scialpinismo (Rally del Brenta - Rally del Cevedale (15° e 20° posto) e da allora non ho più abbandonato l’agonismo fino al 2003.

 

 

In quattordici anni di agonismo ho partecipato a circa 240 gare.

Ne ho vinte circa 50 nei vari circuiti.

Sono stato sul podio (nei primi tre posti) 97 volte.

 

Ho vinto tre volte il circuito Scialpinistico “Coppa Dolomiti” e sono stato sul podio, di questo circuito 7 volte su 8 edizioni fatte (tre volte al primo posto e quattro volte al secondo).

 

- I migliori Risultati -

 

Vittoria al Trofeo Mezzalama: gara Internazionale di Scialpinismo, ad altissimi livelli con Meraldi e Pedrini (si correva in squadre di tre persone), classificandoci al 1° posto assoluto, battendo i fuoriclasse, pluri campioni Italiani della specialità, Mazzocchi Follis e Fontana, del Gruppo Sportivo Forestale.

 

Questa gara è stata ritenuta dai mass-media come il Campionato del Mondo di Scialpinismo.

 

- Varie scialpinismo -

 

Iniziato nel 1978 partecipando a un corso del CAI di Bergamo (sez. di Zogno). In breve tempo ho salito con gli sci quasi tutte le cime delle Prealpi Orobiche.

Partecipato a tutte le gite di Scialpinismo della S. A. T. della Val Rendena come aiuto istruttore e accompagnatore.

Primo “concatenamento record” delle piste di M. di Campiglio: 2.600 m di dislivello con 40 Km di sviluppo, in 3 h 25 m.

Record Italiano di dislivello effettuato con gli sci da alpinismo in una stagione invernale: 130.000 m in salita (Novembre 1991 - Maggio 1992).

Diversi concatenamenti. (Vedi “concatenamenti”).

 

Alcune cime "insolite" -  Concatenamento Cima Tosa Cima Brenta - Attraversata invernale del Gruppo di Brenta

 

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Parapendio Alpinistico

 

Ho iniziato per gioco nel 1986 in Austria. Come maestro d volo ho avuto la fortuna di avere il Campione del Mondo (1987) di parapendio Reinold Unterholzner.

Nei primi anni di attività ho salito e sceso molte Cime “inviolate” da decolli di Parapendio: Prealpi Orobiche (BG): Arera, Grem, Alben, Menna, Pizzo del Diavolo, ecc; Adamello – Presanella – Brenta (TN): Cima Presanella q. 3558, Monte Sfondone, Pala dei Mugh, Cima Zeledria, M. Sfondone, Cima Lancia, ecc.

Molti primi decolli da alcune cime mai discesi in parapendio fino ad ora.

Nel 1988 sono stato il primo Europeo in Mountain - Bike e Parapendio (13 Sett.): sceso in volo, dal Monte Spinale q. 2100 nel gruppo delle Dolomiti di Brenta, (Madonna di Campiglio), dopo essere salito in bicicletta, atterrando nel centro di Campiglio. Anche in questo caso la stampa si è interessata, intitolando l’avventura: “Inventato un nuovo sport: Para - Bike”.

 

Nel 1989 la prima discesa in parapendio dalla Cima Tosa q. 3150 (salita dal canalone Neri: 800 m di dislivello 50/60° di ghiaccio).

 

Ritenuto dai mass - media il Para - Alpinismo più impegnativo del Gruppo Dolomiti di Brenta.

 

Prima discesa in parapendio della Cima Presanella 3558 m

 

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Concatenamenti

 

In verità fin da piccolo, quando salivo in compagnia di mio padre le montagne sopra la casa di mia nonna, domandavo spesso di salire anche sulla cima vicina. Poi ho continuato da solo concatenando “almeno” due di quelle "grandi cime" per me… Monte Menna, Pizzo Arera per iniziare, fino alla percorrenza in poco più di sei ore delle quattro cime che circondavano i paesini di Zorzone e di Oltre il Colle (BG): le cime di Menna – Arera – Grem – Alben con ritorno a casa.

Da allora questa passione è continuata utilizzando di volta in volta diversi “attrezzi”.

