Lavoro in classe
In classe, prima dell'uscita al Parco, la 1a ha preparato alcuni disegni
di gruppo su "il parco ordinato" e su "il parco disordinato".
Uscita al Parco
Siamo fermi all'ingresso del secondo lotto di rimboschimento: faccio
un veloce cenno al fatto che il Parco Nord è un parco giovane
e artificiale e poi iniziamo la visita al bosco a partire dal loro lavoro
sul tema del calore e della temperatura.
C'è un po' di sole, alternato a momenti con nuvole; la temperatura
è abbastanza bassa, ma non fa freddissimo: cerchiamo di capire
insieme se l'interno del bosco è "freddo" allo stesso
modo in tutte le sue parti.
Tentiamo di aiutarci in questa valutazione con un termometro portato
da un ragazzo: non ci servirà, in quanto non è abbastanza
veloce nel registrare dei cambi di temperatura (addirittura "sale"
a 20°C).
Capiamo che, ad esempio, vicino agli alberi la temperatura è
leggermente superiore rispetto alle zone in "aria libera",
per cui cerchiamo di trovare qualcuno che si avvantaggi di ciò:
vari animaletti che stanno e che si muovono lentamente sulla corteccia
degi alberi (notiamo anche le differenti cortecce lisce e ruvide).
Notiamo inoltre lo stesso meccanismo di "ricerca" di calore
da parte degli animali, sotto le foglie presenti per terra.
Camminiamo un po' e ci fermiamo ad osservare alcuni piccoli tronchi
per terra alla ricerca di altri animaletti al loro interno.
Incontriamo addirittura una betulla morta, in piedi, in via di lenta
marcescenza (questa pianta ondeggia al minimo contatto e fa affondare
il nostro dito dentro di essa alla minima pressione). Notiamo anche
dei picoli buchi fatti da animaletti che hanno usato questa pianta morta
per farvi casa e dispensa di cibo.
Dico ai ragazzi che gli animaletti che vivono (magari per molto tempo)
all'interno di questi alberi (magari nel loro stadio larvale), sfruttano
la grande inerzia termica degli alberi, ovvero la relativa stabilità
di temperatura che vi è all'interno di essi - in contrapposizione
al notevole divario termico annuale tra estate e inverno.
Poco dopo presento alla classe un animaletto interessante, non facilmente
osservabile direttamente, ma di cui è possibile osservarne i
segni: il rodilegno.
Parlo quindi del pioppo e del picchio, del legame tra i tre personaggi
e del concetto, necessariamente diverso che questi hanno, del "ordine"
in un bosco.
E' quindi venuto il momento di vedere i disegni che hanno portato:
da questi si ricavano alcuni concetti diversi di ordine e disordine
- in particolare il bosco in ordine viene visto da una parte come armonia,
anche paesaggistica, dall'altra come luogo di divertimento, ovviamente
senza esagerare.
Un bosco ordinato.... speculare
Un altro bosco ordinato
Un bosco disordinato
Propongo alla classe di provare a ridisegnare il bosco immaginando
di essere rodilegno, o pioppo, o picchio - che strani disegnatori!
Ora corriamo un po' per il bosco, per scaldarci!
Facciamo un'altra sosta per valutare se il bosco che ci sta intorno
sia ordinato oppure no: ci sono alcuni punti di vista, ovviamente diversi.
Qualcuno dice che la massa di rami per terra - spesso anche di buone
dimensioni - rappresenti un disordine; altri pensano che comunque tutto
ciò sia naturale, non dipendente dall'uomo e quindi siano segno
di ordine (naturale)
Viene colto anche l'allineamento degli alberi come segno di ordine.
Camminiamo ancora fino al tratto finale del sentiero delle classi:
troviamo l'albero precedente con il messaggio lasciato dalla classe
e troviamo l'albero della 1a, un ciliegio ornamentale - con appeso uno
strano oggetto che cerchiamo inutilmente di togliere.