Siamo
arrivati ad una delle fasi finali della costruzione di una solid-body.
In questo capitolo ho preferito darvi indicazioni e consigli
poco "tecnici", provando a semplificare al massimo l' argomento nella
speranza di non crearvi eccessivi problemi nelle fasi di verniciatura della
vostra prima chitarra.
L' esperienza nella verniciatura a spruzzo non puo' essere
spiegata; e' necessario un periodo di tirocinio "sul campo" per
capire come meglio regolare il nebulizzatore della pistola, la sua distanza
dalla superficie da spruzzare, la sua inclinazione, il numero di atmosfere e la
miscelazione delle vernici con diluenti e catalizzatori. Quindi... cominciate a
verniciare tutto quello che vi capita sotto mano.
Vi consiglio di acquistare, prima di intrapendere una
qualsiasi "azione verniciante", il manuale scritto da Antonio Turco "Coloritura,
verniciatura e laccatura del legno", edito dalla Hoepli Edizione
aggiornata 1996: la "Bibbia" delle vernici, dagli smalti cinesi,
alle resine per violini, dalle vernici alla nitrocellulosa a quelle acriliche e
poliuretaniche con valutazioni e chiarissime spiegazioni delle tecniche di
verniciatura a mano e a spruzzo. Cosa volere di piu'?
Preferisco darvi dei consigli sulla scelta delle vernici e
delle tecniche che, secondo me, vi creeranno meno problemi ( in special modo
per chi e' veramente alla sua prima esperienza), senza rischiare di rovinare la
chitarra.
Le chitarre solid-body sono tutte o quasi verniciate in
sintetico a spruzzo con compressore e pistola. Le piu' utilizzate sono le
vernici acriliche, poliestere, alla cellulosa e poliuretaniche, tutte
caratterizzate da proprieta' altamente protettive e resistenti.
Se volete anche voi realizzare la verniciatura a spruzzo,
dovete valutare se conviene affrontare la spesa per un buon compressore con
pistola professionale e attrezzare un locale solo per questa operazione.
Dico "solo", in quanto le vernici ( in special
modo quelle a spruzzo) non amano assolutamente la polvere, la limatura di legno
e l' umidita': tutti fattori che rovinerebbero la specchiatura della superficie
verniciata della chitarra.
Quindi, valutate anche la possibilita' di delegare il lavoro
di verniciatura ad un bravo mobiliere o carrozziere magari appassionati di
chitarre e sicuramente attrezzati professionalmente.
Se avete dei dubbi, eccovi una alternativa al compressore e
al carrozziere: una verniciatura a tampone.
Se non volete correre
rischi con le vernici a spruzzo, con il compressore e la pistola, potete
provare a verniciare la vostra solid-body con la tecnica a tampone (o
pomacciolo) con vernici ad alcool e gomma lacca, con paste alla cera d' api o
combinando le due.
Sia le vernici ad alcool che le paste alla cera d' api,
sono estremamente delicate, si consumano facilmente e sono meno protettive
delle sintetiche, quindi il legno puo' graffiarsi con maggiore facilita', ma
hanno un pregio che le vernici sintetiche non riescono ad eguagliare: la
scorrevolezza, cosi' importante sul retromanico.
Esistono centinaia di ottime ricette per ottenere delle
buone vernici ad alcool( anche sul libro di Turco potete trovare delle buone
miscele), ma comunque, partite da 1 litro di alccol industriale ( non quello
denaturato!) e 1 etto di gomma lacca in scaglie o in perle (difficile da
trovare ma di qualita' superiore). Versate la gomma lacca nell' alcool e
lasciatela sciogliere e riposare per almeno 10 giorni trascorsi i quali,
travasate e filtrate il composto. Come potrete leggere su tante ricette di
vernici al alcool, e' possibile aggiungere molte resine a questa miscela di
base, tutte resine che comunque aiutano la vernice ad arricchirsi di colore,
consistenza ed elasticita'.
Comunque, se volete, potete ottenere un buon risultato
finale anche con solo alcool e gomma lacca.
Una volta che la superficie della chitarra sara'
perfettamente levigata, passate due o tre mani di gomma lacca con un pennello a
peli fitti e morbidi da 4/5 cm di battuta (ideali ma costossissimi quelli in
pelo di martora). Fate attenzione alle colature e a non ripassare piu' volte
sullo stesso punto, per evitare di impastare troppo la vernice.
Aspettate almeno tre o 4 giorni fra una mano e l' altra,
per essere sicuri di non fondere lo strato precedente non ancora asciutto.
Dopo l' ultima mano, aspettate che tutto si asciughi
perfettamente e quindi passate una paglietta a trama fittissima ( chiedeta al
ferramenta quella piu' morbida che ha, e ricordate che si compra a metraggio e
NON e' la ramina per pulire le pentole !).
Vi consiglio inizialmente di utilizzare la paglietta su un
qualsiasi pezzo di legno per calarne la capacita' abrasiva ,inizialmente troppo
"carica".
A questo punto potete o passare alla lucidatura con il
tampone, sovrapponendo gli strati finali di gomma lacca, per lucidare la
superficie o rifinire il tutto in satinato utilizzando della pasta di cera d'
api, ricavata dalla fusione di cera d' api in acquaragia( potete utilizzare
anche quella in vendita gia' pronta alla stesura).