 

- Concatenamenti a piedi o di corsa -

 

1990 Primo record assoluto di attraversata del Gruppo di Brenta: dal Passo Grostè al Rif. XII Apostoli percorrendo: il sentiero Benini, fino alla Bocca di Tuchet - Bocchette Alte, fino alla Bocca di Armì - Bocchette Centrali, fino alla Bocca di Brenta Rif. Pedrotti - Sentiero Brentari scendendo al Rif. Agostini, in Val Ambiez - Ferrata Castiglioni - Bocca dei Due Denti - discesa al Rif. XII Apostoli, il tutto in sole 3 h 41’, percorrendo le ”Bocchette” (sentieri attrezzati con cavi di acciaio e scale di ferro, conosciute come le famose ferrate delle Dolomiti di Brenta).

Riviste specializzate riportarono dell’impresa, che “agli addetti ai lavori“ sembrava quasi impossibile nonostante un foglio che riportava le firme dei turisti - testimoni e dei gestori dei Rifugi che ne testimoniavano il passaggio annotandone l’ora e il luogo. Solitamente lo stesso percorso viene effettuato da un turista in non meno di tre giorni.

 

1992 Alcune gare con la Società Fila Skyrunner Trophy:

 

21 Giugno = Temù - Laghi d’Avio - Passo Brizio - Corno Bianco - Adamello q. 3554 in 5 h 46’ (andata e ritorno)

 

12 Luglio = Alagna - Punta Indren - Rif. Mantova - Col del Lys - Monte Rosa (Capanna Margherita) q. 4658 in 6 h 55’ (andata e ritorno)

 

25 Luglio = Courmayeur - Val Veny - Rifugio Gonnella - Dome - Rif. Vallot - M. Bianco q. 4810 in 10 h 26’ (andata e ritorno).

 

- Concatenamenti in MTB -

 

1990 Prima attraversata completa del Gruppo del Brenta in M.T.B. (Pinzolo - M. di Campiglio - Vallesinella - Rif. Casinei - Rif. Brentei - Bocca di Brenta q. 2552 - Rif. Pedrotti - Rf. Selvata - Rif. Croz dell’Altissimo - Andalo - Molveno - Tione - Pinzolo).

 

1991 “Giro dei Cinque passi “ in  MTB in 28 h 28 m

Partiti da Madonna di Campiglio - Dimaro - Tonale Edolo - Passo Aprica - Tirano - Bormio - Stelvio - Val Venosta - Merano - Passo Mendola - Fondo - Val di Non - Dimaro - Madonna di Campiglio - Pinzolo. Nell'occasione di accompagnare un amico con Skiroll e Slalomski. Sviluppo totale di 6300 mt. in salita e circa 360 km.

 

1993 Diverse gare MTB per tesserati FCI (classifica medio - alta).

1994 Partecipato ad alcune gare di Mountain Bike Gran fondo (Rampitour: circuito di 5/6 gare di 40/50 km) anche fuori Regione, con ottimi risultati.

 

2006 Primo collegamento e attraversata delle principali cime della Val del Sarca: partiti da Arco - Tre cime Bondone (Cima Verde – Dos d’Abramo – Cornetto) – Cavedine – M.ga Campo – Cima dello Stivo – M. Velo - Bolognano - Nago – Monte Altissimo - Arco. 135 km in MTB con circa 6000 m di dislivello totali.

 

- Concatenamenti con gli sci -

 

Partecipato alla prima edizione della Gara Sky/Ski sul M. Bianco. Percorso: dal centro di Courmayeur di corsa fino al Rif. Torino dove si calzano gli sci per attraversare fin sotto il Dente del Gigante, Col di Flambeu, si ripassa sotto il Rif. Torino per salire sotto la parete Nord della Tour Ronde. Da li si attraversa tutto il ghiacciaio sotto i "satelliti" Mar de Glace e si risale fino all'Aiguille du Midì.

 

Un percorso di circa 3300 m di sola salita con circa 22 km a piedi e 14 km con gli sci.

 

1997 Primo concatenamento: Cima Tosa - Cima Presanella (scialpinismo e MTB). Le due cime più alte del Parco Naturale Adamello – Brenta. Partendo da Molveno 1100 mt alle 03.45, raggiunto la Cima Tosa m 3170 alle ore 05.45; discesa in Val Brenta fino a S. Antonio Mavignola m 1200, alle ore 08.40. Cambio sci - bici, per la salita su strada al Rif. Nambrone mt 1300; proseguito con gli sci verso la Cima Presanella , raggiunta alle ore 15,00. Scesi sulla Vedretta di Nardis, e da lì ci siamo “buttati” in discesa nel Canale Nord della Cima Vermiglio. Questo canalone presenta una pendenza di circa 55° per i primi 300 metri, poi 45° costanti per i restanti 400, al suo termine continuato per la discesa normale fino a Stavel a 1235 m. Terminato l’attraversata alle ore 16.10. Dislivello totale in salita 5.000 m - Dislivello totale in discesa: 4.800 m - Dislivello totale 9.800 m - Km totali di sviluppo, circa 50 - Tempo totale, compreso cambi (con calma) 12 h 25 m

 

2006 Primo concatenamento: Cima Tosa - Cima Brenta. Aver attraversato il “Cuore del Brenta” da Sud a Nord passando attraverso un percorso ideale che ha toccato le due sue due cime più famose ha coronato un mio sogno. Due cime cosi importanti e significative, conosciute da tutti gli escursionisti e alpinisti d’Europa attraversate in poche ore.

L’Itineraio da me ideato: Partenza dalla Val d’Algone salita al Rif. XII Apostoli - Bocchetta dei Camosci - Bocchetta d’Ambiez – Parete Sud della Cima Tosa 3173 m attraverso la “Via Migotti” un’ascensione su roccia facile con passaggi di II grado del dislivello: 300 m. Sulla cima Tosa avevamo appena terminato i primi 2000 m di dislivello. Una volta in cima abbiamo disceso il famoso Canalone Neri: più conosciuto come la più bella salita di ghiaccio delle Dolomiti intere. Rappresenta una classicissima ascensione su ghiaccio Dislivello: 1000 m – max 55° Seconda salita: Cima Brenta: dopo aver attraversato la Val Brenta siamo saliti nei pressi del Rif. Brentei e Rif. Alimonta per affrontare la Parete Sud della Cima Brenta 3150 m con un dislivello di 1000 m di cui 650 m di roccia e ghiaccio. Rappresenta un’ascensione su roccia facile con passaggi di II grado. La seconda discesa è stata fatta dallo Scivolo Nord: classicissima ascensione su neve delle Dolomiti di Brenta. Dislivello: 1000 m – max 55° (direttamente dalla Cima). Dati tecnici: Concatenamento fatto il 03 Maggio 2006 dalle Guide Alpine Omar Oprandi e Paolo Calza assieme al forte scialpinista della Val Rendena e amico Glauco Maffei. Dislivello salita: 3000 m Dislivello discesa: 3000 m Difficoltà su terreno misto: 85° - III° Discese con pendenza max 55°.

 

Le ultime cime salite - Concatenamento Cima Tosa Cima Brenta

 

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Sci ripido/moderno

 

Ho iniziato a “cercare” versanti ripidi da sempre, visto che ho iniziato a sciare già all’età di tre anni. Fin d'allora la pista (a quei tempi quasi mai battuta) mi stancava... tutto quello che gli stava attorno no! - E' un’attività bellissima e di soddisfazione; lasciare le piste e "inforcare" un bel canale ... il massimo.

Da piccolo mi aggregavo con persone più esperte, per poter salire e scendere i canali di neve. Da allora coltivo questa passione che è in continua evoluzione. Solitamente svolgo questa attività con la migliore attrezzatura da scialpinismo visto che è con quella che mi piace muovermi in montagna.

 

- Alcune discese fatte -

 

Canale Nord cima Patascos (50°) –  Cima Mandron (45/50°) - Canale Nord della Cima Vermiglio (55°) - Cima Prà dei Camosci 2387 m (45°/ 50°)  - Versante Est Cima Serodoli (45°) – Punta di Campiglio Occidentale (50°) - Cresta Nord Cima Asta (45°) – Cima Falkner 2999 m (50°) Canale Nord Burloni (55°)  Cima Sassara (45°) Cale Nord Travignolo (55°) -  -Castello Vallesinella (45/50°) - Parete Nord Cima Colbricon (45°/ 50°) – Canale Est tra Cima Colbricon e Colbricon Ovest (50°) - Canale Est Cima Colbricon Ovest (45°/ 50°) - Scivolo Nord Cima Brenta (45/50°) - Cima Tosa - Canalone Neri (50°/60°) -

 

Le ultime cime salite - Concatenamento Cima Tosa Cima Brenta

 

Prima attraversata assoluta con gli Sci da alpinismo del Gruppo di Brenta attraverso la ferrata Castiglioni in Val d’Ambiez.