Il pomacciolo deve avere la superficie di contatto ben tesa
e morbida, in tessuto a maglie strette e al suo interno deve contenere un
grosso batuffolo di ovatta. ( Vedi FIG.48)
Bagnate il tampone con la vernice e fate cadere qualche
goccia di olio di lino sulla superficie da lucidare, impedira' al tampone di
incollarsi ai vecchi strati di gomma lacca, rovinando la verniciatura.
Verniciare a gomma lacca con un tampone non e' facile e per
ottenere delle superfici "a specchio" occorre tanta, tanta
esperienza. Fate delle prove su altre tavole o superfici di legno prima di
lanciarvi subito sullo strumento di turno.
In alternativa, potete lucidare con la cera d' api, il
lavoro e' semplicissimo ma sappiate che non otterrete mai una superficie
perfettamente specchiata.
Passate la pasta sul legno, distribuitela con dell' ovatta
per farla assorbire, aspettate che asciughi e quindi passate un panno di lana
strofinando con energia per lucidare il tutto.
Queste tecniche daranno sicuramente un aspetto
"artigianale" alla vostra chitarra.
Se avete deciso di optare
per una verniciatura a spruzzo, come ho gia' detto in principio, non ho molte
indicazioni da darvi. L' esperienza con un compressore e la pistola deve essere
fatta "sul campo".
Le colature e le superfici a" buccia d' arancia"
sono passaggi obbligati per qualsiasi principiante, come la preferenza delle
vernici e delle marche, sono scelte che solo l' esperienza possono portare a
fare con sicurezza.
Vi consiglio di utilizzare un compressore con almeno 1,5
atmosfere, di fornirvi di una pistola professionale e di iniziare con una buona
vernice alla nitrocellulosa, diluibile in acetone ( chiedete sempre quello
Antinebbia) sulla quale, eventuali colature o imperfezioni, possono essere
levigate e spianate con carta da carrozziere ed acqua e successivamente
lucidate con pasta abrasiva, proprio come fareste con la vostra auto.
Sinteticamente i passaggi di lavorazione:
- Nastrate tutta la tastiera della chitarra con del nastro
da carrozziere per proteggerla dalla vernice.
- La seconda fase prevedete il passaggio di turapori
sintetico alla notrocellulosa con il compressore.
Il turapori, come dice chiaramente il nome, e' una vernice
che aiuta a limitare le capacita' di assorbimento dei pori del legno e la sua
applicazione (a spruzzo o a pennello) e' necessaria, per evitare che la vernice
finale possa assumere un aspetto a "poro aperto" (con le venature del
legno in rilievo sulla superficie) e non riesca a specchiare.
Due o tre mani di turapori sono in genere sufficienti ( il
numero puo' variare a seconda della qualita' e della porosita' dei legni).
- Una volta asciutto il turapori, prendete della carta da
carrozziere n. 1000 e iniziate a passarla su tutta la superfice della chitarra,
con delicatezza ( ricordate che questo tipo di carta abrasiva deve essere
utilizzatat con l' acqua). In poco tempo avrete eliminato tutte le fibre alzate
ed irrigidite dal turapori, ottenendo una superficie liscia e pronta per la
verniciatura finale.
- Spolverate la chitarra, pulitela con attenzione e
iniziate a spruzzare la vernice all nitrocellulosa ( per la diluizione con l'
acetone attenetevi alle percentuali riportate sul barattolo).
Anche in questo caso due o tre mani sono sufficienti.
Se la cassa e il manico sono divisi( con attacco a vite),
potete utilizzare una stecca di legno da attaccare nell' alloggiamento del
manico sulla cassa per aiutarvi a girarla durante la verniciatura senza
toccarla con le mani.
Nel caso che cassa e manico siano incollati (considerando
che siete alla vostra prima esperienza con un compressore), vi consiglio di
verniciare la chitarra in posizione orizzontale, in modo da permettere alla
vernice di distribuirsi omogeneamente sulla superficie ed evitare cosi' un
numero eccessivo di colature, in special modo sul top della chitarra.
Quando la vernice sara' asciutta, girate la chitarra
facendola poggiare sulla tastiera e su uno o due blocchetti di legno che
andranno ad incastrarsi negli alloggiamenti dei magneti o del ponte, evitando
cosi' che il top della chitarra possa toccare qualcosa e rovinarsi.
A verniciatura ultimata, controllate le colature o i punti
imperfetti e con la carta da carrozziere ( sempre con l' acqua) , levigate le
imperfezioni.
Per finire, con pasta abrasiva a grana fine, passate sui
punti levigati per ricreare la specchiatura e passate tutta la chitarra con del
polish per auto. La solita passata con un panno di lana concludera' il lavoro.
1) La vostra attrezzatura di base
2) La cassa: progetto e costruzione
3) Il manico e il truss-rod: progetto
e costruzione
4) Il disegno
della paletta - Le meccaniche
5) La tastiera e i frets
6) Gli intarsi in madreperla
7) La verniciatura
8) Il ponte
9) Gli schemi elettrici