 

Da Pinzolo, in Val Rendena al Dos del Sabion, breve discesa e salita al Rif. XII Apostoli e alla Bocca dei Camosci. Da li alla vicina Bocca d’Agola 2871 m per scendere al Rif. Agostini. Risalita alla partenza della Ferrata Castiglioni fino alla Bocca dei Due Denti 2859 m. Ridiscesa al Rif. XII Apostoli, risalita al Dos del Sabion e discesa a Pinzolo.

 

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Spedizioni

 

Un aspirazione che qualunque alpinista ha dentro nell'animo. La soddisfazione di lasciare il "nostro" mondo e immergersi in un mondo totalmente diverso. Aggregarsi ad altri amici con gli stessi obbiettivi per tentare, magare, cime inviolate.

Il tempo che devi "rubare" alla famiglia, ai tuoi impegni e agli amici è molto... è per questo che ho potuto partecipare a tre spedizioni soltanto.

 

1999 Spedizione alpinistica alla catena del Kun Lun Cina.

Una spedizione alpinistico/esplorativa, composta da sei Guide Trentine con la conquista di cinque cime inviolate sopra i 5300 m compresa la più alta della zona a quota 6050 mt.

 

Di questo ho scritto un piccolo libro (in vendita) che narra tutti i fatti accaduti.

 

2000 Spedizione alpinistica in Himalaya – Nepal.

Una spedizione alpinistica, composta da tre Guide Alpine con cinque amici.

Salito la cima Ama Dablam 6856 m.

Poi alla cima Kala Patthar 5550 m.

 

2002 Spedizione alpinistica in Himalaya al Cho Oyu 8201 m

Partenza inizio Aprile. Dopo l’avvicinamento al campo base effettuato in gran parte su mezzi meccanici, bloccato per edema celebrale.

 

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Soccorso e didattica

 

Ho svolto una notevole attività di soccorso: su piste da sci, in valanga, in parete e in montagna in generale.

Per quanto riguarda interventi tecnici e difficili in parete, ho avuto alcune esperienze, al di fuori dell’attività addestrativa, nelle estati a Madonna di Campiglio con diversi recuperi di feriti.  Recuperi fatti anche in parete con baricentro e verricello: soccorso e aggancio ferito.

 

- Attività di Soccorso -

 

1986 Frequentato un corso per tecnici di soccorso alpino per far parte del S A G F (durata 8 mesi).

Dal 1987 ho fatto parecchio addestramento; ho lavorato molto con il verricello e con diverse macchine (Alouette - 109 K2 – AB 412 – AB 212 - Dauphin - Ecureuil – NH 500 – Lama). Con gancio baricentrico ho lavorato molto anche in addestramento con l’Aiut Alpin Dolomites in rotazioni per trasporto personale da un luogo all’altro. Con verricello, invece ho effettuato esercitazioni di svincolo di barella da parete quasi verticale come soccorritore al verricello e come soccorritore in parete (AB 412 – Dauphin).

 

1990 inizio attività addestrativa di elisoccorso con mezzi VV. FF. Trento (verricello – elisbarco e imbarco).

1995 inizio corsi formazione e aggiornamento annuali per Istruttori di sci e alpinismo e soccorso riservati ai militari SAGF. Attività addestrativa con mezzo Aiut Alpin Dolomites (Verricello e baricentrico).

1998 Docente presso il collegio Guide Alpine Trentine per quanto riguarda la materia teorica “Alimentazione/Preparazione sportiva”.

1999 Partecipato, come tecnico agonistico, alla “rifinitura” del testo didattico “TECNICA DELLO SCIALPINISMO” delle Guide Alpine Italiane.

 

- Attività di Didattica -

 

Svolta a partire dal 1995 e rivolta a:

  • Frequentatori corsi Istruttori sci e alpinismo S A G F.

  • Corsi di aggiornamento Scuole scialpinismo CAI.

  • Aiuto istruttore e accompagnatore di scialpinismo della S. A. T. Val Rendena.

  • Scuole Elementari.

  • Scuole Medie.

  • Scuole Superiori.

Periodicamente effettuo lezioni sui seguenti argomenti:

  • tecnica di arrampicata su roccia

  • catena di sicurezza in alpinismo

  • tecnica di scialpinismo

  • scelta dell’itinerario scialpinistica

  • neve e valanghe

  • tecnica di ghiaccio

  • materiali e tecniche di soccorso

  • pericoli della montagna

 

 

Le ultime cime salite

 

Le attività in foto - Non sai cosa Fare ??

 

Per informazioni

GUIDA ALPINA MAESTRO d’ALPINISMO

Omar Oprandi

 

0464. 541319 - 339.8332422

 

 

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